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Orsaria-Sauris (UD), 4 Luglio 2010

In gita con gli alpini
(Servizio di Devis Macor)

Orsaria/Sauris domenica 4 luglio 2010

   

          Come da tradizione, ai primi di luglio cè stata la gita alpina “estiva” del gruppo A.N.A di Orsaria, con meta Sauris… il cui nome è già tutto un programma!
          Come per le altre gite estive, c’erano ben 2 corriere a disposizione, che in men che non si dica si sono riempite (con al massimo 3 o 4 posti ancora liberi), e alle 7 in punto siamo partiti.
La giornata era limpida e soleggiata, ma già di mattina presto la calura si faceva sentire, cosicchè tutti noi eravamo ben contenti di andare in alto, a prenderci un po’ di fresco dai 1200 metri di altezza di Sauris.
          Il tragitto “tecnico” in corriera sarebbe stato di due ore, ma ce ne abbiamo messe quasi tre per un lungo “quarto d’ora accademico” nei pressi di Ampezzo dove siamo stati ospiti a casa del dot. Bearzi, anche lui in gita con noi, che nel frattempo ci aveva preparato un’accoglienza a dir poco “regale”! Già visitare la villa antica era di per se uno spettacolo: nell’abitazione ogni oggetto, quadro, soprammobile aveva un’aria “antica”, e faceva una certa impressione guardare i quadri con gli antenati, le lauree in medicina appese… insomma una lunghissima storia di famiglia!

          Ma oltre a questo, ci siamo tutti rifocillati con caffè, bibite e vini, assieme a dolci fatti in casa (veramente squisiti) e stuzzichini vari tra cui un gettonatissimo “frico friabile” di produzione locale.
          Dopo una doverosa foto di gruppo, con in mezzo ovviamente tutta la famiglia Bearzi, a malincuore abbiamo lasciato questa villa per dirigerci finalmente alla meta. La strada, tanto in andata quanto al ritorno, ha messo a dura prova le capacità “tecniche” dei due autisti. Ergo, io avrei avuto qualche timore a farla in auto… figurarci a infilare la corriera in quelle strette e buie gallerie, e in quei ripidi e insidiosi tornanti… per ben 15 km di un autentico inferno stradale! Fortunatamente il traffico in direzione contraria era molto scarso, e quindi siamo arrivati quasi puntuali a Sauris di Sotto, ospiti presso uno dei tendoni per i festeggiamenti dell’imminente festa del Prosciutto di Sauris.

          Appena scesi, mi ha sorpreso l’accoglienza del locale gruppo degli alpini di Sauris, che hanno messo molto volentieri tutte le loro strutture a nostra disposizione, e come prima azione “concreta” tutti gli alpini “col cappello”, tanto nostri quanto loro, si sono diretti in corteo presso il monumento ai caduti per deporre un mazzo di fiori, mentre veniva recitata la preghiera dell’alpino.

 

          Quindi i nostri volonterosi alpini hanno scaricato dalle due corriere tutto l’occorrente per la preparazione del “rancio”, mentre la maggior parte dei presenti si è diretta verso il prosciuttificio Wolf per la visita guidata che era in programma.
          Prima di entrare noi tutti abbiamo indossato degli speciali “calzari” di nylon per motivi igienici, e un giovane esperto in qualità e controlli dello stesso prosciuttificio ci ha quindi accompagnati in un viaggio estremamente interessante e istruttivo. Abbiamo visto tutte le fasi di lavorazione del prosciutto, dello speck e degli altri insaccati tipici di sauris, dalla lavorazione delle carni fresche, alla salatura, l’affumicatura, la stagionatura ed il confezionamento dei prodotti.

          Tutti i passaggi ci sono stati spiegati con dovizia di particolari, e abbiamo cosi fatto scoperte interessanti, come che per l’affumicatura si usano solo legno di faggio, che contrariamente a quanto si crede è una affumicatura “leggera”, che vengono prodotti 80mila prosciutti e 100mila speck di Sauris ogni anno, oltre a lardo, pancetta, salumi e altri sottoprodotti di lavorazione. Inoltre, vedere migliaia di prosciutti tutti insieme, non è una cosa che capita ogni giorno…
          All’uscita, due gentili signore ci attendevano con in mano dei vassoi ripieni di grissini avvolti da abbondanti fette di prosciutto di Sauris, veramente delizioso.
          La visita doveva essere breve, ma vuoi per l’alto numero di partecipanti, vuoi per le domande dei curiosi… siamo usciti di li che era quasi mezzogiorno. Il nostro segretario Bruno Badino premeva per la salutare passeggiata in programma a Velt, una frazione li vicino… ma alla fine solo pochi intrepidi volontari l’hanno seguito, e questa volta non mi sono aggiunto al gruppo. Provate a immaginare: siete a Sauris, all’ombra degli abeti, è mezzogiorno e il sole picchia nonostante il fresco della montagna, vi viene offerto un bicchiere di birra di Sauris (la zahre), fresca in un boccale… come fate a dire di no? Bravo a chi ci riesce ma la tentazione è stata troppo forte…

