nuove dal friuli e dal mondo

Ruda (UD), Giugno 2007
 
Importante riconoscimento al Coro Polifonico di Ruda

Nuova affermazione del coro Polifonico di Ruda,
sul podio più alto al concorso internazionale di Linz

È l’unico coro friulano a partecipare a queste competizioni.
Fabiana Noro premiata come miglior direttore:
«Queste partecipazioni hanno innalzato il livello del coro»

     I CONCORSI «IL POLIFONICO "tira fuori l’anima", si caricano e si trasformano. Sono orgogliosa». Fabiana Noro, direttrice del coro Polifonico di Ruda commenta così il nuovo successo dell’ensemble friulano ad un concorso internazionale: questa volta il Concorso «Anton Bruckner» di Linz, alla sua prima edizione, tenutosi dal 7 al 10 giugno.
     E si è trattato di un successo pieno. Infatti, oltre a vincere nelle due sezioni nelle quali si presentava, voci pari e musica sacra, il Polifonico si è anche aggiudicato il «Grand prix», vale a dire la finale.
Nella categoria dedicata alle voci pari, il Polifonico, presentando brani di Schubert, Hauptman e Saint-Saëns, ha totalizzato 25,92 punti su 30, precedendo un coro ucraino e un coro tedesco.
     Nella categoria musica sacra il punteggio è stato 27,39 punti su 30, mettendo in riga il Lamarikuoro di Kampin Lalu (Finlandia) e il Dominicantes di Poznan (Polonia). In questo caso i brani proposti erano di Rheinberger, Poulenc e Derungs. Nella Grand prix il coro friulano – con i brani «Oce nasc» di Natoli Kedrova e «La Preghiera di San Francesco d’Assisi» di Poulenc – ha ottenuto un punteggio di 27,39 punti su 30, piazzandosi davanti a quattro cori di Finlandia, Austria, Polonia e Russia. Non solo. Fabiana Noro si è anche aggiudicata il premio come migliore direttore del concorso. E applauditi sono stati anche i due strumentisti che hanno accompagnato il coro in alcuni brani: il pianista Matteo Andri e il percussionista Giorgio Fritsch.
     Un risultato importante che si aggiunge alle precedenti affermazioni che il Polifonico, sotto la direzione di Noro, ha ottenuto, da Vittorio Veneto a Tallinn ad Arezzo.
     «Mi auguro che la Regione tenga conto di questi risultati e investa sul nostro gruppo che si confronta con la coralità mondiale», afferma il presidente del Polifonico, Pierpaolo Gratton.
     Certo è che tutta questa esperienza ai concorsi, secondo Noro, ha consentito al coro di crescere: «Quando si studia per un concorso per forza di cose si fa un lavoro più "di fino" rispetto ad un concerto normale, andando nei dettagli. Ci prepariamo tanto: nella fase di lettura facciamo prove separate, ogni sera, poi due prove settimanali a voci riunite. Abbiamo curato molto la pronuncia. Poi conta la giornata giusta, la fortuna di trovarsi ad essere i migliori in quel contesto. In questa occasione molto bravi erano i gruppi finlandese e polacco, cosiccome i filippini. Forse gli italiani però hanno una marcia in più nella capacità di trasmettere emozione». 

Dunque non è vero che i cori italiani sono inferiori a quelli degli altri paesi europei? - «Per la verità il giurato austriaco si è complimentato con noi dicendo che erano anni che non sentiva un coro maschile così bravo e soprattutto italiano. Segno che all’estero non abbiamo grande fama, anche perché, come noto, in Europa la musica corale si impara fin da piccoli». 

Qual è stato il brano venuto meglio? - «La preghiera di Poulenc e anche il saltarello di Saint Saëns, per il colore. E poi al grand prix, il brano di Kedrova».  

Si è anche aggiudicata il premio come migliore direttore. - «Sì, è un riconoscimento personale che mi fa molto piacere». 

È la prima direttrice friulana che ottiene un riconoscimento così in un concorso internazionale? - «Credo di sì, anche perché al momento di cori friulani che fanno i concorsi non ce ne sono. Fare un  concorso significa esporsi e tanti preferiscono non farlo». 

Quali sono i vostri prossimi obiettivi? - «Ad ottobre saremo il "coro laboratorio" al concorso "Mariele Ventre" di Bologna, un concorso per direttori nel quale noi saremo lo "strumento" utilizzato per il repertorio romantico. Il direttore artistico di questo concorso ci aveva sentiti ad Arezzo, poi è venuto ad ascoltarci a Grado e infine ha fatto la proposta. Inoltre, a Linz il giurato inglese ci ha chiesto di partecipare a un concorso per cori maschili. I concorsi, quindi, hanno un valore anche per i rapporti che consentono di instaurare. Ovviamente, prima di accettare bisogna pensarci bene, soprattutto vedere le disponibilità dei coristi e i loro impegni di lavoro».

(STEFANO DAMIANI - La Vita Cattolica del 16 Giugno 2007)

Il Coro Polifonico di Ruda... e il "natisone"...!

