nuove dal friuli e dal mondo

Premariacco, Agosto 2006

LE "RADICI" DEL GRUPPO CARITAS

Una data da non dimenticare
    
In seno al Gruppo Missionario, nasce nel 1987, dopo 15 anni di attività, la CARITAS parrocchiale. Era da un pò di tempo che il parroco caldeggiava questo progetto il cui obiettivo era quello di dare vita a una solidarietà aperta a tutti, in particolare ai bisogni del nostro territorio. Per evitare concorrenze e conflitti nella gestione, si è deciso di unificare i due gruppi, visto anche che i componenti erano per lo più gli stessi.
     Una delle prime attività che il gruppo ha avviato è stata l'iniziativa dell' "1 %". Essa, nata da un'idea di Valneo - uno dei due capi storici del Gruppo Missionario -, prendeva spunto da alcune statistiche, circolanti allora, in cui si affermava che se i paesi ricchi avessero rinunciato all'1% del proprio reddito devolvendolo ai più bisognosi, si sarebbe potuto risolvere il problema dei 40 milioni di persone che ogni anno muoiono per problemi legati alla povertà. L'iniziativa puntava dunque a coinvolgere la nostra comunità proponendo a ciascuno di donare mensilmente l’1% del proprio reddito perché fosse utilizzato per le povertà del mondo e per i bisogni locali. Le risposte avute dopo l'annuncio e la divulgazione dell'iniziativa non sono state lusinghiere: 6 adesioni, di cui 5 erano degli ideatori dell'iniziativa. Per dare quindi maggior risonanza al progetto, si è concordato con il parroco di annunciare la raccolta delle contribuzioni in tutte le SS. Messe di ogni prima domenica del mese. L'obiettivo era quello di sensibilizzare e avvicinare altre persone all'iniziativa.

Le 6 missioni che la Caritas di Premariacco aiutava nel 2001

La difficoltà e le speranze
    
Tra i primi sei contribuenti c'era anche una persona che non faceva parte degli animatori, si trattava dell'ora compianto Giuseppe Saccavini. Di per sé questo fatto non ha apparentemente nulla di eccezionale, se non fosse che il primo ad arrivare in oratorio ogni mese, per versare la sua quota, era sempre lui. Non ricordiamo sia mai mancato a questo appuntamento in oltre 18 anni. Se ci capitava di ritardare qualche minuto nell'aprire la porta dell'oratorio lo trovavamo sull'ingresso in paziente attesa. Nei primi anni quando il gruppo stentava a crescere, quando alcuni non si presentavano all'appuntamento, quando il parroco si dimenticava di avvisare in chiesa, noi organizzatori ci lasciavamo prendere dallo sconforto, ma la puntualità e la fedeltà dell'amico "Bepi" ci è sempre venuta in soccorso. In molte occasioni ci sarebbe piaciuto confidargli questa nostra stima e gratitudine, ma il suo carattere, quasi schivo in questo particolare frangente, ci trasmetteva il suo bisogno di riservatezza ed umiltà e non lasciava spazio ad apprezzamenti che sarebbero potuti sembrare di circostanza.
     Ora che ci ha lasciato, siamo certi che lui leggerà nei nostri cuori quest'autentico senso di gratitudine. Le poche parole che qui gli dedichiamo non servono quindi a colmare un debito, ma sono un ricordo, un esempio ed un incoraggiamento per tutti noi.

