udinese club

www.udineseclub.net

Udinese Club Arthur Zico 
di Orsaria
E-mail: arthurzico@udineseclub.net 
 

>>>>

ATTUALMENTE I COORDINATORI DELL’ UDINESE CLUB "ARTHUR ZICO" DI ORSARIA SONO:

Alessandro Scarbolo - Presidente
Raffaele Vergolini - Vice Presidente
Fabiano Fadon - Segretario
Michele De Sabata - Cassiere
Tatiana Mauro - Consigliere
Paolo Cantarutti - Consigliere
Nicola Pittioni - Consigliere
Daniele Petruzzi - Consigliere
Roberto Modonutti - Consigliere
Eliano Cotterli - Consigliare

UDINESE CLUB "ARTHUR ZICO" - ORSARIA
Via Cividale 66/a 33040 ORSARIA (UD)
Telefono 0339 6951932 / 0335 5622570 fax 0432 720480
E-mail: a.zico.club@libero.it

Cena sociale 7 dicembre 2003

   Gran successo dell’annuale convivio sociale dell’Udinese club “Arthur Zico” di Orsaria. Oltre 120 persone si sono divertite presso un noto ristorante della zona con menù e bevande di ottima qualità. Quest’anno erano presenti illustri ospiti del calibro del preparatore dei portieri Alessandro Zampa e del numero uno bianconero Morgan De Sanctis reduce della vittoriosa gara contro la Reggina allo stadio Friuli. Era atteso alla serata anche il bomber Dino Fava ma è stato decisamente “scusato” quando si è venuti a sapere che il motivo della sua mancata presenza era dovuto alla nascita del suo primogenito Cristian. Notevole successo gli ospiti lo hanno ottenuto anche dal palco, forniti di un microfono hanno intonato ”Io Vagabondo” dei Nomadi (Morgan) e una nota canzone friulana (Alessandro). Numerosissimi gli applausi e le richieste di bis da parte del folto pubblico. Si è quindi passati all’estrazione della mega lotteria ed alle premiazioni di rito, il tutto condito da molta allegria, con l’appuntamento alla prossima stagione.

15° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’UDINESE CLUB 
"ARTHUR ZICO" di ORSARIA

