nuove dal friuli e dal mondo

Saletto (Chiusaforte), 6 Agosto 2006

 Incontro a Saletto con gli "amici di Vetren"

      Quando all'inizio della scorsa settimana Corrado Piussi, originario della Val Raccolana (uno dei primi aderenti alla "ONLUS per Vetren", l'Associazione di volontariato che assiste i bambini di un orfanotrofio in Bulgaria), mi ha telefonato per invitarmi a Saletto il 6 Agosto per il consueto incontro estivo degli "amici Vetren", a malincuore la mia risposta era stata negativa... nei miei appunti avevo annotato il viaggio a Sequals per l'incontro degli emigranti organizzato dall'Ente Friuli nel Mondo. Ma  spesso siamo obbligati a fare delle scelte e quando l'indomani ho saputo che la Messa sarebbe stata celebrata da don Dino Pezzetta, ho deciso che quella domenica sarei andato a Saletto. Nel frattempo si era aggiunto un fatto che sul momento mi era parso "una complicazione"... Come spesso accade quando devo prendere una decisione importante, ho chiesto il parere di Nicoletta (una cara amica mia, di don Dino, dell'Abbazia e di Vetren), la quale si è dichiarata d'accordo con la mia scelta, ma ha anche minacciato di non rivolgermi più la parola se non la portavo con me a Saletto. Non era la prima volta che la signora Romano si offriva di accompagnarmi nei miei viaggi attraverso il Friuli, ma fin'ora avevo sempre rifiutato con una motivazione che forse solo la mia mente amplifica fino all'esagerazione... durante i miei "servizi" preferisco essere solo perchè: non voglio che si creino le condizioni per cui altri siano costretti a condividere le mie difficoltà...
     Comunque, vista l'insolita determinazione con cui mi veniva prospettata la minaccia, ho assicurato Nicoletta che l'avrei portata con me a Saletto... non volevo certo perdere l'amicizia di una delle persone più importanti incontrate nell'ambito dell'Abbazia, che mi ha seguito da vicino ed aiutato nelle fasi più critiche della mia "rinascita", concomitante con la creazione del sito "Di ca e di là dal Nadison".
     Erano le 10.00 esatte di Domenica 6 Agosto, quando accanto a me ha preso posto la graziosa  accompagnatrice, ed è iniziata la discesa dalla collina di Rosazzo per puntare poi verso le montagne, preferendo un percorso secondario per evitare il primo tratto della "Via Julia Augusta" che attraversa Tricesimo e Tarcento. Non ho mai calcolato se questa scelta sia
conveniente in termini di lunghezza del percorso, ma certamente gli incredibili paesaggi che come davanti alla TV variano dopo ogni curva, sono davvero impagabili... Ravosa, Marsure di Sopra, Attimis, Nimis (con la straordinaria chiesa romanica del VIII° secolo), ed altre borgate minori, prima di attraversare il Torre all'altezza di Molinis e dopo Tricesimo  raggiungere la ss13 alla periferia di Magnano in Riviera per immettersi nel normale traffico domenicale.
     E' più che sicuro che con una passeggera come mi ritrovavo accanto in quel viaggio verso la Val Raccolana, non esiste il pericolo di essere presi da un colpo di sonno, perchè Nicoletta parla in continuazione... c'è stato un breve intervallo solo  quando alcune staffette della polizia ci hanno fatto segno di rallentare e di viaggiare sul margine destro della strada per lasciare spazio ad una carovana ciclistica, sport che lei segue sempre con grande passione. Un secondo momento di riflessione ci ha bloccati entrambi, quando dopo qualche chilometro abbiamo incrociato una seconda carovana, ma questa volta si trattava di "ciclisti particolari" che gareggiavano a bordo di carrozzelle per invalidi adattate per quel tipo di competizione.
     Dopo qualche secondo di concentrazione ho cominciato a parlare io e ad alta voce... non ricordo esattamente le parole, ma praticamente ho dato ragione a Nicoletta che tante volte mi ha rimproverato per la mia predisposizione alla lagna ed al pessimismo...
      Da un veloce esame mentale della situazione risultava che in quel preciso momento... stavo viaggiando al volante di una normale vettura di serie (prova della mia effettiva autonomia), accanto ad una graziosa e brillante signora (che durante i 6 o7 anni della nostra amicizia ha sempre espresso un sincero e fraterno affetto nei miei confronti), ed insieme stavamo per incontrare un gruppo di amici ed amiche che anche loro hanno sempre dimostrato analoghi sentimenti nei miei confronti...
     Ma allora perchè cavolo dovrei lagnarmi?  Ha o non ha ragione don Dino quando afferma che tutto sommato io posso ritenermi una persona fortunata...?   

