Cajs
e cròs, simpri mancul Tra
le decine di messaggi giornalieri, è arrivato uno che ha attirato la
mia attenzione, e che allego qui sotto. Sarei molto curioso di sentire
anche l'altra campana, per capire quali sarebbero le ragioni per
modificare la legge regionale che protegge cajs e cròs (chiocciole e
rane). Dovrebbero dare una giustificazione, dato che la situazione
palesemente peggiora di anno in anno. L'anno scorso, sostando a prendere
il fresco sulle alte sponde del Natisone che passa per Leproso, si udiva
il gracchiare di qualche "cròt", salire dal fondo dove
scorrono le acque del fiume... Quest'anno, c'è stato il silenzio
completo. Sono note che tratterò in un servizio che ho in programma, ma
posso solo accennare al fatto che per la prima volta, quest'anno non si
è sentito l'usignolo... Se poi aggiungiamo che le rondini sono
scomparse (si vede solo qualche rondone)... no passin plui les ujtis,
non si sintin i lujars, non si vionin avôsn, pavèis, moscjs e lusignis. Da:
friuliveneziagiulia@wwf.it |
Al Presidente del
Consiglio regionale
Io chiedo al consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di votare no al disegno di legge n°2714 del 29 luglio 2002 concernente:
“Provvedimenti urgenti in materia di fauna minore e di flora spontanea”
E’ chiaro che l’impostazione del disegno di legge è fondato su errate conoscenze dell’ambiente e del territorio in cui non sono considerate minimamente le esigenze delle specie protette e i problemi nella tutela e nella conservazione ambientale. |