Una missione senza sosta
    
Recentemente il gruppo Caritas ha perso anche uno dei suoi più validi collaboratori: Ferdinando Nadalutti. Con Valneo, è stato il fondatore del Gruppo Missionario di Premariacco, sorto in occasione della partenza in Guinea Bissau dell'amico e compaesano Padre Eugenio Sirch.
     Ferdinando ha lavorato nel gruppo rimanendo particolarmente fedele nel sostegno della missione di Nhoma. Raccoglieva, nell'arco di tutto l'anno, ferro, alluminio, rame ricavato dai fili elettrici che sguainava con grande zelo ed altro materiale... tutto questo per guadagnare qualche soldo in più da versare nelle casse della Caritas e, in seguito, da far pervenire alla missione. Anni fa raccoglieva medicinali, li catalogava e li imballava per spedirli in Africa con i containers che periodicamente venivano approntati a Cordenons e, se serviva aiuto nell'allestimento, lui non esitava a salire in macchina e partire per recarsi sul posto di lavoro. Quando P. Eugenio rientrava in Italia per riposare, lui era sempre a sua completa disposizione per accompagnarlo ovunque avesse bisogno di andare. Nelle raccolte annuali, che da 33 anni vengono realizzate nella nostra comunità, lui è sempre stato presente e, nonostante l'età, non ha mai esitato a salire sui trattori, a camminare e bussare di casa in casa per fare in modo che la raccolta avesse il miglior esito possibile. Anche nella raccolta del marzo 2005, nonostante qualche problema di salute, era presente e lo si vede nella fotografìa di gruppo in prima pagina.
     Il suo lavoro non aveva confini: lui raccoglieva biciclette, motorini, mobili e ogni genere di materiale che in qualche modo potesse essere riciclato e utilizzato per aiutare i poveri del mondo. Il giorno stesso in cui ci ha lasciati era stato a Cormons ad accordarsi per delle spedizioni di materiale. Da molti anni la comunità di Premariacco collabora infatti con l'associazione"Leon Bianco" che sostiene le missioni delle suore della Provvidenza in Romania. Grazie al senso organizzativo di Ferdinando tutto il vestiario buono donato dalla comunità nelle due raccolte annuali assieme ai mobili e all'altro materiale veniva puntualmente fatto arrivare a Cormons e da lì alla Caritas di lasi. Da tempo aveva in programma di andare in Romania con gli amici di Cormons; voleva rendersi conto di persona dei bisogni e delle povertà che lì sosteniamo. Proprio qualche settimana prima di lasciarci, ci aveva comunicato la sua intenzione di partire a breve. Quando improvvisamente se n'è andato, noi della Caritas ci siamo trovati scoperti nelle tante attività che facevano capo alla sua intraprendenza. Con una certa fatica siamo riusciti a trovare delle persone che continuassero l'importante lavoro da lui iniziato, ma se ciò è avvenuto è solo grazie al suo esempio e al ricordo positivo che ha lasciato in tutti noi della comunità di Premariacco.
     Nota: avevamo appena chiuso questo resoconto quando abbiamo appreso la triste notizia che anche Mario Fadone, un altro collaboratore storico, ci ha lasciato. Anche lui si è distinto come operatore sia nel gruppo missionario prima che nel gruppo Caritas successivamente. Confidiamo che anche il suo esempio possa essere un seme per nuove "vocazioni" alla Solidarietà e alla Carità nella nostra comunità.

"BANCO FARMACEUTICO" E "BANCO ALIMENTARE"
    
Ma i poveri non sono solo nel sud del mondo! Sono in aumento infatti le situazioni di disagio anche nel nostro territorio. Cresce il numero degli anziani non autosuffìcienti e dei lavoratori stranieri che lavorano nelle nostre aziende e vivono in condizioni e ambienti precari. Le iniziative del "banco farmaceutico" e del "banco alimentare" sono orientate anche a queste nuove povertà che si stanno affacciando, ma servono anche altre iniziative e risorse.


Resoconto 2005
    
Anche quest'anno il bilancio delle attività caritative è molto positivo. In tutti i resoconti annuali abbiamo dato notizia, con immagini e relazioni, dei vari progetti che sosteniamo nei paesi poveri del mondo. In questa occasione ci limiteremo a ricordare che l'impegno della nostra comunità contìnua con grande vigore. I progetti in corso sono:

  • Missione di Nhoma in Guinea Bissau (Africa) gestita dal nostro missionario p. Eugenio Sirch.
  • Missione della Bolivia gestita dalle suore Rosarie di Udine.
  • Missione del Togo (Africa) gestita dalle suore della Provvidenza - congregazione fondata dal nostro Santo friulano p. Luigi Scrosoppi.
  • Missione del Costa d'Avorio (Africa) gestita dalle suore della Provvidenza.
  • Missione dell'Argentina (Sud America) gestita dalle suore della Provvidenza.
  • Missioni africane gestite dal Centro Missionario Diocesano di Udine.
  • Povertà e bisogni locali.

     Evidenziamo che l'aiuto ai paesi poveri del mondo, con un impegno continuativo e fedele da parte di tante persone e famiglie della nostra comunità, è ricco di molteplici significati:

  • diamo una risposta positiva ai tanti poveri che fanno riferimento alle missioni;
  • diamo credibilità ai nostri missionari che possono testimoniare il Vangelo che annunziano;
  • la fedeltà del nostro impegno, entrato a far parte della nostra vita, aggiunge valore al nostro essere cristiani. Essa diviene un segno positivo che si oppone a disvalori del consumismo e del falso benessere.

     Questo terzo punto assume una grande importanza per la comunità, perché il cammino cristiano parte dall'ascolto, ma si conclude e raggiunge il suo obiettivo solo se poi cambia nei fatti la nostra vita. San Giovanni di Dio per sostenere i suoi poveri percorreva i quartieri alti di Granada - recando una gerla sul dorso e due marmitte sulle spalle - e gridava: "Qualcuno vuoi fare del bene a se stesso? Fratelli miei, per amor dì Dio, fate bene a voi stessi!".
    
È questo il significato originario del motto che oggi da il nome al suo ordine religioso:"Fatebenefratelli". Creare una cultura di solidarietà è prima di tutto una Carità verso noi stessi e le nostre comunità e contribuisce al lavoro pastorale della parrocchia.

Schema di una recente campagna di raccolta materiale ed offerte del Gruppo Caritas di Premariacco, alla quale tutti possono contribuire, contattando:

Gruppo Caritas della Parrocchia di Premariacco: tel. 0432-729021
Referenti: Don Pietro Moratto, Roberto Tosolini, Dorina Furlani, Marco delle Vedove.

Oppure a P. Eugenio Sirch: www.cristofhoma@libero.it