    Forse a causa dell'andamento turistico del traffico automobilistico domenicale, avevamo accumulato oltre 30 minuti in ritardo sulla tabella di marcia virtuosamente disegnata nella mia mente, giungendo  a Saletto intorno alle 11.30, salutati con grande enfasi dalla piccola folla formata da residenti e villeggianti arrivati prima di noi. Corrado ci aveva già indicato un posto macchina libero, ma abbiamo proseguito salendo fin'oltre la chiesa e il cimitero, per poi ridiscendere lungo la borgata e parcheggiare sulla sinistra poco distante dal Monumento ai Caduti, prima di unirci finalmente ai festaioli tra i quali ho individuato molti amici provenienti da Galleriano di Lestizza e dintorni, capitanati da Mario Grillo. Nell'ambito del proprio paese, e non solo, il gruppo di Galleriano è sempre stato sensibile alle iniziative di solidarietà verso i più bisognosi, ed è stato molto facile per Severino Piticco e sua moglie (una delle coppie più attive dell'Associazione "per Vetren"), coinvolgere i loro compaesani nell'iniziativa a favore dei bambini bulgari. Il contagio, come in una ragnatela ha permesso il moltiplicarsi di saldi legami di solidarietà e di amicizia, che ha unito sempre di più Rosazzo a Galleriano, contagio che da qualche tempo si sta diffondendo anche in quel ridente paesetto della Val Raccolana, che si anima particolarmente durante i mesi estivi con il ritorno dei lontani discendenti della moltitudine di emigranti che due o tre generazioni prima si erano sparsi nei cinque continenti.

     Ho abbandonato Nicoletta al suo destino sicuro che non avrebbe avuto motivo per annoiarsi e dopo uno sguardo all'ambiente per studiare la situazione ho recuperato dal bagagliaio della vettura la Canon350 ed il nuovo registratore Edirol per prepararmi agli eventi successivi...
     Don Dino era arrivato a Saletto con Ezio Cleri e il Gruppo di Galleriano per l'occasione aveva ingaggiato mons. Desidertio Staver, Vicario del Vescovo di Pola,  che avevo conosciuto e documentato durante festeggiamenti a lui dedicati il
23 Ottobre 2005 >>>

     La documentazione della cerimonia religiosa è illustrata sufficientemente nel servizio ad essa dedicato nella rubrica "Biel lant a Messe", limitandomi a qualche breve nota prima di passare al servizio fotografico sui festeggiamenti che ne sono seguiti... Temevo che la posizione di controluce in cui venivano a trovarsi l'altare ed il Monumento al Caduti, pregiudicasse l'esito del servizio fotografico, ma l'inserimento forzano del flash ha consentito eccellenti risultati anche nelle riprese della foto di gruppo, sebbene le pose fossero in continua evoluzione a causa dei vari elementi che in continuazione abbandonavano o si inserivano nel gruppo.

(foto ad alta risoluzione 2000 x 1200 pixel)

...dopo le foto, in men che non si dica il folto gruppo si è sciolto... volatilizzato...
...ricompattandosi sotto i gazebo ed il tendone eretto dal Gruppo ANA di Chiusaforte...


...dove don Desiderio ha recitato una preghiera di ringraziamento al buon Dio...
ed a tutti i salettani presenti, per il cibo che stavamo per consumare in fraterno convivio...



...mentre al suono della fisarmonica qualcuno non ha resistito alla tentazione di fare quattro salti...


