Aldo on line con i friulani nel mondo
Premariacco: il popolare Taboga, più forte della
disabilità, si racconta tra radio, tv e foto. «A 60 anni ho scoperto
Internet» (di Silvia Riosa)
PREMARIACCO.
Ripartire a 60 anni dalla scoperta di internet. Aldo Taboba, che
oggi di anni ne ha 76, guardandosi indietro non avrebbe mai creduto
che la sua vita potesse cambiare così radicalmente.
Nato in una famiglia di sarti, sin da piccolo la sua
disabilità fisica lo ha portato a chiudersi in se stesso accentuando
una timidezza che si è trasformata in solitudine. La scuola, anche
se gli piaceva, l’aveva dovuta lasciare presto, perché raggiungere
Cividale in bicicletta non gli era possibile. Poi, con un corso per
corrispondenza impara a riparare radio e televisioni e ne fa il suo
mestiere, anche se non era tanto bravo a farsi pagare e faceva
sempre “lo sconto”. Il computer lo scopre da radioamatore, strumento
indispensabile per gestire le antenne. Da lì alla prima navigazione
sul web e l’idea di creare un sito internet per la sua associazione
“il Natisone” il passo è breve.
E il portale ben presto diventa il punto di
riferimento per i migranti friulani di tutto il mondo: con oltre un
milione e cinquecento mila visitatori, ad oggi, è tra i siti più
visitati. Memoria storica di come è cambiato il Friuli negli ultimi
15 anni, in cui sono raccolte immagini, persone, suoni (nel corso
degli anni ha registrato e inserito il suono dei campanili di tutta
la regione) che lui stesso ha raccolto scorrazzando da Trieste fino
in Carnia con la sua amata fotocamera e il registratore per cogliere
quelle sensazioni che si possono capire solo se ascoltate.
Dalla sua postazione allestita in casa, ogni giorno
Aldo riceve e risponde ai messaggi dei friulani lontani che, anche
se della terza generazione, continuano ad essere legati ai luoghi
dei propri genitori. «Molti di loro non sanno scrivere in italiano-
racconta sorridendo Taboga - e allora lo fanno in friulano e io mi
ritrovo a rispondere a persone che mi scrivono dall’Argentina».
«Con internet - sottolinea - è come se fossi rinato
una seconda volta». Oggi ,dopo tanti anni, ormai tutti lo conoscono
in regione e quando parli di Premariacco la domanda immancabile è:
“Conosci Aldo Taboga?” Tutto il suo lavoro è completamente
autofinanziato, con qualche contributo che arriva dai sostenitori de
“Il Natisone”. «Con l’associazione - sottolinea - abbiamo presentato
delle richieste di contributo alle istituzioni per portare avanti
questa attività» spiega, ma fino ad oggi pare che, purtroppo,
nessuno abbia colto l'importanza del progetto.
«Un po’ mi dispiace di avere già 76 anni - conclude
Aldo -. perché gli anni che mi rimangono non sono tanti, e mi
perderò tutte le future novità tecnologiche». |