Lovaria (Pradamano), 30
Luglio 2003
Villa Caimo Dragoni
Orchestra da Camera di
Tirana
Pjeter Guralumi
direttore e solista
L’Orchestra da Camera di
Tirana viene gestita dall’associazione “Amici della Musica di
Tirana” ed e’ l’espressione della migliore tradizione della scuola albanese
d’arco. E’ composta da professori dell’Accademia delle Arti di Tirana, prime
parti delle orchestre sinfoniche di Tirana e da giovani talenti vincitori di
diversi concorsi. Il repertorio di quest’Orchestra spazia dal Barocco alla
Musica Contemporanea. Ha collaborato con diversi direttori d’orchestra ed ha
accompagnato illustri solisti. Si e’esibita in Albania e in tournée nei paesi
Balcanici ed in Italia, partecipando in diversi festival internazionali, quali
Verso il Nuovo Millennio (Macedonia), Festival della Musica da Camera a
Pristina (Kosovo), Centri Storici in Musica (Pescara), Umbria Estate Festival,
etc.
Pjeter Guralumi è nato a Tirana nel 1966 . Si
diploma in Violoncello presso l’Accademia delle Arti di Tirana nella classe
del Prof. Gj. Antoniu nel 1990. Partecipa come solista e in gruppi di musica
da camera in diverse tournée in Europa e negli USA. E’ docente presso
l’Accademia delle Arti di Tirana.
IL PROGRAMMA
Lovaria (Pradamano), 30
Luglio 2003
Villa Caimo Dragoni
Orchestra da Camera di
Tirana
Pjeter Guralumi direttore e solista
|
1 |
07.54 |
P. Brant
- Sinfonia in Re Maggiore
Allegro non molto, Andante Piano, Allegro ma Poco |
2 |
11.32 |
A. Vivaldi
- Concerto per violoncello e archi F. III n.1
Allegro non molto (Andante poco mosso), Adagio, Allegro non molto
solista: Pjeter Guralumi |
3 |
14.28 |
C. Nielsen
- Piccola Suite per Archi
Praeludium, Intermezzo, Finale |
4 |
10.57 |
W. A. Mozart
- Divertimento in Re Maggiore 136
Allegro, Andante, Presto |
5 |
29.29 |
F. Mendelsohn- Bartholdy
- Sinfonia per Archi “Svizzera”
Grave, Allegro, Andante, Scherzo, Trio (“la suisse”), Allegro Vivace,
Piu’ Presto |
Storia e turismo. Il nome di Pradamano compare la prima
volta in uno scritto, dell’anno 1139, ma si sono rinvenuti reperti di nuclei
abitativi risalenti all’epoca romana. Alla fine del Cinquecento sotto il
patriarca di Aquileia Francesco Barbaro l’area era accomunata da estrema
povertà, iniziata di fatto già nel 1477 con l’invasione dei turchi. Dopo la
dominazione di Venezia (1420-1797) arrivarono le truppe di Napoleone che
usarono violenze e depredarono, seguite da dominazioni austriache, fino
all’Italia del 1866.
A Pradamano si possono visitare la Chiesa di S. Cecilia-Pradamano, la cui
antica cappella, che risale al XV secolo, ha subito diversi abbellimenti
strutturali e decorativi (da segnalare le statue in legno realizzate dallo
scultore udinese L. Piccini nell’ottocento e il dipinto della Santa realizzato
da G. B. Sello), e la Chiesa di S. G. Battista-Lovaria, sorta sulla base di
una cappella campestre e rinnovata e benedetta nel 1596, si possono trovare
diverse opere, frutto del pittore L. Bianchini, donate dai conti Caimo-Dragoni.
Molto interessante la Villa Giacomelli-Pradamano che si trova nella piazza
maggiore del paese: costruita in stile neoclassico e risale al 1862 su
progetto dell’architetto A. Scala, presenta diverse opere di pregio artistico.
La grandiosa villa-fattoria veniva usata per i banchetti e i balli estivi
nell’ampio parco interno. Altri siti che meritano essere visitati sono: la
Chiesa della SS.ma Annunziata (in fase di restauro) e le ville Ottelio a Pradamano e Piani e Caimo-Dragoni a Lovaria.
Villa Caimo-Dragoni
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