nuove dal friuli e dal mondo

Lione (Francia), Maggio 2015

Nuove dal Fogolâr Furlan di Lione

L’Ambasciata del Friuli a Lione
alla riscoperta dei Luoghi della Grande Guerra
 

          Verrà il giorno in cui i Fogolârs Furlans che fanno capo all’Ente Friuli nel Mondo saranno ufficialmente riconosciuti come ambasciate, consolati, agenzie consolari della Regione  Friuli Venezia Giulia… non disperiamo!
          Per il momento il Fogolâr Furlan di Lione continua il suo lavoro di valorizzazione della Piçule Patrie e lo fa per i friulani nel mondo e per quelli rimasti a casa.
          Un ambizioso programma pluriennale è giunto alla sua fase finale: avevamo iniziato nel settembre 2013 con il Festival Est-Ouest nella città di Die e continuato con le mostre Lione l’Italiana, svoltasi lungo quasi tutto il 2014, e  Il Fronte friulano della Grande Guerra ospitata nella prestigiosa sede degli Archivi Municipali di Lione nel novembre 2014. Il ciclo si è concluso nel  maggio 2015 con il percorso sui Luoghi della Grande Guerra in Friuli che ha visto protagonista un gruppo di friul-lionesi venuto a toccare le realtà friulane, quelle della Storia, del presente e del futuro.
          Un viaggio di quattro giorni alla scoperta della nostra Regione-Nazione,  praticamente sconosciuta nel mondo. A Lione, da tempo, ci siamo resi conto che parlarne non bastava più, ed i tempi erano maturi  per portare la gente sul posto.
          Riempire un pullman dalla Francia in Friuli non è impresa facile,  anche perché con il prezzo di questi quattro giorni è possibile  passare tre settimane da nababbi in Tunisia!
          Ma l’Ambasciata del Friuli a Lione ha trovato le parole per farlo… in Tunisia non c’è Redipuglia con i suoi centomila nomi, non ci sono il Carso, Ragogna, Cormons, Aquileia, Grado, non c’è il taj di friulano e non c’è il prosciutto di San Daniele… questo no di sicuro!
          Cosa volete che vi racconti… occorrerebbe un libro… Nell’immensità di Redipuglia deserta nel
primo mattino, friulani, italiani, francesi hanno aperto con riguardo le bandiere italiana e francese, hanno cantato come potevano, l’inno di Mameli, la Marsigliese ed il Piave mormorava… un nodo alla gola! Paragonato con Verdun e Douaumont, l’Inferno di Dante sarebbe un’isola paradisiaca dei Caraibi al confronto di ciò che furono questi luoghi apocalittici.
          In nome dell’Europa abbiamo pensato al cimitero austro-ungarico con quella frase im tod und im leben vereintuniti nella vita e nella morte, che ha rappresentato una terribile di verità! 
          Non vi raccontiamo Miramare, lo trovate in internet, mentre l’incontro con il Sindaco di Cormons Luciano Patat merita invece due parole per l’accoglienza e l’ospitalità sincera e rara: il comune ospiterà in agosto la grande Convention di Friuli nel Mondo, noi gli abbiamo portato un piccolo campione della nostra gente che vive tal forest! Una stretta di mano, una foto sotto il simbolico ulivo, nella corte del municipio, ancora emozioni perché i monumenti senza gli uomini che li valorizzano sono solo sassi…
          Il Museo della Grande Guerra di Ragogna senza Marco Pascoli e Silvana Fajon sarebbe solo  cimeli senz’anima. Senza lo spirito di tutte queste persone nessuno potrebbe capire che l’Italia è stata salvata dall’invasione totale proprio in questi luoghi nel lontano 1917… a tornin i mucs, i bosniacs…diceva il nonno per farci paura, lui li aveva visti ed il lupo mannaro era un agnellino in confronto Anche i francesi hanno capito dal tono di Marco Pascoli che la battaglia del Tagliamento, da tutti sconosciuta, è stata capitale per la salvezza dell’Italia.
          Sempre a Ragogna si è svolto l’incontro con i rappresentanti istituzionali della Regione Friuli Venezia Giulia. Abbiamo organizzato una semplice cerimonia in ricordo di questo “pellegrinaggio di riflessione rigenerante” nella terra degli avi e dei luoghi della Grande Guerra; ci siamo abbracciati e abbiamo stretto le mani… siamo della “famiglia”,  quella partita lontano  ma che torna portando gente!
          Il
Presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia  Franco Iacop era rappresentato dall’eccellente consigliere regionale Agnola, che ci ha onorati con una bella medaglia ricordo. Presenti anche il dott. Lucio Pellegrini, Direttore del Servizio corregionali all’estero e integrazione degli immigrati, e la dott.ssa Bruna Zuccolin, responsabile per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale immateriale della Prima Guerra Mondiale e per la promozione delle commemorazioni del centenario dell’inizio del conflitto, proprio il nostro tema!
          Fra il gruppo di friul-lionesi c’erano anche persone con cariche comunali francesi meravigliatesi nel vedere rappresentanti della Regione  venirci incontro con cordialità! Ho risposto loro che a Lione facciamo un lavoro da Ambasciata e quindi è doveroso  un riconoscimento…

          Abbiamo riportato in Francia alcune cartoline di Redipuglia. I nostri anziani le avevano chieste e le hanno ricevute con le lacrime agli occhi: emozione sincera di gente che continua ad amare la propria terra come raramente si vede altrove.
          Non posso inoltre dimenticare di fare un cenno al fenomenale progetto della Regione FVG per le splendide medaglie ricordo dell’ “Albo d’Oro”, il cui obiettivo è quello di celebrare tutti i caduti del primo conflitto mondiale, attribuendo ad ogni singolo soldato gli onori della memoria. Tutti i parenti dei 529.025 caduti italiani, anche quelli di Lione, riceveranno una medaglia ricordo, come ci ha anticipato il tenente cpl R. Macchella che, attraverso i canali informativi dell’Ente Friuli nel Mondo, ha richiesto a tutti i corregionali di trasmettere il nominativo del parente caduto per poi ritirarne la medaglia ricordo.
          Il Fogolâr Furlan di Lione ha assolto con successo al suo impegno relativo alla realizzazione dell’ iniziativa promozionale dedicata alla riscoperta dei Luoghi della Grande Guerra in Friuli,  ma è di nuovo già all’opera a Lione per far conoscere il Friuli come una Regione-Nazione  dell’Europa. Siamo e vogliamo continuare ad essere un esempio!

Danilo Vezzio
Presidente del Fogolâr Furlan di Lione