          Tra un boccale e l’altro in men che non si dica è giunta l’ora di pranzo e i volontari hanno cominciato a distribuire la pastasciutta al ragù sotto al tendone, a cui è in breve tempo seguita la prima portata del secondo, composta da bistecca di ossocollo, coscia di pollo, verdura di stagione e polenta. Una vera prelibatezza, accompagnata da ottimi vini dei colli orientali e da bibite varie.

          Tra una chiacchiera e l’altra, tra le tavolate il tempo è trascorso velocemente, e ben presto al secondo sono seguiti gli ottimi dolci preparati dalle signore di Orsaria e i caffè, più o meno corretti dalla buona Anita.
          Nel frattempo il noto gruppo de “i soliti noti” aveva iniziato a esibirsi con il suo collaudato repertorio musicale, facendo innalzare i livelli di allegria e felicità tra le tavolate… e ben presto cè stato anche un curioso “pellegrinaggio” verso un locale li vicino per degustare la famosa birra di Sauris, e verso il chiosco della Wolf, dove quasi tutti hanno comprato ogni ben di Dio, da prosciutto e speck appena affettati a tranci, a grissini di produzione locale, ad altri salumi a infine bottiglie di birra artigianale Zahre, tantè che tutti tornavano al tendone con le borse piene!
          A questo punto c’è stato un breve acquazzone che non ha però minimamente influenzato la festa, grazie al tendone e alla brevità del fenomeno, e ben presto ha avuto luogo l’immancabile lotteria.


...i ringraziamenti...

          In tutti i servizi precendenti ho sempre ribadito come questa lotteria, grazie al suo Speaker, Bruno Badino, è un evento molto divertente ma lo ripeto nel caso che ci sia tra voi qualche lettore che non “conosce” questa tradizione. Bruno, grazie alla sua energia, al suo buon’umore e alle sue battute, riesce a trasformare dei quarti di formaggio in intere forme di latteria, cosi come dei tranci di salumi in interi prosciutti… e devo dire che ci riesce benissimo, scatenando immancabilmente fragorose risate e applausi tra i presenti. In questa occasione, poi, i prodotti “mangerecci” erano particolarmente abbondanti e gustosi. Si dice che la fortuna è cieca e che la sfiga ci vede benissimo… come spesso accade, alcuni sono stati “premiati” con anche 3 o 4 vincite (con il malumore per questo “eccesso di buona sorte” espresso con sonori fischi), mentre gli altri sono rimasti a bocca asciutta, ma tutti possono almeno dire di essersi divertiti… e poi la migliore soluzione è sempre quella di prendere le cose sportivamente.


 La foto ricordo

          Finita la lotteria, è stata servita la seconda grigliata comprendente costa, salsiccia e polenta, del resto era già quasi ora di cena e tutti sentivamo un certo languorino già durante l’estrazione dei premi della lotteria. Terminata la cena, in men che non si dica tutti sono stati radunati all’esterno dove, con il sottofondo della chiesetta di Sauris di Sotto sono state scattate le foto ricordo, e quindi nel giro di 15 minuti al massimo, è stato ripulito tutto, mentre Alessandro si cimentava in qualche pezzo musicale di intrattenimento con la sua fisarmonica.
          Eravamo appena entrati in corriera che si è scatenato un autentico diluvio… in questi ultimi anni è la seconda volta che succede, e tutti abbiamo tirato un lungo sospiro di sollievo!
          E’ quindi seguito il ritorno, questa volta senza pause, con un viaggio di due ore “spaccate”, e siamo arrivati a Orsaria che era già sera inoltrata e si stava avvicinando un altro temporale.
          Ancora una volta posso dire che con le gite, i nostri alpini riescono sempre a sorprenderci, con iniziative e curiosità. Ancora un grazie al capogruppo Balutto, al segretario Badino, a tutti i cuochi che hanno lavorato per la buona riuscita della grigliata e a cui dedico una bella foto ricordo qui pubblicata, e a tutti gli altri volontari che hanno aiutato.
          Sembra che il prossimo appuntamento sia in quel di Paularo per la metà di ottobre, per la tradizionale castagnata alpina, ma per tempi e programmi è ancora presto parlare… concludo con un doveroso “W GLI ALPINI”, direi meritatissimo. Devis Macor