ascoltato per voi
bar27.gif (2590 byte)

Udine (Duomo), 10 Aprile 2003

Concerti Sacri
Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia
Direttore Davide Pitis
Coro del friuli Venezia Giulia
maestro del coro Cristiano Dell'Oste
Voce recitante Omero Antonutti

Flash colti durante le svolgimento del programma

In una lettera inviata ad Eduard Birnbaum, Max Bruch scriveva: Nonostante io sia protestante, la bellezza eccezionale di queste melodie mi ha profondamente commosso. Posso dire di aver studiato il folklore di moltissimi paesi, e Kol Nidrei è sicuramente una delle sue più alte manifestazioni". Come lo stesso musicista rivela in queste parole, l'attenzione verso gli idiomi popolari è stata una delle principali caratteristiche della sua attività compositiva, in particolar modo delle sue opere strumentali. Segnate da una vena molto immediata e spontanea, queste pagine evidenziano aspetti non sempre ravvisabili in quelle corali e teatrali, maggiormente attente ai valori della forma. I frequenti richiami al canto popolare, per cui egli attinge con gran disinvoltura alle fonti nordiche, tedesche, scozzesi ed ebraiche, ispirano così momenti felicissimi del suo catalogo, come la Fantasia scozzese per violino ed orchestra e Kol Nidrei su melodie ebraiche per violoncello e orchestra op.47, opera venuta alla luce nel 1881. Il compositore qui si serve del violoncello, e della sua grande contabilità, per offrire queste melodie che, come notava sapientemente Enrico Fubini, sono dotate di una tale bellezza da non poter essere definite "popolari" nella comune accezione del termine. In questo Bruch manifesta delle evidenti affinità con Robert Schumann, anch'egli propenso a vedere nelle sorgenti musicali del popolo una delle componenti fondamentali della sensibilità romantica. Il riferimento al patrimonio musicale popolare, per quanto lontano dalle direttive scientifiche e rigorose che di lì a poco Bartók indicherà ai musicisti europei, manifesta pur sempre quella fresca intonazione che rende l'ascolto di Kol Nidrei molto suggestivo. E anche se Idelsohn rimprovererà al musicista di aver compromesso il significato originale della melodia ("non esprime sentimenti ebrei", dirà categoricamente), questa pagina è pur sempre attraversata da momenti di grande intensità e bellezza.
I Biblische Lieder di Antonìn Dvořàk, nella loro prima versione per pianoforte e voce solista, vennero alla luce nel 1894. L'anno seguente furono, invece, trascritti per orchestra. Nel marzo di quell'anno, dopo la morte di Gounoud e quella degli amici Čajkovskij e Hans von Biilow, e mentre il padre era gravemente ammalato, Dvořàk sentì l'urgenza di confrontarsi con la propria fede religiosa. Queste pagine nacquero in seguito alla lettura del Libro dei Salmi, i cui testi compaiono nei diversi Lieder. All'interno del catalogo del musicista ceco, quest'opera rappresenta il momento di massima tensione spirituale. Le pagine sono contraddistinte da un profondo senso di umiltà e di devozione religiosa e si mantengono su registri stilisticamente unitari. Le melodie sono semplici e immediate e, in alcuni casi raggiungono un forte coinvolgimento emotivo, come nel settimo Lieder, quando viene rievocata Gerusalemme.
Stando a Robert Craft, a cui l'opera è dedicata, le Variazioni sul Corale Vom Himmel hoch da omm ich her di Igor Stravinskij nacquero nell'intento di portare nelle sale da concerto queste Variazioni, parte meno nota, forse, del magistero contrappuntistico bachiano. Non si deve, allo stesso tempo, dimenticare come questa pagina venne alla luce negli stessi anni del Canticum Sacrum e che, pertanto, il musicista in quel periodo stava vivendo una particolare situazione spirituale. Le Choralvariationen, uno dei tanti momenti del catalogo di Stravinskij in cui il compositore si rivolge ai testi musicali del passato al fine di "rigenerarli", non rappresentano una semplice "trascrizione" di immagini sonore da un universo ad un altro. Non sono neppure della "musica al quadrato", analogamente a tante altre partiture del musicista. Sempre stando all'opinione di Craft, le Variazioni rappresentano un caso di ri-composizione dell'originale capolavoro bachiano, "così come un architetto conferisce nuovi lineamenti ad uno stile più antico, ricreandolo interamente... Lungi dal confondere i due autori — confina Craft -, la trascrizione di Vom Himmel risulta essere pertanto una nuova manifestazione, un nuovo inveramento musicale di entrambi i musicisti".
I temi cari all'ispirazione di Leonard Bernstein sono, da un lato, la denuncia della profonda disumanità dell'esistenza quotidiana e, dall'altro, il sentimento religioso, sia d'ispirazione cattolica, quale traspare nella Mass, che ebraica, ritrovabile invece nella Jeremiah Symphony, in Kaddisli e in altre composizioni. I Chichester Psalms per controtenore, coro e orchestra (1965), opera scritta su commissione del decano della cattedrale di Chichester, utilizzano una serie di versi tratti dal noto testo biblico. Come in tutte le altre opere di derivazione religiosa, anche nei Salmi ritroviamo il linguaggio eclettico di Bernstein che, per esprimere la propria visione della fede, si serve di stilemi musicali a volte molto differenti. Non a caso, spesso si è parlato di "sincretismo stilistico" per designare questo atteggiamento che, nelle intenzioni del compositore, stava invece ad esprimere una visione ecumenica della religione.  Testi a cura di Roberto Calabretto (nella foto).

ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA (foto di Luca Tassotto)
Fondata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Gorizia, dalla Provincia di Pordenone, dalla Provincia di Trieste, dalla Provincia di Udine e dal Comune di Udine e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia svolge un’intensa attività volta a valorizzare il patrimonio artistico e musicale della Regione. Numerosi suoi concerti sono inseriti nella stagione musicale del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e collabora con Istituti Italiani di Cultura all’estero. Collabora inoltre con la Camera di Commercio di Udine e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Udine. Ha debuttato nel 2000 al Mittelfest, esibendosi poi al Musikverein di Vienna e alla Biennale di Venezia. Ha collaborato con direttori quali D. Renzetti, G.G. Rath, G. Pehlivanian, M. Hamel, E. Rojatti, G. Schmoehe, P. Paroni, B. Kocsár, R. Gessi, T. Ceccherini, D. Zanettovich, G. Medeossi, Y. Sugiyama, T. Ban, Lü Jia, P. Rophè, A. Prabawa e solisti quali D. Rossi, L. Lortie, R. Cominati, Jess Trio Wien, K. Lytting, T. Berganza, V. Vascotto, S. Zorza, M. Dalberto, M. Loguercio, H. Damarquette, E. Gvazava, O. Latry, M. Quarta, S. Braconi, F. Manara, F.J. Thiollier, M. Rizzi, R. Fabbriciani e F. Meloni. L’orchestra ha recentemente inaugurato il Teatro Verdi di Gorizia e nel 2002 ha realizzato, assieme al Coro Polifonico di Ruda, "Sacre Meditazioni", programma con musiche di autori friulani contemporanei. Ha presentato a Mittelfest 2002 il concerto "Hungaria" in collaborazione con il Coro della Radiotelevisione di Budapest con musiche di Bartok, Kodaly e Liszt. Ha eseguito il concerto per l’Assemblea Nazionale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia assieme al Coro del Friuli Venezia Giulia e ha partecipato al Concorso Internazionale "Città di Porcia" promosso dalla Provincia di Pordenone. Dall’ottobre del 2002 ha avuto inizio un nuovo corso nell’attività e nell’organizzazione della formazione orchestrale regionale. Dopo una serie di audizioni, infatti, è stato formato il nuovo organico con una quarantina di musicisti quasi tutti provenienti dalla nostra regione; questi sono stati ingaggiati per oltre dieci mesi, assumendo di fatto un carattere di stanzialità che ha permesso un serio, programmato e continuativo lavoro di studio, con la realizzazione di numerosi stages dedicati alle varie sezioni orchestrali, che hanno permesso il raggiungimento di un ottimo e apprezzato livello di amalgama tra tutte le componenti strumentali. Accanto a questa assidua attività di studio e di preparazione, l’Orchestra ha continuato a dare concerti in modo capillare su tutto il territorio della regione, visto che una delle ragioni istituzionali della stessa è proprio quella di favorire la diffusione e lo sviluppo della cultura musicale in Friuli Venezia Giulia. Nel corso del mese di dicembre 2002, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana al Cairo, l’Orchestra ha debuttato al Teatro dell’Opera de Il Cairo con un programma dedicato a Vivaldi. Attualmente l’Orchestra è impegnata nella rassegna "I Grandi Solisti Italiani in concerto", un ciclo di concerti distribuiti su tutto il territorio regionale e articolati attorno ad alcuni dei più importanti interpreti italiani.

