ascoltato per voi

Rosazzo di Manzano (UD), 19 Aprile 2015
Chiesa di San Pietro Apostolo

Concerto di Pasqua
organizzato dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo

Dietro la schiena di Dio
Ebony Piano duo - pianoforte e pianoforte a quattro mani
Maria Ala-Hannula e Leonardo Zunica


...presentazione del programma...

          Ebony piano duo è nato nel 2011 dall’incontro della pianista finlandese Maria Ala-Hannula e Leonardo Zunica. Leonardo Zunica e Maria Ala-Hannula si sono formati presso prestigiose scuole internazionali come il Conservatorio di Verona, il Conservatorio di Tampere (Fin), il Conservatorio P.I. Tchaikovsky di Mosca, l’Accademia di Bergamo e l’Accademia Musicale di Firenze, seguiti da maestri come Renzo Bonizzato, Kostantin Bogino, Virginio Pavarana, Lev Naumov, Adriano Ambrosini, Pier Narciso Masi. La loro attività concertistica li ha portati ad esibirsi in importanti rassegne tra le quali Amici della Musica di Verona, Società dei Concerti Milano, Summer Music Festival di Kiev, Sulle Ali del Novecento Brescia, Spazio Novecento Cremona, Verona Contemporanea, il Lugano Music Internazional Festival, Suomitaly International Music Meeting (Fin), Musica Basilicata (Potenza), Concerti nel Chiostro (Verona), Bellagio International Festival e altre. Ebony piano duo ha in repertorio l’integrale delle opere di Debussy per pianoforte a 4 mani. Altri progetti recenti includono “Music & Shadows” (teatro d’ombre) in collaborazione con Rosa Halme e i Tanghi per 2 pianoforti di Astor Piazzolla. Nel 2015 il duo incide musiche di G. Ropartz per pianoforte a 4 mani. Ebony Piano duo collabora regolarmente con Amadeus piano duo (Valentina Fornari & Alberto Nosè) nel quartetto 8TTOMANI.

