ascoltato per voi
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Pagnacco, 14 Marzo 2003

Abitanti 4.475. Superficie Kmq 14,87. Metri s.l.m. 123-212. Distanza da Udine Km 8.

Non esistono altri indizi della presenza romana a Pagnacco se non il toponimo. Le fonti ci portano quindi in età medievale e più precisamente al 1136 quando per la prima volta viene nominato il «gironum et fortilitium Fons Bonus» ed il suo signore Ioannes de Fontebono. Il castello appartenne alla sua famiglia fino al 1555. Ma nel territorio di Pagnacco, fra il XIII ed il XIV secolo, esistette, in località Castellerio, un altro fortilizio di proprietà dell'omonima famiglia, nota per la sua rissosità e per la sua ostilità al patriarca Bertrando che le costò la definitiva distruzione del castello nel 1352 da parte degli Udinesi desiderosi di vendicare il patriarca ucciso alla Richinvelda, pare anche fra gli altri da Simone di Castellerio. Pagnacco o «Paniaco» viene nominato per la prima volta nel 1262 quando il patriarca Gregorio di Montelongo donò alcune terre ad un tale «Ermannus de Paniaco». Alla fine dell'età patriarcale, nel 1410, il castello di Fontanabona venne saccheggiato dalle milizie delle comunità di Tolmezzo e Gemona che rimproveravano ai signori locali l'alleanza con gli udinesi. I Fontanabona si estinsero nel 1555 ed il castello fu in seguito venduto ai Mantica.

Musica e Canto in Friuli
DAL MEDIOEVO ALL'OGGI

ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Direttore Giuliano Medeossi

ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Fondata dalla Regione Friuli - Venezia Giulia, dalla Provincia di Gorizia, dalla Provincia di Pordenone, dalla Provincia di Trieste, dalla Provincia di Udine e dal Comune di Udine e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia svolge un’intensa attività volta a valorizzare il patrimonio artistico e musicale della Regione. Collabora inoltre con la Camera di Commercio di Udine e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Udine. Ha debuttato nel 2000 al Mittelfest esibendosi poi al Musikverein di Vienna e alla Biennale di Venezia. Ha collaborato con artisti quali D.Renzetti, D.Rossi, G.G.Rath, G.Pehlivanian, L.Lortie, Jess Trio Wien, K.Lytting, M.Hamel, M.Loguercio, H.Damarquette, E.Rojatti, E.Gvazava, G.Schmoehe, P.Paroni, T.Ban, Lü Jia. L’orchestra ha recentemente inaugurato il Teatro Verdi di Gorizia e nel mese di luglio 2002 ha dato vita, con il Coro Polifonico di Ruda, a "Sacre Meditazioni", programma con musiche di autori friulani contemporanei. Ha presentato a Mittelfest 2002 il concerto "Hungaria" in collaborazione con il Coro della Radiotelevisione di Budapest ed il Coro delle voci bianche della stessa radiotelevisione con musiche di Bartok, Kodaly e Liszt dirette dal M° Kocsár. Ha eseguito il concerto per l’Assemblea Nazionale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia diretto dal m° P.Paroni con la partecipazione dell’organista O.Latry. Nel corso del mese di dicembre ha debuttato al Teatro dell’Opera de Il Cairo con un programma dedicato a Vivaldi e partecipato al Concorso Internazionale "Città di Porcia" promosso dalla Provincia di Pordenone.

 

 

 

Giuliano Medeossi è nato a Udine. Abbandonati gli studi d'architettura si è dedicato esclusivamente a quelli musicali. Ha studiato composizione con B. Cervenca, pianoforte con L. Gante e musica corale e direzione di coro con G. Kirschner. Ha studiato direzione d'orchestra a Trieste con Toffolo, con F. Mander di cui è stato pure assistente e a Roma presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" dove si è diplomato in "Direzione d'Orchestra". È stato maestro sostituto al "Teatro dell'Opera" di Roma ove ha avuto modo di approfondire la conoscenza della tecnica vocale e del repertorio operistico, è stato chiamato a collaborare con la "University of North Texas", con la "Senior High School of National Taiwan Normal University", e tiene regolarmente seminari sulla tecnica direttoriale, è docente di "Esercitazioni Orchestrali" presso il Conservatorio di Musica "C. Pollini" di Padova. È attivo sia nel repertorio sinfonico (da Bach ai contemporanei), che operistico (Mozart, Rossini, Verdi, Wagner, Puccini, Menotti, ecc.), dirigendo in Italia (Roma, Bologna, Cagliari, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza, ecc.) e all'Estero (Austria, Germania, Polonia, Stati Uniti).

