nuove dal friuli e dal mondo

MEMORIE DI "COLONIA UDINESA"
(piccola comunità friulana dell’Argentina)

     Mandi Aldo: se giudicherai questa breve rassegna (fatta dai fratelli De Monte) meritevole di essere pubblicata nelle pagine del natisone, puoi andare avanti. Si tratta insomma di far conoscere al mondo la volontá di ridare al propio paese, il primitivo nome di Colonia Udinesa, che fu cambiato intempestivamente anni dopo con quello di Bowen, nome  tanto lontano al  carattere ed al sentimento dei colonizzattori friulani.
     Si tratta del Fogolâr di Bowen, Mendoza, Argentina, forse il  Fogolâr Furlan piú piccolo del mondo. Ma non é una questione di quantitá. E' di qualitá. Questa brava, laboriosa e onesta gente, che ha faticato duramente per anni per riuscire, merita di essere ampiamente conosciuta nel mondo. Che migliore che le pagine di  "il natisone" per questo...
Grazie e mandi: Carlo Zilli

LA STORIA

     Lontana primavera dell' anno 1924, stazione ferroviaria di Bowen, piccolo paese al sud della provincia di Mendoza, Argentina. Arrivano, fra tanti altri, dopo di breve permanenza in Brasile, Uruguay e Buenos Aires, immigranti italiani oriundi della regione Friuli, tentati dalle allettanti proposte del Ferrocarril Oeste, impegnato nella colonizzazione di estesi territori vergini.
      E' possibile imaginare la scena del arrivo, dopo circa un secolo? Non é cosi facile: Amadeo Yob; Romano Augusto De Monte e Calixto Pontelli, di Artegna; Pietro Cargnelutti e Pietro Forgiarini, di Gemona; Antonio Ermacora e Francesco Lucardi di Montenars e tanti  altri (come quel di sopranomme "Mues" di Moggio, Carnia...), scendono piano piano dal treno, scaricando i  loro bagagli con l'illusione di dare inizio ad una vita degna. Dopo pochi mesi, qualcuno di loro rientrerá in Buenos Aires per la stessa via che lo aveva portato; deluso per tanta desolazione e  grandi difficoltá, in terra semi desertica scarsamente abitata, ma altri rimangono per affrontare il  destino scelto. Sopravissuti a quella brutta pazzia che aveva distrutto l'Europa dal l914 al l918, soldati di quelle lotte crudeli, questa volta non presero il fucile, ma pala, piccone e aratro. In campo di battaglia avevano lavorato per scavare trincee, qui zapparono per fondare una nuova esistenza. Ma con tanta nostalgia per i paesi che avevano lasciato...
     Ogni tanto, dopo le lunghe giornate di duro lavoro, oppure nel riposo della domenica, prendevano uno strumento musicale per dare forma ad una improvvisata orchestra. La gente si avvicinava per ascoltare il suono dei "gringos"... La lingua diversa, grazie alla musica, non fú un impedimento per la comunicazione. Il Ferrocarril offre loro, in vendita, 100 ettari, fra le vie 21, 22, M  ed  N di Bowen. Fitti di boscaglia  naturale, ma di buona e fertile terra, che loro lavorarono faticosamente con atrezzi primitivi, ma ingegnosi. Cosí, fra utopie, sforzi ed angoscie, nacque "COLONIA UDINESA" (*).
     Anni dopo arrivarono altre  famiglie di coloni friulani: quelle di De Monte, Romano Augusto,  sua moglie Ida e cinque figlie; di Cargnelutti Pietro; di Forgiarini, Pietro. Piú tardi  De Monte Lucillo con moglie e fliglie; Rumiz, Pietro e fratelli; e piú tardi ancora, Rumiz, Giacomo e  sua moglie, De Monte, Oliva; sommati alle famiglie Cracogna, Zilli e Domenico Cucchiaro, ed alte famiglie che la memoria non mi aiuta a ricordare. Poi vennero i  figli, nipoti e pronipoti giá nati in America.... Eredi della  miglior richezza: l'onestá e l'amore al lavoro, non sempre hanno trovato una adeguata risposta alla loro dedizione in questa bella ma sfortunata Argentina.
     Crediamo che mai come in questa occasione la  piccola località geografica sperduta al sud di Mendoza meriti un nome tanto significativo come COLONIA UDINESA.
     DANIEL, SONNIA E NÉSTOR DE MONTE
(Rassegna storica basata su scritti del suo padre, De Monte Traunero, Enore,  immigrante friulano, nato in  Artegna del Friuli- Udine, Italia, il 2 Luglio de 1919, arrivato a  Bowen i primi giorni di Novembre del lontano 1925. Morto il  25 Maggio  del 1997, in questo stesso paese al sud di Mendoza)