LA NOSTRA STORIA - L’Udinese club "Arthur Zico" di Orsaria, nasce ufficialmente il 21 dicembre 1984 e come primissima iniziativa, reinserisce nelle tradizioni del paese di Orsaria, la "fugherissa", ovvero il falò epifanico che in diverse zone del Friuli ha una storia secolare.
     L’innaugurazione ufficiale avviene l’11 aprile 1985, quando l’allora d. s. bianconero Salvatore Fiore, accompagna Arthur Antunes Coimbra, in arte Zico, sulle rive del Natisone. Il salone era gremitissimo, a Zico vengono consegnate le forbici per il tradizionale taglio del nastro; l’atmosfera era incandescente, moltissime le foto, centinaia gli autografi del galinho, numerosi i brindisi all’indirizzo dell’amato campione, anche lui commosso per l’entusiasmo dei suoi ragazzi. Ebbene da quel giorno, possiamo dire che è nata una nuova amicizia tra l’asso brasiliano e gli amici di Orsaria, un’amicizia che come vedremo in seguito, si protrarrà nel tempo. Qualche giorno dopo, il sodalizio bianconero organizza la prima trasferta. Prima città visitata Asoli Piceno ed all’Udinese porta davvero bene: vince per uno a zero con un gol di Attilio Tesser. Qualche giorno dopo, succede un fatto che nessuno di noi spera possa ripetersi: allo stadio Heysel di Bruxelles, nella finale di Coppa Campioni, parte del pubblico si accalca sulle gradinate dello stadio belga, le prime file vengono letteralmente schiacciate, una strage, moltissime le vite perse in quella maledetta partita. Viene aperta una sottoscrizione per i parenti delle vittime, anche il club orsariese partecipa con una donazione di 450.000 lire.
     Nel frattempo Zico viene "cacciato" dall’Italia, ma fa una promessa ai suoi ragazzi: appena sistemerà le vicende giudiziarie, tornerà loro far visita. Intanto viene istituita una tradizione che ancor oggi resiste: un gruppo di sostenitori del club, per tutto un fine settimana si attenda ai bordi del campo di allenamento, in occasione del ritiro precampionato della squadra friulana, per incitare i propri beniamini; oramai è una tradizione consolidata da 15 anni.
     A questo punto il club si fornisce di uno striscione, che non è un drappo normale, ma bensì uno lungo 36 metri che ogni domenica viene esposto sotto le gradinate dello stadio. Per costruirlo buona parte dei soci ha collaborato, riuscendo così a realizzare il più grande di tutto il "Friuli".
     Passa qualche anno, l’attività del club si snoda normalmente tra trasferte, partite intersezionali di calcio, convivi sociali, gare di briscola e tutto quanto possa unire e far stare insieme la gente, ma il 25 aprile 1989 in occasione della presentazione di Udine ’90, Zico torna in Friuli e naturalmente, come aveva promesso, non può mancare di fare una puntatine anche in quel di Orsaria. Così accompagnato dal avv. Comand, torna tra i suoi amici, tra pacche sulla spalla ed un buon "tajut" si ricordano i vecchi tempi. In quella occasione si parla anche dell’addio del galinho alla nazionale, macht che verrà giocato proprio ad Udine qualche giorno dopo; naturalmente nutrita la rappresentanza sugli spalti dei tifosi del club. L’anno dopo si profila un altro importante evento calcistico: la "despedida do Zico", ovvero l’addio al calcio dell’asso brasiliano. Orsaria non poteva certo mancare ad un simile appuntamento; così dopo innumerevoli contatti telefonici con il "galo", viene organizzato un torpedone con direzione Rio de Janeiro, per assistere all’incontro Flamenco – Resto del Mondo. Nove giorni in terra brasiliana indimenticabili per tutti i partecipanti al viaggio, ospiti di Arthur in "tribuna especial" nello stadio più famoso del mondo, il mitico Maracanà. Una serata per chi ha avuto la fortuna di esserci, memorabile, di quelle che ti accompagneranno per tutta la vita. Inoltre, come se non bastasse, per ringraziarci della nostra presenza, Zico e famiglia, ci ospitano in uno dei più famosi ristoranti di Rio: è l’apoteosi.
     Tornati alla "normalità", il club continua a macinare chilometri su chilometri al seguito dell’Udinese in trasferta, si organizzano varie sfide calcistiche, si creano gemellaggi con altri clubs, a cui si sovrappongono incontri conviviali con tutti i soci. Nel ’94 in occasione del decennale di fondazione, viene organizzata una gita negli Stati Uniti per assistere ad alcune gare dei mondiali di calcio; in particolare alle partite dell’Italia contro l’Eire e la Norvegia. Una ventina di soci a tifare azzurri allo Giunt’s stadium di New York, a visitare i maggiori monumenti e musei e fare shopping nel cuore della grande mela.
     La solidarietà verso chi ha più bisogno è una delle prerogative di cui ci siamo prefissi noi del club ed infatti nel ’95 si inizia a instaurare un rapporto di collaborazione tra il sodalizio bianconero e la Via di Natale di Aviano. Gli amici di Orsaria, infatti si fanno promotori per il comune di Premariacco della "lucciolata"; ovvero con l’aiuto di altre associazioni comunali, vengono raccolti fondi a favore della Via di Natale, soldi che servono per riuscire ad ospitare i parenti dei malati ed i malati stessi all’interno della Casa 2, mentre si sottopongono alle cure del CRO di >Aviano contro il cancro. Oltre a questo l’Udinese club "Arthur Zico" dona alla Casa 2 un tavolo da ping-pong e relativa attrezzatura adatta al gioco.
     Gli anni che seguono per il club si rivelano colmi di emozioni, grazie anche al comportamento dell’Udinese in campionato; per la prima volta nella sua storia, la squadra friulana ottiene la qualificazione alla coppa Uefa e la prima partita viene giocata a Lodz, in Polonia, contro la squadra locale del Widzew. Non potevamo mancare ad un simile evento, così ad Orsaria ci si mobilita e con dei pulmini riusciamo a raggiungere, dopo un viaggio a dir poco avventuroso, la cittadina polacca. L’Udinese passa il turno e nella seconda gara trova l’Ajax, la leggendaria formazione di Amsterdam, ebbene, anche in quella occasione, uno sparuto gruppetto di "orsariesi doc" potrà dire … c’ero anch’io. Anche il campionato successivo i bianconeri acciuffano la zona Uefa, ancora avventure in quel di Leverkusen contro il Bayern, come quest’anno in Danimarca contro l’Aalborg, di nuovo in Polonia contro il Legia Varsavia e a Leverkusen contro gli stessi tedeschi del Bayern nella magica notte di giovedì 9 dicembre 1999. A questo punto, alla ripresa della coppa nel mese di marzo 2000, di sicuro visiteremo Praga per incitare l’Udinese contro lo Slavia.
     Nello scrivere questa breve storia, abbiamo voluto mettere in risalto lasciandola per il finale, l’amicizia che tutto il club ed in particolare alcuni componenti, hanno stretto con un grande calciatore bianconero: quel Marcio Dos Santos Amoroso che lo stesso Zico ci presentò ad Udine. Un’amicizia che va ben oltre il rettangolo di gioco, tanto che lo stesso Marcio, in veste "privata" è venuto più volte ad Orsaria ospite dei suoi amici. Ed anche adesso che la carriera calcistica lo ha portato in un’altra città, come è successo con Zico, ogni volta che troviamo l’occasione di sentirci al telefono, oppure di incontrarci per ricordare i vecchi tempi, è sempre festa.
     Questa piccola sintesi, della vita dell’Udinese club "Arthu Zico" di Orsaria, può rendervi l’idea di come, un gruppo di affiatati amici possa, con la scusa del calcio, riuscire ad organizzare qualsiasi cosa, sempre e solo con la piacevolezza dello stare assieme, senza dimenticarci di chi non è fortunato come noi.
     Speriamo di esserci riusciti...

