Leproso di Premariacco (UD),
20 Giugno 2024
...i miei ricordi... prima che vengano
persi...
A margine dell'annuale cerimonia delle vittime del 1944... vorrei aggiungere
alcuni particolari impressi nella mia memoria prima che si svaniscano nel
nulla, in quanto in quel tragico 29 Maggio
del 1944 io c'ero... e sebbene avessi sono 7-8 anni i particolari li ricordo
molto bene. La descrizione di questo fatto quasi tragi-comico, potrebbe
sembrare irrispettoso abbinato ad una tragedia come quella avvenuta a Premariacco e a San Giovanni al Natisone... se non fosse tremendamente
vero...!!!
Quella mattina del 29 Maggio, attraverso il nostro cortile (gravato da
servitù di passaggio), è transitata una grossa maiala (in calore), guidata
ed indirizzata con delle fruste costituite semplicemente da "ramàs di morâr" da un gruppetto
di tre persone cappeggiato da Tullia, la mia vicina di casa (classe 1908),
mia sorella Bruna (classe 1926) e Valda (stessa età) che dovevano recarsi a piedi fino a Premariacco... (circa 3 chilometri)
per portare "a menà la purcita"...!
Si può immaginare le difficoltà incontrate dalle tre improvvisate mandriane,
nell'indirizzare il grosso suino sulla strada verso Nord, nel primo tratto
di un chilometro fino ad un punto abitualmente denominato "lssù de ribute",
poi per altri 800 metri sul leggero altipiano da noi di Leproso chiamiamo
"rèt Pagjâr" (perchè aldilà del Natisone di scorge benissimo la frazione di
Paderno), per giungere poi all'incrocio con la provinciale "Ipplis-Premariacco"
e svoltare a sinistra per il tratto di strada che leggermente cala verso
destra fino a giungere l'altezza del livello d''entrata al "Ponte Romano",
un ponte dalla forma semitonda dalla larghezza abbastanza agevole e comunque
invariata nel tempo...
In qualche modo il terzetto con "la purcita" sono riuscite ad attraversare
il ponte e si stavano preparando per svoltare a destra su una strada
secondaria che sfiorando il "mulino dei Birri" punta poi in direzione
dell'abitato, attraverso un lungo percorso tra due muraglie fino ad arrivare
nella zona dietro la nuova e la vecchia chiesa di San Silvestro. In quei
pressi abitava "Furnan" un contadino che possedeva un "purcìt di samênça"
particolarmente prolifico e che molto spesso poteva procurare "un côf" anche
con numeri di due cifre...!!!
...purtroppo aldilà del ponte una pattuglia di soldati tedeschi ha obbligato
il terzetto con la "purcita" a proseguire dritto verso la Piazza Marconi e
transitare sotto la forca con i 13 prigionieri impiccati solo qualche ora
prima...
Quello che è successo dopo al terzetto e alla "purcita" non ha nessuna
importanza, ma resta solo il ricordo dello shock subiti da mia sorella Bruna con
Tullia e Valda, obbligate a transitare sotto i 13 giovani impiccai di Piazza
Marconi.
Naturalmente il tragico episodio ha lasciato un ricordo incancellabile nella
popolazione di Premariacco e dintorni, ma di quel fatto e delle cause che lo
hanno provocato nessuno ne ha mai voluto parlare...
Nelle annuali rievocazioni del doloroso fatto, alcune delle quali seguite e
documentate in queste pagine (un
esempio) , la stampa locale ha riportato diverse versioni dei
fatti che hanno provocato la rappresaglia tedesca, ma nessuna che
giustificasse la sproporzionata e crudele reazione del comando
tedesco di Udine...
...ma forse la spiegazione è che i fatti accaduti sulla corriera della Ditta
Ferrari della linea Cividale-Udine, nel tratto Orsaria-Premariacco di quel
tragico il 25
Maggio 1944, si
erano svolti in modo diverso da come ora viene raccontato...