Coro del Friuli Venezia Giulia
Il Coro del Friuli Venezia Giulia ha debuttato presso il Teatro Nuovo di Udine nel gennaio del 2001, in occasione delle manifestazioni concertistiche in ricordo di G. Verdi. Unanimi i consensi riscossi con conseguente debutto in campo discografico. Nel mese di aprile ha effettuato una tourneè presso i quattro capoluoghi di provincia della Regione, affiancando l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nella più celebre delle pagine mozartiane: il Requiem K 626, successivamente registrato su CD. La Nona Sinfonia di Beethoven, inserita nel cartellone del Mittelfest, ha rappresentato poi un traguardo di grande prestigio che ha definitivamente consacrato le grandi potenzialità del Coro. Durante l’estate dello stesso anno il Coro, nella sua formazione cameristica, ha collaborato con due grandi jazzisti, John Taylor e John Surman, nel progetto denominato Proverbs and Song, per la direzione di Howard Moody, andato in scena presso il Duomo di Udine durante l’Estate in Città e replicato nel marzo del 2002, nella Stagione Concertistica del Teatro Comunale di Modena. In dicembre il Coro ha presentato un nuovo lavoro discografico, in sinergia con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, con un programma di pagine sacre di Mozart presso la MinoritenKirche di Vienna e la Chiesa di S. Ignazio a Roma oltre che a Gemona, Pordenone, Udine e Trieste. Nello stesso periodo ha partecipato ad un progetto curato dalla Fondazione L. Bon, ad un lavoro di rivisitazione di musiche popolari friulane rilette dal musicista jazz Glauco Venier con la collaborazione del saxofonista Klaus Gesing e del trombettista Enrico Rava, lavoro quest’ultimo registrato su CD. Questa produzione con la direzione di Paolo Paroni ha toccato diverse località della Regione e della Carinzia. Nel giugno 2002 ha presentato un progetto a cappella ad organico variabile, realizzato a Udine, Sesto al Reghena, Lubjana e Graz, imperniato sulle grandi pagine per doppio coro. In luglio ha inaugurato, a Tolmezzo, con la musica sacra di Haendel, la stagione Carniarmonie sotto la direzione del maestro austriaco Ernest Hoetzl e la collaborazione con l’Orchestra Barocca del Friuli Venezia Giulia. In ottobre ha preso parte all’esecuzione, in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venenzia Giulia, dei Chichester Psalms di L. Bernstein, avvenuta in occasione del raduno nazionale delle Pro Loco d’Italia, tenutasi presso la Basilica di Aquileia. Il 26 novembre, in occasione dell’ Anno Internazionale della Montagna, il Coro in formazione virile ha preso parte , in diretta Eurovisione dal Monte Lussari, a un concerto collegato via satellite con l’Orchestra Sinfonica di Pecs (H) che suonava in Sala Nervi alla presenza del Papa. In dicembre sotto la guida del M. Davide Pitis ha cantato la celebre Petite Messe Solennelle di Rossini con la collaborazione di rinomati solisti e Alberto Miodini al pianoforte. Nel 2003 ha intrapreso un progetto pluriennale dedicato alle Cantate di Bach, con l’obiettivo di eseguirle tutte. Ha inoltre cantato, recentemente, la "Passione secondo Giovanni" del Kantor tedesco per la direzione di Davide De Lucia. È preciso obiettivo del suo direttore artistico creare un organigramma del coro a gestione modulare, tale da permettere una maggiore affidabilità e "attinenza" stilistica, consentendo di passare dal piccolo gruppo ristretto atto ad interpretare meglio la musica antica, fino ad arrivare al grande coro sinfonico. Il coro, fin dalla sua fondazione, è diretto da Cristiano Dell’Oste.