La fondazione dell'UDINESE CLUB "ARTHUR ZICO" ORSARIA 

L’idea di fondare un Club dedicato ad Arthur Antunes Coimbra detto Zico è nata una sera durante una cena fra amici. Le belle iniziative di solito nascono sempre così, di fronte ad un buon bicchiere di vino e piatti prelibati.
Quella sera, presente anche il suo procuratore (il compianto Giuliadori), ci siamo sentiti in dovere di dedicare un Udinese Club al "Galinho"; un giocatore che insieme con Maradona era considerato in quel momento il migliore al mondo ed uno dei migliori di sempre.
Era il 12 dicembre 1984 e nasceva ufficialmente l’ "Udinese Club Arthur Zico d'Orsaria", il primo Club in assoluto dedicato ad un giocatore dell’ Udinese. Inizialmente il Club contava 30 soci, mentre attualmente a tutto il ‘98 gli iscritti sono 95 di cui ben 46 abbonati allo stadio.
Dei dati che ci riempiono d’orgoglio, in quanto dobbiamo tenere presente che il paese d' Orsaria consta di 800 anime circa. Il nostro Club ha inoltre avuto il piacere di essere inaugurato da Zico stesso, che ci ha onorato della sua presenza anche una seconda volta nell’ aprile del 1989.
Ricordiamo a riguardo che siamo stati gli unici cui il Galinho ha fatto "visita", proprio per quel rapporto di stima e d' amicizia che si è instaurato fra noi e che ci ha portato addirittura fino a Rio de Janeiro con una nostra nutrita delegazione, in occasione del suo addio ufficiale al calcio giocato, una magica serata al Maracanà suoi ospiti in tribuna "especial". Attualmente Zico allena in Giappone e ci sentiamo telefonicamente almeno una volta ogni due mesi, anche per riferirgli notizie fresche del suo pupillo Marcio Amoroso, il brasiliano dell’Udinese con il quale abbiamo instaurato un ottimo rapporto d' amicizia.
Durante questi 14 anni d' attività il Club ha effettuato al seguito dell’Udinese ben 51 trasferte in tutta Italia ed all’ estero, queste ultime a Lodz, Amsterdam e Leverkusen per l’evento dell’ Udinese in Coppa UEFA; senza dimenticarci poi della "trasferta" a New York in occasione dei mondiali del 1994.
La passione che lega i nostri iscritti alla "fede bianconera" porta ogni estate, puntualmente, 20 e più soci al seguito della squadra per tre giorni nel ritiro precampionato, cogliendo così l’ occasione per stare più vicino ai loro idoli e fare la conoscenza dei nuovi acquisti.
In questi anni collaboriamo attivamente a tutte le iniziative del Centro di Coordinamento degli Udinese Club del quale è diventato presidente Michele De Sabata, uno dei nostri soci fondatori, iniziative al di fuori e all’interno dello stadio Friuli nel quale siamo tra l’altro orgogliosi di esporre uno striscione (foto), realizzato da alcuni soci, lungo 36 metri.
Collaboriamo nella realizzazione delle coreografie dello stadio e nella cura dei rapporti con le altre tifoserie, oltre che con il Centro di coordinamento, negli ultimi tempi offriamo la nostra collaborazione anche dalla stessa Udinese Calcio, per la quale curiamo i vari servizi all’ interno dello stadio.
Ma l’ Udinese Club Artur Zico d' Orsaria non vuol dire soltanto calcio, ma anche una concreta presenza nel sociale, facendosi promotore di alcune manifestazioni a scopo benefico.
Vogliamo ricordare, in particolare, la famosa "fugherissa"dell’ epifania ma soprattutto la partecipazione attiva nel comitato organizzatore della lucciolata a favore dell’ associazione "via di natale", alla quale sono stati devoluti nell’ ultimo triennio più di 20 milioni.
Per concludere questo piccolo consuntivo si può affermare quindi che il nostro club in primo luogo è sì un gruppo di tifosi dell’ Udinese, ma soprattutto un eterogeneo sodalizio di amici che con il pretesto della "fede" bianconera coglie l’occasione per stare assieme, in allegria.