          In un ambito inerente le celebrazioni pasquali, il percorso musicale offerto dal duo pianistico formato da Maria Ala-Hannula e Leonardo Zunica si sviluppa attraverso un suggestivo excursus in cui il rapporto fra spiritualità e musica è affrontato giustapponendo autori appartenenti a diversi periodi storici. Einojuhani Rautavaara è oggi internazionalmente annoverato come uno tra i più importanti compositori finlandesi. Nato nel 1928 fu incoraggiato nell’intraprendere la carriera del compositore dal connazionale Jean Sibelius.Grazie ad una borsa di studio offertagli dalla Fondazione Koussewitzky si trasferì negli Stati Uniti dove studiò con Roger Session e Aaron Copland, figure eminenti della scena musicale americana del secolo XX. La sua cosiderevole produzione musicale conta 8 sinfonie, molti concerti per strumento solista e orchestra, 5 opere liriche, musica da camera e pagine di musica pianistica. Si accosta inizialmente, come molti compositori della sua generazione, alla tecnica seriale ed alla poetica neo-classica, sebbene con una cifra libera e personale. Il suo stile ben presto si caratterizza tuttavia come ricettivo degli elementi appartenenti alle culture musicali del XX secolo così come dei linguaggi della tradizione occidentale, attraverso un uso sapiente dal contrappunto, della politonalità, combinati con tecniche esecutive (come il cluster nei brani pianistici) e procedimenti compositivi eterogenei come l’uso  sistematico della simmetria, le procedure di accumulazione, l’impiego sempre elegante di trame melodiche. Ne scaturisce un linguaggio poliedrico assolutamente personale ed efficace, spesso alimentato da una interiore vicinanza alla natura e ad una sensibilità mistica, in questo non dissimile ai percorsi intrapresi nel XX secolo da Satie, Skrjabin, Messiaen e dalla Gubaidulina. Esempi di questa poetica ricca ed evocativa è la Seconda Sonata per pianoforte (1970) detta Il Sermone del Fuoco. Il Sermone del Fuoco è un testo del canone buddista che appare - e probabilmente a questo riferisce la Sonata - all’interno di uno dei capolavori della letteratura moderna, il poema del poeta inglese T.S. Elliot, Terra Desolata (The Waste Land). Terra desolata è il simbolo letterario della crisi vissuta dall’artista e uomo moderno. In questo testo convivono una serie complessa di riferimenti tra i quali ne citeremo due: terra desolata è allegoria di quel mondo sterile e mortale che i cavalieri della tavola rotonda devono attraversare nella ricerca del Graal; ed è anche l’evo moderno, contrassegnato dalla crisi della civiltà occidentale, di fronte al baratro della Grande Guerra. Elliot cita il testo buddista: “I sensi umani e tutto ciò che riescono a percepire stanno bruciando. Con quale fuoco? Vi dichiaro che stanno bruciando con il fuoco della lussuria, con il fuoco della rabbia, con il fuoco dell’ignoranza, con tutto ciò che concerne la nascita, la decadenza, la morte, il dolore, il lamento, l’avidità e la disperazione”. Il fuoco, elemento che ritorna nella produzione di Rautavaara, è efficacemente descritto nell’inizio della Sonata, in un crepitio reso musicalmente da un ritmo irregolare incessante, e si sviluppa nell’ultimo tempo attraverso un fugato che defragla in un episodio parossistico, simbolo della morte. Antecedente alla Seconda Sonata è il ciclo della Icone (1955), un serie di sei brevi quadri ispirati a scene della liturgia e dell’immaginario cristiano ortodosso. L’ultimo brano è una sorta di affilato moto perpetuo che descrive l’episodio biblico della lotta di San Michele contro l’Anticristo, episodio che aveva ispirato anche Bach in uno dei suoi più complessi Preludi e Fuga per organo. Appunto Bach, a completare il programma, in tre corali trascritti per pianoforte a quattro mani con pura sensibilità contemporanea da György Kurtág (1926) compositore ungherese, oggi forse tra i maggiori compositori viventi, e in due opere organistiche, la celebre Toccata e Fuga in re minore ed il Preludio e fuga in la minore, trascritti dal più bachiano dei compositori tedeschi di fine XIX secolo, Max Reger (1873 - 1916); A fare da trait d’union tra questi brani una rarissima esecuzione di Son des Cloches (Suoni di campane) del compositore francese Guy Ropartz (1864-1955), in cui si avvertono, in una scrittura delicatissima ed essenziale, gli influssi delle poetiche impressioniste e simboliste della Francia tra XIX e XX secolo. Il suono di campane, simbolo della scansione temporale e spirituale della vita dell’uomo occidentale (ma non solo) è in questi brani, come lo sarà in altre pagine di Debussy e Ravel, quasi spogliato dalla sua veste quotidiana, per assurgere ad una sorta di intima indagine sul “suono”.


...prima e dopo il bis...

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...mancavano pochi minuti alla celebrazione della Messa, quando mi sono incuriosito nell'osservare Lorenzo Cerneaz www.steinway-fvg.it, che incontro spesso in occasione di concerti per pianoforte. In poche manovre ha sgombrato il presbiterio per dar spazio all'altare, smontando il mastodontico "Steinway & Song" e per mezzo di un apposito carrello elettrico superare agevolmente diversi ostacoli per portarlo sul sagrato...

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IL PROGRAMMA

Rosazzo di Manzano, 19 Aprile 2015
Concerto di Pasqua 
Dietro la schiena di Dio
Ebony Piano duo - pianoforte e pianoforte a quattro mani
Maria Ala-Hannula e Leonardo Zunica
 

1 07.17

Johann Sebastian Bach / Kurtàg
Alle Menschen müssen sterben (BWV 643)
Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (BWV 106)
Allein Gott in der Höh sei Ehr (BWV 711)

2 09.48

Johann Sebastian Bach / Reger
Toccata e fuga in re minore

3 13.02

Guy Ropartz
Sons de Cloches - L’Angelus - Le Glas - Cloches du soir - Choral

4 12.09 Einojuhani Rautavaara - Iconit op. 6, per pianoforte (Leonardo)
La morte della Madre di Dio - Maestoso
Due Santi del villaggio - Giocoso
La Madonna Nera di Blakernaya - Lugubre
Il Battesimo di Cristo - Presto
La Santa Vergine al Sepolcro - Largo
L’Arcangelo Michele lotta contro l’Anticristo - Energico
5 11.10 Seconda Sonata ”Il sermone del fuoco”, per pianoforte (Maria)
I. Molto allegro - II. Andante Assai - III. Allegro Brutale
6 11.14

Johann Sebastian Bach / Reger
Preludio e fuga in la minore

7 10.19 Fuori programma