Direttore Davide Pitis
Davide Pitis si è diplomato in composizione presso il conservatorio J. Tomadini di Udine sotto la guida del maestro Daniele Zanettovich. Ha frequentato il Corso per giovani direttori d’orchestra presso la fondazione "Arturo Toscanini" di Parma approfondendo in seguito a Milano con il maestro Sandro Gorli il repertorio relativo alla musica moderna e contemporanea. Ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Vratza (Bulgaria), con lo Stadttheater di Klagenfurt, con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna, con l’Orchestra Filarmonica Udinese, l’Orchestra del Duomo di Klagenfurt, l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Milano, l’Orchestra giovanile Spazio Musica di Orvieto, il Divertimento Ensemble di Milano. Parallelamente all’attività direttoriale svolge un’intensa attività compositiva: sue composizioni, sinfoniche e cameristiche, sono state eseguite in Italia e all’estero. Si è distinto vincendo diversi concorsi nazionali ed internazionali sia in veste di direttore d’orchestra che di compositore.

Violoncello solista Chiara Urli
Iniziati gli studi musicali presso il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine con il M° Ricardi di Netro, si diploma con il massimo dei voti e la lode con il M° T. Campagnaro presso il Conservatorio "F. Venezze" di Rovigo. Si perfeziona con il M° M. Brunello alla Fondazione R. Romanini di Brescia, con il M° E. Bronzi all’Accademia Musicale del Teatro Cinghio di Parma, con il M° F.M. Ormezowsky a Cagliari, con il M° M. Flaksman a Portogruaro e frequenta alcuni Masterclasses con i M. X. Jankovic e G. Hoffman. Studia violoncello barocco con il M° W. Vestidello. Ha collaborato con il Teatro Lirico di Cagliari in qualità di primo violoncello; collabora inoltre con il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Verdi di Trieste, l’Arena di Verona. Svolge attività cameristica in varie formazioni. È primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia.

Soprano Vèdrana Žerav
E' nata a Fiume (Croazia) dove ha compiuto gli studi musicali presso la scuola di Musica "I.M. Ronjgov". Successivamente ha studiato canto con il soprano Carmen Vilovic Antulov a Zagabria. Ha proseguito gli studi musicali in Italia diplomandosi in canto presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Dopo il primo concerto solistico nella piccola sala per concerti "Vatroslav Lisinski" a Zagabria, debutta al Teatro lirco "Petruzzelli" di Bari in veste di Principe Orlowsky nell' operetta "Die Fledermaus" di J. Strauss. In seguito lavora nel Teatro Lirico "I. pl. Zajc" di Fiume. Interpreta continuamente diversi ruoli sia nello steso teatro che in diversi festival di Ljubljana - Krizanke e nel Teatro Lirico "H. N. K. di Zagabria". Interpreta 17 ruoli solistici in opere e musical come: Anna (Nabucco di G.Verdi); Oscar (Un ballo in maschera di G. Verdi); Giannetta (L'elisir d'amore di G. Donizetti); Lois Lane - Bianca ( musical Kiss me Kate di C. Porter) ecc. Contemporaneamente svolge attività concertistica in diverse formazioni cameristiche. Attualmente si perfeziona in nuovi ruoli e lieder presso la Fondazione musicale "S. Cecilia" di Portogruaro con il M° Leone Magiera e il M° Mauro Trombetta.

Controtenore Antonio Giovannini
Nato a Firenze, studia canto sotto la guida di Silvia Bossa. Ha frequentato l’ultimo anno all’Università di Firenze e si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti sotto la guida di Tiziano Mealli. Ha iniziato a cantare come voce bianca nel Coro Giovanile della Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Joan Yakkey, esibendosi come voce solista in importanti allestimenti del Comunale di Firenze quali Macbeth, Brundibar, Il piccolo spazzacamino, Flauto Magico. Nel 1999 ha debuttato nel ruolo di protagonista nella prima assoluta dell’opera "Eliogabalo" di Cavalli al Teatro San Domenico di Crema. Nel 2000 ha interpretato S. Giovanni nella "Passione" di Caldara al Festival "Monteverdi" di Cremona e, nell’ambito delle "Feste Musicali per San Rocco" a Venezia, ha sostenuto il ruolo di Grifone nella prima rappresentazione in tempi moderni dell’opera di Vivaldi "Orlando finto pazzo". Ha debuttato al "Regio" di Torino come voce solista del balletto "Io, Giacomo Casanova" della coreografa Karol Armitage. La sua discografia comprende, oltre ad alcune opere per bambini, un CD di musiche di Giacomo Moro da Viadana per la Stradivarius e l’opera "Eliogabalo" di Cavalli. Il suo ultimo recital per le "Feste Musicali per San Rocco" a Venezia ha riscosso un caloroso successo di pubblico e di critica. Inoltre ha preso parte a concerti di musica antica con direttori quali Giovanni Acciai, Walter Testolin, Marco Mencoboni e Paolo Da Col. Tra gli ultimi impegni è da segnalare il debutto al Teatro San Carlo di Napoli in un concerto di musica contemporanea e l’interpretazione del ruolo di protagonista nell’oratorio "La conversione di Sant’Agostino" con Carlo Rebeschini.