 


Il pubblico presente all'Auditorium

 

E’ partito da Pagnacco il ciclo concertistico “Musica e canto in Friuli dal Medio Evo all’oggi”
La Furlana da Bach a Pezzè
Intenso concerto della Sinfonica regionale diretta da Medeossi

PAGNACCO. All’Orchestra sinfonica del Friuli-Venezia Giulia, diretta per l’occasione dal maestro Giuliano Medeossi, il compito di inaugurare l’altra sera nell’auditorium comunale (con replica ieri nella consiliare di Fiumicello) il ricco cartellone della seconda edizione di Musica e canto in Friuli dal Medio Evo all’oggi. Un concerto che solo parzialmente ha esaudito le linee programmatiche dell’iniziativa culturale voluta dalla Provincia di Udine al fine di stimolare la ricerca nel variegato e fertile mondo della musica friulana, ma che ugualmente ha trovato modo di porre felicemente in relazione l’opera e la personalità dell’udinese Piero Pezzè con Johann Sebastian Bach e Maurice Ravel, i quali, in un preciso momento della loro parabola creativa, prezioso e irripetibile per noi friulani, vollero gustare le raffinatezze stilistiche della Forlane, la danza che dalla Venezia rinascimentale dilagò in tutta Europa in molteplici elaborazioni colte spintesi nel cuore del Novecento; e Piero Pezzè stesso, compositore che Giuliano Medeossi predilige, riplasmandone con estroversa e sanguigna personalità le sideree ed essenziali prospettive linguistiche, della Furlana fu il più autorevole studioso nei primi anni Sessanta, allorquando volle dedicare a questo alto simbolo musicale un approfondito saggio musicologico.
Il concerto si è aperto con l’Ouverture e la Forlane tratte dalla Suite BWV 1066 per orchestra di Bach, festoso preludio alle assorte e glaciali atmosfere dei Tre intermezzi (Intermezzo serale, notturno e mattutino) per orchestra d’archi del compositore udinese, composti nel cruciale anno 1976 e tenuti a battesimo da Giuliano Medeossi in un concerto tenutosi al Teatro Nuovo di Udine qualche anno fa. Le fosche e dense tinte attraverso le quali il direttore d’orchestra legge con sofferta interiorità l’apparentemente diafana e geometrica musica di Pezzè hanno convinto anche nell’esecuzione dell’ouverture Un viaggio di settembre, l’esecuzione migliore del concerto, partitura pensata per piccolo organico sinfonico a partire dal 1954 e per la prima volta diretta da Aladar Janes nel 1962, creazione ricca di neoclassici spunti costruttivi che recentemente ha trovato modo di essere apprezzata nella nostra regione e all’estero grazie a numerose esecuzioni.
Arioso e disimpegnato il finale del concerto, la calligrafica e trasparente suite Le tombeau de Couperin (Prélude - Forlane - Menuet - Rigaudon) che Maurice Ravel ricavò nel 1919 dall’omonima, più vasta, raccolta pianistica; un’interpretazione spinta, ottimistica e scorrevole, dai colori abbaglianti e dalle ampie e spaziate arcate, che ha messo in luce una compagine orchestrale compatta e collaudata, particolarmente nel settore degli archi.

David Giovanni Leonardi - Messaggero Veneto di domenica 16 marzo 2003

IL PROGRAMMA

Pagnacco, 14 Marzo 2003
Musica e Canto in Friuli
DAL MEDIOEVO ALL'OGGI

ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Direttore Giuliano Medeossi

01 07.38 Ouverture
Forlane
Johann Sebastian Bach
dalla Suite n. 1 in do maggiore
 per orchestra BWV 1066
02 17.22 Intermezzo serale
Intermezzo notturno
Intermezzo mattutino
Piero Pezzè
Tre intermezzi per orchestra d'archi
03 12.20 Adagio
Allegro
Animato
Adagio
Allegro
Piero Pezzè
Ouverture "Un viaggio di settembre"
04 18.27
Prélude
Forlane
Menuet
Rigaudon
Maurice Ravel
Le tombeau de Couperin
suite per orchestra
 

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