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Castello di Cassacco, 13 Agosto 2005


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Il Comune si Cassacco si trova a quindici chilometri da Udine, sulle colline dell’anfiteatro morenico. Il territorio comunale è costituito dal Capoluogo e dalle frazioni di Conoglano, Martinazzo, Montegnacco e Raspano, insediate su altrettanti rialzi collinari, ognuna delle quali è contraddistinta da una chiesa con propria tipologia architettonica. La sua posizione geografica ed orografica ha avuto sicuramente una parte importante nella localizzazione degli antichi insediamenti abitativi. Nelle vicinanze passava la via Julia che da Aquileia portava al Norico. L’altipiano su cui ora sorge il Castello di Cassacco era il sito di un importante fortino difensivo eretto nel IV secolo d.C. Il castello, caratterizzato dalle sue due torri massicce unite da un basso corpo centrale, non ha mai subito assedi o distruzioni. Nel 1466 fu acquisito dalla famiglia dei Montegnacco. Alcuni membri di questa famiglia si distinsero per l’amore per la cultura e le lettere. Villa Gallici Deciani rappresenta l’esempio più settentrionale di villa veneta. Consiste in un palazzo padronale, con scalone centrale con balaustre, foresteria e terminante con una piccola torre con cappella. Cassacco, sorto come nucleo edificato sottostante il castello, è stato sino a pochi decenni fa un borgo essenzialmente agricolo. Dopo il terremoto del 1976 c’è stata una notevole diminuzione dell’attività in questo campo, mentre si è parallelamente sviluppata l’attività produttiva e commerciale. Nativo di Cassacco è lo scrittore Carlo Sgorlon che nei suoi romanzi ha spesso descritto momenti storici, personaggi e tradizioni del suo paese d’origine.

Nakaira

Franco Barbanera - whistle, cornamusa, flauti, ney, kaval
Nektarios Galanis - bouzouki greco, violino, voce
Angelo Liotta - bouzouki irlandese, bodhran, voce
Carmelo Siciliano - bouzouki irlandese, chitarra flamenco
Marco Carnemolla - basso acustico
Mario Gulisano - cajon, tamburi a cornice, darbouka, rullante, voce

La Sicilia è la testimonianza tangibile dell'incontro e della mescolanza di esperienze apparentemente dissimili, poiché incarna il dialogo vivente delle diversità, delle culture musicali che si avvicinano, e i Nakaira ne sono un esempio: l'oriente incontra l'occidente, l'lrlanda il deserto, i Balcani le Madonie, l'Oceano il Mediterraneo. Essi ospitano insieme la tradizione ebraica e quella araba - che alle eterne diatribe preferiscono qui la convivenza attraverso un linguaggio comune - la musica della Spagna sefardita del nord e della Galizia, il folk rumeno e quello della Terra d' Irlanda, la tradizione greca a confronto con quella siciliana.
Il repertorio è quello delle canzoni popolari del primo novecento e delle melodie della Grecia "marina", delle isole e delle coste occidentali dell'Asia Minore. In alcuni casi si completa con la musica originale scritta e arrangiata dal gruppo stesso, ed in altri sconfina in arrangiamenti di temi musicali più ampiamente conosciuti nei Balcani e nell'area mediterranea orientale. Presenti ai più importanti festival nazionali di musica etnica, i Nakaira propongono un set quasi esclusivamente strumentale e rigorosamente acustico. Alcune canzoni - una spagnola, una siciliana ed un paio greche - mettono in risalto il gusto per la melodia dal sapore squisitamente mediterraneo. Le caratteristiche del loro sound sono gli assolo di Oud (il liuto della tradizione araba) e di violino, il canto della Gaita (la cornamusa galiziana), i trilli del Whistle (il flauto irlandese), le scorribande delle percussioni, con i loro ostinato in tempo dispari, che trascinano l'intero ensemble e coinvolgono il pubblico.

 

PROGRAMMA

 

Castello di Cassacco, 13 Agosto 2005
Nakaira
Franco Barbanera,  Nektarios Galanis,
Angelo Liotta, Carmelo Siciliano,
Marco Carnemolla, Mario Gulisano

01 6.26 Ghibli (Orig. Nakaira)
02 3.04 Voria (Orig. Nakaira)
03 3.18 Kandanin (trad. Asturie)
04 5.56 Diserti (Orig. Nakaira)
05 2.53 Nektune (Orig. Nakaira)
06 6.48 Yar Demedin + Varbhiska ratchenitza
(trad. Turchia, Bulgaria)
07 4.13 Entradilla (trad. Spagna)
08 4.41 Amuri, amuri (Orig. Nakaira)
09 4.16 Diplos horos (Orig. Nakaira)
10 4.51 Apò tìn brùsa kìnisa + Chianta la fava
(trad. Grecia, Sicilia)
11 6.49 El Garrotin / Muiñeira de Tormaleo
(trad. Asturie)
12 4.54 Zurna (trad. Armenia)
13 4.39 Dimitroula / Hassapo Servico (trad. Grecia)