... io ero impegnato a fotografare persone che ormai conosco da tanti anni,...
...immagini che hanno anche la funzione di trasmettere i saluti ai parenti lontani...

 


Mons. Desiderio Staver e don Dino Pezzetta

...notando la confidenza che avevo nei rapporti con alcune persone del luogo, don Dino mi ha chiesto spiegazione... infatti pochi sanno che quello del 6 Agosto era il 6° servizio documentato effettuato a Saletto (il primo per la rubrica "visita ai parenti" era del maggio 1999), ma almeno un paio di altre volte ci ero giunto solo per salutare amici colà residenti. Un parziale elenco dei servizi effettuati negli anni passati si può vedere in fondo alla pagina...

     Durante le quattro ore di permanenza a Saletto, io e la "mia accompagnatrice" ci siamo mossi nella più completa indipendenza, e solo saltuariamente le nostre strade si sono incrociate soffermandoci brevemente per lo scambio di qualche ciacola, come normalmente avviene in queste occasioni. Tuttavia, durante queste brevi e saltuarie  occasioni di vicinanza, non mi sono sfuggiti certi sguardi furtivi (in particolare di persone che normalmente non gravitano nell'ambito dell'Abbazia). In analoghe situazioni questi sguardi (probabilmente neanche intenzionali) mi avrebbero messo a disagio, forse per un residuo di quel blocco mentale che mi ha tenuto prigioniero per oltre cinquant'anni, ma stranamente a Saletto mi lasciavano del tutto indifferente. Credo che quello di oggi sia stato un nuovo passo per avvicinarmi alla normalizzazione, che consiste nel non sentirmi più tanto "diverso"...
     Senza dubbio il merito principale di questo "miracolo" spetta a Nicoletta, che è stata la prima persona a sedersi accanto a me nello stesso banco durante la Messa, anche quando in chiesa non c'era  il "tutto esaurito"...!


...Ezio Cleri, Nicoletta ed io...

     Con l'età si acquista abbastanza esperienza per capire quando una festa sta per giungere alla fine... i toni di voce si alzano, i canti si inceppano ed i primi gruppetti di persone cominciano a salutare... Saranno state le 16,30 quando ho pregato Nicoletta di cominciare il giro dei saluti, mentre io come uso di solito fare, alla chetichella ho raggiunto la mia Clio. Mi rendo conto che è un comportamento strano ma ho le mie ragioni per farlo, pur consapevole che così facendo mi perdo i calorosi abbracci delle  amiche presenti...
     Prima di partire Nicoletta si è procurata un contenitore di CocaCola che fino a poco prima conteneva del buon merlot, e lo ha riempito con l'acqua fresca e zampillante che fuoriesce da un tubo alimentato da una sorgente che scende dal "pìc di misdì", la montagna sovrastante. Abbiamo salutato gli amici con un colpo di clacson, cogliendo al volo lo stupore di qualche persona che forse mi vedeva per la prima volta al volante di una vettura... e con una signora al mio fianco.
     Il viaggio di ritorno è stato piacevole come quello della mattinata con un traffico abbastanza scorrevole, rifacendo lo stesso percorso in modo da offrire alla mia accompagnatrice una diversa prospettiva agli scenari ammirati nel viaggio d'andata. Uno sguardo all'orologio mi ha spinto a calcare di più sull'acceleratore per arrivare in tempo a salutare il nostro amico Bruno Rossi, che non aveva potuto essere con noi per altri importanti impegni. Purtroppo siamo giunti e transitati sotto le mura dell'Abbazia dopo le 18.15, troppo tardi per incontrare il nostro amico, ho preferito proseguire e riportare Nicoletta a casa sua,  salutandola e ringraziandola per avermi regalata una giornata che difficilmente dimenticherò.
     Sono poi rientrato nel mio paese accolto e festeggiato da Briciola che mi attendeva all'entrata di via Pasubio.
     In contrasto con Leonardo Della Mea, residente a Montevideo ma originario di Saletto... in quel momento Leproso era... Il paese più bello del mondo...!

 

 il servizio sulla messa >>>

sono disponibili anche i servizi a Saletto del...
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