(*) Con il tempo, questo nome  é andato in disuso ed è per questo che noi, discendenti di quei bravi friulani, pensiamo al suo recupero per ricordare e rendere omaggio alla volontá dei nostri pionieri. E lo faremmo grazie ad un progetto da noi elaborato, che propone di  restituire il nome originale di "Colonia Udinesa" al paese e che sará presentato al "Honorable Consejo Deliberante" della cittá.

Fogolâr Furlan di Bowen 

Questa beve rassegna storica é stata elaborata da Maria Fernández de Rumiz, docente pensionata  di Bowen, sposa di Silverio Rumiz  e madre di  Humberto, Silvio e Luis Rumiz. 

Rammentiamo  il tempo trascorso, ricordando epoche, quando da lontani paesi  d’Europa arrivarono in  Argentina immigranti italiani, spagnoli, ucraini, francesi, arabi  e  de tanti altri paesi.     Riferendosi agli  italiani, arrivò dalla regione FRIULI nell’anno 1924, un piccolo  contingente che si stabili a Bowen. Faremo qui speciale  riferimento a uno di loro: Don  ROMANO AUGUSTO DE MONTE che venne con la speranza  e la profonda fede di conquistare,  quel  benessere  che, senza  possibilitá  economiche, e senza speranza in un futuro migliore, non poteva trovare in Patria.

     Nei primi tempi  non  fu facile la sua  vita in queste regioni; dovette quindi lavorare  duramente per  mettere in produzione quelle terre incolte, coperte di boscaglia  e dune, senza mai fermarsi.

    Passato qualche tempo, assieme alla sua famiglia  che fece venire dall’Italia, costruì la sua  casa e progettarono uniti una serie di audaci iniziative,  piantando frutteti e vigne, organizzando anche il trasporto dei frutti della terra, che trasportarono in treno a centinaia e centinaia di chilometri di distanza fino a La Pampa e alla Prov. di Bs. As.

    Dopo anni  di duro lavoro e di risparmi, decidettero di costruire “La Veneziana”, una piccola cantina che produsse per anni i  rinomati vini “La Udinesa”.

    Sempre con la idea  di progredire  e di ingrandire ancor di più la ditta, pensarono a chiamare altri  famigliari  che erano rimasti  in Italia, e che dopo la seconda guerra mondiale, incontravano grandi difficoltà economiche per mantenere le loro famiglie.

   Fu così che nell’anno 1948 arrivarono  a Bowen:  LUCILLO DE MONTE, PIETRO e  MARIO RUMIZ. Nel 1949 OTILIA, sposa di LUCILLO e i  suoi due  figli SILVERIO e  LUIGI RUMIZ.  Piú  tardi vennero OLIVA DE MONTE con sua figlia ANNA MARIA, madre dei fratelli  RUMIZ  e  per ultimo Don  GIACOMO RUMIZ.

Tutti  uniti  formarono una grande famiglia, che lavorò  sempre  per il miglioramento e lo sviluppo industriale della regione.   

     Nell’anno 1983 un gruppo di  FRIULANI residenti a Bowen si riunì col proposito di fondare un “fogolâr” dove trovare rifugio e conforto alla loro nostalgia e al grande amore la terra friulana, nominandolo FOGOLAR FURLAN DE BOWEN e mettendolo subito in contatto con L’ENTE  FRIULI NEL MONDO, tramite il quale poter essere informati sulle novità ed i vari benefici che interessano i friulani ed i loro discendenti. 

     L’indirizzo:  FOGOLAR FURLAN DE BOWEN. Mitre 821. 5620-Bowen. Mendoza. Argentina.


 

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