      Il Coro Polifonico di Ruda è uno dei gruppi più seguiti da quando ho iniziata la straordinaria avventura con l'attivazione del sito "Di ca e di là dal Nadison" nel lontano 1999. Osservando l'elenco della rubrica "Ascoltato per voi", si può vedere che il primo concerto in assoluto è quello relativo a "Cororgano '99" registrato a Pagnacco il 14 ottobre 1999, ripetuto nell'Abbazia di Rosazzo il 30 dello stesso mese, di cui riporto alcuni "reperti storici" tratti dal mio archivio.
     Tengo a precisare che sia l'audio che le foto sono ricavate dalla ripresa effettuata con una MiniDV della JVC, una delle prime videocamere digitali in commercio. L'estratto audio si riferisce alla registrazione di Pagnacco, mentre la foto del coro è stata effettuata a Rosazzo, ed è stato necessario un "trapianto" per mettere insieme due immagini separate, dato che la telecamera non poteva riprendere il coro tutto intero... Si può osservare anche che allora, il presidente del "polifonico" Pier Paolo Gratton era ancora un ragazzino...



Estratto audio di 4 minuti del "Magnificat di G.B. Tomadini",
necessari per ascoltare gli interventi dei solisti Federico Lepre, Livio Gallet e Young-Ki-Kwon

     Ho continuato a seguire il Polifonico di Ruda anche se all'inizio le mie partecipazioni erano accettate con cortese indifferenza, come d'altra pare succedeva in tutte le mie trasferte nelle varie località del Friuli per seguire la manifestazioni musicali che mi sembrava valesse la pena. Le mie attenzioni erano d'altronde concentrate principalmente sulle varie  manifestazioni che si svolgevano nell'ambito dell'Abbazia di Rosazzo in quei tempi in grande fermento sotto l'impulso dell'allora rettore don Dino Pezzetta, che con suor Luigia ed altre consorelle era supportato da un nutrito numero di volontari. E' stato quello il clima che mi ha permesso di "maturare" ed uscire dalla crisalide che mi aveva imprigionato per tanti anni. Quello che ne era uscito non era certo una farfalla ma un insignificante calabrone, che però aveva il coraggio e la forza per prendere il volo e spaziare in altre località della nostra Regione. Fu allora che con il sostegno finanziario dell'Abbazia ho potuto procurarmi un registratore digitale ed un buon microfono della Sony. Il dono di una fotocamera digitale Olympus da parte del generosissimo compaesano Paolo Gruppioni, mi ha permesso di avere a disposizione un'attrezzatura, con la quale ho potuto ottenere risultati incredibili, sia dal punto di vista della quantità e oserei dire... anche per l'eccellente qualità...
     Da allora nelle mie pagine ho dato spazio a numerosi gruppi musicali, dai più modesti come poteva essere il piccolo coro di una sperduta località friulana (che non aveva potuto riascoltarsi nemmeno con una registrazione su cassetta), fino alle formazioni più importanti come la nostra "Orchestra Sinfonica del FVG" o altri gruppi musicali già famosi in Italia e all'estero e che avevano già pubblicato diversi CD...
    Data la sua vivacità, il Polifonico di Ruda era naturalmente il più seguito, realtà controllabile sfogliando gli archivi di "Ascoltato per voi", come riportato nei link alle relative pagine...

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     Vorrei brevemente soffermarmi ricordando la rapsodia "Ricuardi un timp" particolarmente rimasta in memoria, presentata in formato completo in una concerto nel Duomo di Gemona del 4 Gennaio 2003, ma poi ridimensionata in circa 18 minuti in altre esibizioni, dei quali presento un breve estratto dai concerti  registrati a San Giovanni al Natisone e a Santa Maria la Longa nell'Aprile 2004...



 Estratto dalla rapsodia friulana "volin gjoldi"

     Nel corso degli anni l'occasione di assistere a concerti che vedevano la partecipazione del Coro Polifonico di Ruda anche più di una volta in un anno, senza correre il pericolo di annoiarmi data la continua evoluzione del suo repertorio, specialmente da quando la bacchetta è passata nelle mani della graziosa Fabiana Noro.
    L'ultimo concerto al quale ho avuto modo di seguire è stato quello del 26 Aprile scorso a Lestizza, del quale vi propongo l'Ave Maria di F. Liebl...



AVE MARIA

     Per terminare queste bevi riflessioni sul mio rapporto con il Polifonico di Ruda vorrei confessare che, tra il vasto repertorio di manifestazioni musicali che vengono offerte nel territorio che comprende le nostre quattro province la mia scelta cade preferibilmente sul coro rudese, non solo per ringraziarlo per i generosi contributi offerti al "il natisone", ma sopratutto per sorriso e l'abbraccio che mi riserva Fabiana... per uno che fino a 60 anni era tutto il giorno mummificato davanti ad un computer... non è poco...!


... con Fabiana Noro e Matteo Andri...