Voce recitante Omero Antonutti
Omero Antonutti, udinese di nascita, ha avviato giovanissimo la propria formazione a Trieste presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile, a partire dalla seconda metà degli anni ’50. Sono dunque i saggi della Scuola ad offrire ad Antonutti le prime opportunità di misurarsi con il palcoscenico (va ricordato fra gli altri il Re Cervo di Gozzi, affrontato nel 1959 con la Compagnia della Scuola): naturale il passaggio alla Compagnia del Teatro Stabile, con cui interpreta numerosi spettacoli, fino ai primi anni Sessanta (Così è se vi pare di Pirandello, La vedova scaltra e l’Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni, le Liriche di Brecht). Ma è forse da ravvisare ne I due gemelli veneziani di Goldoni – messo in scena per la regia di Squarzina dallo Stabile di Genova – il suo vero, importante esordio. Antonutti s’impone per la sua intensa presenza scenica e per la precisione tecnica e interpretativa, per un garbo e una raffinatezza che lo distinguono tuttora. Affronta via via ruoli sempre più impegnativi: applaudito anche al Rossetti, è protagonista del goldoniano I Rusteghi (1974), poi offre ottime prove in spettacoli pirandelliani quali Questa sera si recita a soggetto (1973) e Il fu Mattia Pascal (1975), sempre per la regia di Squarzina e ne L'anitra selvatica di Ibsen diretto da Luca Ronconi (1977). Mentre si costruisce una notevole carriera teatrale, inizia negli anni Settanta a impegnarsi come attore cinematografico, ottenendo anche in quel contesto rilevanti risultati. Fra i film cui ha preso parte, vanno menzionati Oh Megalexandros di Anghelopulos, Padre padrone, Kaos e il recente Tu ridi dei fratelli Taviani; Il maestro di scherma di Pedro Olea (candidato per la Spagna all'Oscar nel 1993); El Dorado di Carlos Saura; Genesi di Ermanno Olmi. In televisione ha regalato un’intensa interpretazione fra gli altri in Mio figlio non sa leggere (1983) e ne La Frontiera di Franco Giraldi (1996). Per il pubblico dello Stabile regionale nel 1999 è stato protagonista ineccepibile di Opera 1999 dividendo la scena con Goran Bregovic e la sua Wedding and Funerals Band, e nel 2002 di Storie delle Maldobrie.

Udine (Duomo), 10 Aprile 2003
Concerti Sacri

Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia
Direttore Davide Pitis
Coro del friuli Venezia Giulia
maestro del coro Cristiano Dell'Oste
Voce recitante Omero Antonutti

01 03.02 Voce recitante (D.M.Turoldo) Omero Antonutti
02 10.27 "Kol Nidrei"
Adagio per violoncello e orchestra op. 47
Max Bruch
Chiara Urli
03 02.31 Voce recitante Omero Antonutti
04 13.01 "Biblische Lieder"
per soprano e orchestra op. 99
n. 3 "Gott, o höre, hör aufmein Gebet"
n. 7 "Afs wir dort an den Wassern der Stadt Babylon sassen'
n. 8 "Blicke mich an und erbarme Dich meiner, Herr"
n. 9 "Ich hebe den Blick zum Berg empor"
Antonìn Dvořàk
Vèdrana Žerav
05 03.40 Voce recitante (D.M.Turoldo) Omero Antonutti
06 15.40

"Variazioni sul corale: Vom Himmel hoch da komm ich her"

J. S. Bach
I. Stravinskij
07 01.18 Voce recitante (D.M.Turoldo) Omero Antonutti
08 06.07 "Chichester Psalms"
Maestoso ma energico
per controtenore, coro e orchestra
Leonard Bernstein
Antonio Giovannini
09 00.40 Voce recitante (D.M.Turoldo) Omero Antonutti
10 09.17

Andante con moto, ma tranquillo
Preludio - Peacefully flowing

Leonard Bernstein
coro e orchestra

bar27.gif (2590 byte)