ascoltato per voi

Orsaria di Premariacco, 21 Marzo 2008
Chiesa Parrocchiale “San Ulderico”

A CRUCE SALUS
Rappresentazione “Nostro Fratello Giuda”
soggetto, testo, ideazione, regia: Andrea Carta
versi: Fabio Turchini

Corale Graziano Coceancigh
direttrice: Ma Milena Ermacora
voce narrante (Giuda): Fabio Turchini
soprano: Milena Ermacora - contralto: Gabriella Pellos
maestro concertatore: Gianluca Micheloni
violino Laura Cividino - viola Daniela Bon
violoncello Luca Cividino - organo Gianluca Micheloni

Inizio della rappresentazione, con il primo brano accompagnato dall'organo...
...e con il coro collocato nel presbiterio davanti al vecchio altare...

...in primo piano una tavola con gli avanzi disordinati...
...di quello che doveva essere stato un movimentato banchetto...
...l'Ultima Cena...

...alcune espressioni del narratore... (Giuda)...

 ESTRATTO

...e di Milena Ermacora e Gabriella Pellos...

...mentre cantano accompagnate dal bravissimo gruppo strumentale...

 ESTRATTO

    La Corale Graziano Coceancigh di Ipplis www.corococeancigh.com... propone un nuovo lavoro incentrato sulla Passione vista da un’angolazione inedita, quella di Giuda Iscariota, il traditore di Cristo. E’ il desiderio di offrire un punto di vista non consolatorio che possa provocare lo spettatore facendolo immergere nella natura del personaggio evangelico che incarna tutti i limiti dell’uomo davanti al mistero dell’incarnazione. Non si tratta di proporre chiavi di lettura che assolvono la figura di Giuda ma, attraverso questi, ritrovarsi di fronte alla magnificenza della Misericordia Divina facendo i conti con tutte le professioni di fede spesso formali che durante la vita ci si ritrova a fare.
     Giuda è un personaggio che oggi più che mai ci interroga e ci provoca scuotendo dalle fondamenta le nostre certezze di facciata, fin troppo abituate a scendere a compromessi con la nostra coscienza. Purtroppo raramente ci troviamo a fare i conti con la disperazione di chi, essere umano come noi, non ha avuto il coraggio di perdonarsi e di lasciare a Dio la possibilità di farsi trovare per esercitare la propria Maestà divina perdonando settanta volte sette.
     L’opera messa in scena è il racconto dell’ultima ora di Giuda, una sorta di via crucis umanissima verso una scelta che fino alla fine non può essere ineluttabile, essendoci sempre una via di uscita per l’uomo. Ed anche se sappiamo che Giuda alla fine sceglierà la disperazione, non possiamo escludere che anche lì il Padre sia rimasto in attesa pronto ad accogliere anche questo figlio uscito dal gregge che sarà sempre più grande del peccato che ha commesso. Giuda ci riporta alla nostra natura di creature libere di scegliere ma amate oltre ogni misura e comprensione.

...il finale e...

...gli applausi...

IL PROGRAMMA