Vernasso, (San Pietro al Natisone), 31 Maggio 2006
Chiusura del ciclo di preghiere
per il Mese Mariano
Era il maggio 2002, quando si è deciso... si pregherà il rosario in
chiesa... ma in quale delle due chiese? Chi parteciperà?
“Drastica“ decisione: il S. Rosario si terrà nella
chiesetta di S. Bortolo che è molto piccola ma in compenso molto
accogliente, situata nel borgo più alto di Vernasso (Goregnis) che è anche
il più popolato, soprattutto ci abitano più bambini ed allora… Bisogna
coinvolgerli attivamente ed invogliarli alla partecipazione della funzione
mariana.
Così facendo la giusta strada è stata imboccata; tutti
i bambini presenti partecipano alla recitazione delle preghiere: chi con
qualche ‘mistero’, chi con le litanie, chi con le meditazioni e chi con la
conclusione.
Ora siamo nel 2006, la competizione tra i bambini
continua e non solo, assieme ad essi partecipano le mamme, i papà, le nonne
e i nonni, ma non solo di Vernasso ma anche quelli dei paesi vicini e il
tutto poi finisce con una festicciola sotto il portico antistante della
chiesetta.
Ora c’è la richiesta di ripetere anche in settembre
questi incontri; tutto questo non è ammirevole?
E' in questa chiesetta che da
qualche anno, durante il mese di maggio i bambini di Vernasso
e dintorni animano le preghiere serali con la recita del Santo Rosario.
Il ciclo che si è concluso
mercoledì 31 maggio con l'ultima recita, ed è terminato con un rinfresco sotto
il portico, dove era stato preparato un tavolo coperto con piatti e vassoi
contenenti dolci e dolcetti preparati dalle signore del paese, mentre Angelico
Piva aveva coordinato l'approvvigionamento delle bevande: aranciata e cocacola
per i giovani, vino bianco, rosso e rosè per gli anziani...
...durante il convivio due giovanissimi fisarmonicisti hanno dato alcuni saggi
della loro bravura,
sicuramente contagiati dal Maestro loro concittadino "Pivute dai Bintars"...
...mentre io mi difendevo dall'assalto delle ammiratrici...
La chiesetta di San Bartolomeo
Il vanto di Vernasso é la chiesetta votiva di S.
Bartolomeo (Sv. Jernej) costruita nella seconda metá del XV secolo e
ristrutturata agli inizi del XVI in perfetto stile gotico sloveno della
scuola di Škofja Loka.
Ben conservata, anche grazie ad un accurato ed
appassionato restauro, dovuto alla direzione dell'architetto Valentino
Simonitti, dopo il terremoto del 1976 che produsse gravi danni a tutto
il paese.
Presenta un piccolo presbiterio di perfetta fattura, numerosi oggetti
d'arte ed affreschi del pittore Bartolomeo di Škofja Loka. Conserva un
bellissimo altare intagliato, dipinto e dorato (zlati oltar) firmato nel
1689 dal maestro intagliatore Jernej Vrtav (Bartolomeo Ortari) di
Caporetto. Il paese festeggia il proprio patrono l'ultima domenica di
agosto, quindi S. Giuseppe e l'Assunta.
L'origine della chiesa di San Bartolomeo é fatta
risalire alla seconda metá del Quattrocento, mentre la prima radicale
ristrutturazione é posteriore agli eventi sismici del 1511-1513; un
ciclo pittorico venuto alla luce dopo recenti restauri ha permesso di
datare il rifacimento del presbiterio al 1530 e di attribuirlo a Jernej
iz Loke (Bartolomeo da Skofja Loka). La chiesa si presenta con un
portico a padiglione sostenuto da due pilastri e privo di parapetto. La
porta d'entrata é a sesto acuto con stipiti in pietra ed é affiancata da
due finestre in pietra. La facciata é sormontata da una bifora
campanaria con croce sul colmo. L'aula, rettangolare, con soffitto a
travatura a vista e finestre a sesto acuto sul fianco destro, é separata
dal presbiterio con un arco trionfale ogivale.
Qui
si ripropone lo schema poligonale con soffitto a rete di costoloni, con
chiavi decorate, peducci sostenuti da capitelli lavorati a foglie o a
teste umane, solitamente utilizzato in Slovenia.
Il soffitto risulta un armonico intreccio di costoloni
determinanti chiavi principali e secondarie; nella chiave principale é
raffigurata la Madonna con Bambino, nella seconda la figura a mezzo
busto di San Bartolomeo apostolo, nella terza il volto di Cristo.
Nelle chiavi secondarie ci sono rosette, tondi, uno
scudo e un clipeo raffigurante il sole. Nel coro spicca l'altare ligneo
seicentesco, riccamente lavorato secondo la tradizione degli altari
dorati (zlati oltar), altari tardoseicenteschi esportati dalle botteghe
degli intagliatori sloveni della scuola di Caporetto.
Questo di Vernasso é opera del maestro Jernej Vrtav
(Bartolomeo Ortari) ed é datato 1689; nella parte inferiore, al centro,
la statua di San Bartolomeo affiancata dai santi Lorenzo e Filippo.
Nella parte superiore, al centro, la Vergine con Bambino e ai lati le
sante Lucia e Dorotea; all'estremitá due immagini di Santi o di Angeli;
sul frontone il Creatore. Alle pareti del coro troviamo una galleria di
Apostoli e di sante Vergini e Martiri, ciclo attribuibile a Bartolomeo
di Skofja Loka. Sulla sinistra della porta d'entrata c'é
un'acquasantiera in pietra a forma di catino con piedestalli a colonna.
Davanti la chiesa una bellissima fontana, opera dell'architetto Zaccaria
Simonitti.
(Testo tratto da
www.vallidelnatisone.com) |
|