ARTHUR ZICO A ORSARIA
 (A. Scarbolo)

Zico002.jpg (19955 byte)Sembrava che il tempo si fosse fermato nell'aprile dell'85, allorchè il grande Zico inaugurò il Club di Orsaria. I giovani di quel paese non ci credevano, ma quando alle loro orecchie arrivò la notizia del ritorno del Galinho in Friuli, si sono subito messi in movimento.  Non si contano le numerosissime telefonate (anche all'asso carioca) ed i molti chilometri percorsi per riavere il loro idolo. C'è anche da dire che quando in un primo momento i dirigenti di Udine 90 opposero il loro "no", gli amici di Orsaria rimasero davvero male. Per nulla scoraggiati i ragazzi del Presidente Scarbolo, contrattarono personalmente il Galinho, e questi, sensibile alle loro richieste, appena giunto all'aeroporto di Ronchi, ha manifestato l'idea di un ritorno in quel di Orsaria.    Così che Scarbolo, il Vice Vergolini, il consigliere Taboga, il Segretario Fadon, l'addetto stampa Bortolossi, sabato 25 aprile, vigilia di Pasqua, di buon mattino si sono messi al lavoro. Prima, si è pensato di ritagliare delle lettere in cartone per creare la scritta in caratteri cubitali che recitava: 'BENTORNATO ZICO - ORSARIA", dopodichè si è pensato all'addobbo della piazza con il mega striscione da una parte ed una miriade di bandierine giallo-verdi dall'altra. Così alle 15.30 il Presidente ed il Vice sono partiti alla volta di Udine, direzione stadio Friuli, in cui Zico era impegnato a visionare la "sua" Udinese.  Quindi dopo le interviste di rito, l'auto del presidente Scarbolo, seguita da quella messa a disposizione dalla Regione per Zico e da quella dell'avvocato Comand, sono partite alla volta di Orsaria. Arrivati nel paese in Riva al Natisone, lo spettacolo era dei più suggestivi. Una folla di 500 persone ed uno sventolio di bandiere. La commozione era palpabile in tutti, lo stesso Arthur, per altro stanco per l'allenamento appena concluso, era compiaciuto per l'entusiasmo della folla. La sala della Locanda Orsini sede del Club era gremita all'inverosimile. Il discorso di apertura è spettato al Presidente Scarbolo, il quale ha illustrato l'operazione Zico ed ha ringraziato i molti ospiti presenti. Si è passati ad una breve intervista all'asso brasiliano e quindi la parola è passata al sindaco di Premariacco Delle Vedove che dopo aver messo in risalto le doti atletiche ed umane dell'ospite gli ha fatto omaggio di un volume sul comune del Natisone e promesso a Zico il conferimento della cittadinanza onoraria del paese di Orsaria. Il microfono è di nuovo passato a Scarbolo, il quale visibilmente commosso ha consegnato un piatto d'argento al Galinho con la dedica: "tu restáras simpri taj nestris cúrs, mandi e busse i frús".

Quindi Zico dopo aver ringraziato si è messo a firmare su di un muro il suo autografo e tra gli applausi è salito sull'ammiraglia della regione ed è ripartito alla volta di Udine.    Ad Orsaria non saranno dimenticati 40 minuti in cui Zico è rimasto come ospite, firmando centinaia di autografi, di fotografie, documenti di un'avvenimento che di certo resterà nella storia del paese in riva al Natisone. Lunedì 27, tutti allo stadio per salutare un campione, un uomo che di certo mancherà nei cuori degli sportivi di Orsaria. Mandi Arthur.


Zico04.JPG (23205 byte)

bar27.gif (2590 byte)

Zico03.jpg (16656 byte)