Aperta a Rosa Mistica la Porta Santa
Una folla alla cerimonia giubilare a Cormons dopo quelle analoghe nel duomo di Gorizia e alla basilica di Aquileia
(Matteo Femia - Il Piccolo del 12 Gennaio2016)

          CORMONS. Cormons da ieri ha la sua Porta Santa. È quella interna al Santuario di Rosa Mistica, che conduce dal corridoio delle Grazie ricevute all'altare: non dunque quella esterna di accesso alla chiesa, e a spiegarlo, all'inizio della funzione che ieri mattina ha riempito con un migliaio di fedeli l’edificio che si affaccia su piazza Libertà(in tantissimi sono rimasti fuori, ombrello in mano, a seguire comunque la celebrazione) è stato il parroco monsignor Paolo Nutarelli introducendo l'arcivescovo Carlo Maria Redaelli. «È stata un'idea lungimirante dell'arcivescovo - ha sottolineato don Paolo - quella di rendere Porta Santa quella interna verso l'altare: questo per permettere alle suore inferme che risiedono all'interno della struttura collegata al Santuario di potervi accedere senza problemi. È stato insomma un gesto di gentilezza nei loro confronti». La Porta Santa sarà attraversabile però da tutti, ogni mattina e pomeriggio fino al 2 febbraio prossimo. 
          È stato indubbiamente un momento storico quello vissuto ieri dalla comunità parrocchiale cormonese: per la prima volta una Porta Santa giubilare è stata aperta nella cittadina ai piedi del monte Quarin. Non era mai successo prima, anche perché storicamente l'unica Porta Santa giubilare era stata sempre quella di San Pietro a Roma. Non è così invece in questo Giubileo voluto da Papa Francesco, che vuole avvicinarsi maggiormente ai fedeli aprendone diverse nei vari Decanati: quella attraversata ieri dall'arcivescovo Redaelli è stata, come sottolineato da lui stesso, «la terza aperta in questa Diocesi, dopo quella del duono di Gorizia e della basilica di Aquileia». Porta Santa, è stato spiegato ai fedeli, significa "indulgenza plenaria".
          Viene richiesto «impegno per opere giubilari di carità» e infatti le offerte date ieri nel corso della funzione andranno ad aiutare tre iniziative di carattere appunto giubilare promosse dalla Diocesi. La prima è un fondo straordinario denominato “Famiglie in salita”, che si prefigge l'obiettivo di dare un sostegno appunto a chi è in difficoltà. Un'altra è l'apertura a Cormons e Gradisca di due nuovi “empori della solidarietà”, sul solco di quelli già esistenti a Gorizia e Monfalcone. Infine una terza via sarà l'istituzione di un “punto d'ascolto per le famiglie”.
          «Il concetto della Porta Santa - ha spiegato Redaelli - ci aiuta a entrare ancor di più nella misericordia di Dio: riflettendo sul tema della Porta, scopriamo che ce ne sono tre: quella personale, relativa alla capacità del nostro cuore spirituale di aprirsi agli altri, quella di Dio, che si apre per consolare e soccorrere la pecorella smarrita, ed infine quella della Chiesa, che si apre affinché tutti possano trovare il luogo dell'accoglienza e del perdono verso il prossimo». I sacerdoti del Decanato, che ieri hanno partecipato numerosi alla celebrazione a Rosa Mistica saranno presenti fino al 2 febbraio ogni mattina e pomeriggio nel Santuario cormonese per poter garantire ai fedeli il Sacramento della Riconciliazione e aiutare così i pellegrini a vivere con pienezza l'esperienza della Porta Santa giubilare. Ma cos'è la Porta Santa? Lo spiega il parroco monsignor Paolo Nutarelli: «Gesù ha detto "Io sono la porta" per indicare che nessuno può avere accesso al Padre se non per mezzo suo. Gesù è l'unica via di accesso alla salvezza. Di conseguenza il passaggio attraverso la Porta Santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia attraverso Cristo, che chiama tutti a partecipare ai frutti della redenzione del Signore e della sua misericordia».

Per altre informazioni sul Santuario di Rosa Mistica, vedere il nostro servizio del 18 Gennaio 2003