Musiche nel '700
(30 Giugno 2000)

Abbazia di Rosazzo - Musica Sacra Nel '700
Bartolomeo Cordáns (1700-1757)
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)


Cappella Musicale "Albino Perosa" - Mortegliano

        La musica sacra del Settecento pare rappresentare un tardivo, illuminante esempio del plurilinguismo stilistico che caratterizza l'Età barocca, sintesi di processi compositivi secolari proiettati alle soglie di un nuovo classicismo che più tardi uniformerà tendenze e modelli all'insegna di superiori esigenze formali. Jobann Sebastian Bach e WolIgang Amadeus Mozart rappresentano i vertici compositivi del secolo XVIIl per la loro capacità di elevarsi dallo stile medio del tempo attraverso l'assimilazione e la sintesi di un'epoca che aveva ondeggiato tra il primato del gusto italiano e di quello francese. Bach riesce indirettamente, complice il meditativo isolamento in terra di Turingia, a ricostruire, levigando ed impreziosendo la materia, l'intera tradizione barocca, che vede nell'iridescente, spaziato stile concentrato veneziano uno dei suoi riferimenti più accreditati. Mozart può, al contrario, sperimentare direttamente i modelli italiani, rimanendo folgorato dalla severità contrappuntistica dello stile antico, retaggio della polifonia palestriniana che si perpetua quale paradigma assoluto incuneato tra le pieghe dello stile galante, di piacevole semplicità. I destini della musica sacra a loro contemporanea tenderanno dunque ad oscillare tra opposte tendenze, tra restaurazioni e coraggiose aperture, tra rassicuranti rifugi e spinte innovative verso esperienze alla moda, di gusto melodrammatico e virtuosistico vicine all'accesa sontuosità dello stile napoletano. Gli occasionali moniti della Chiesa romana (enciclica Annus qui di Benedetto XIV) verso una nobile castigatezza della musica legata alla liturgia condizionano rnarginalmente le grandi personalità ma vengono assecondati nelle cappelle periferiche quali il Duomo di Udine, a cui il veneziano Bartolomeo Cordáns (1700 - 1757) apporta una ventata di vivaldiana luminosità e di coraggiose sperimentazioni armoniche (Nisi Dominus, Magnificat) prima di piegarsi a quelle esigenze di arcaica semplicità (Messa in La maggiore) che condurranno direttamente alla Riforma Ceciliana del secolo successivo ed in cui il compositore avrà modo di estrinsecare un alto magistero contrappuntistico. Mozart stesso non sfugge, fin dai tempi dell'incontro con Padre Martini a Bologna e con le prosciugate omofonie che si eseguivano nella Cappella Sistina, al fascino dell'antico che pulserà sotterraneo nella musica sacra e liturgica per tutto L'Ottocento ed il Novecento. Il contrastato rapporto del giovane compositore, desideroso della più ampia indipendenza professionale, con l'assolutista principe arcivescovo di Salisburgo, Hieronymus di Colloredo, non gli evita i doveri di compositore di musica per il servizio liturgico dei Duomo di Salisburgo. Gli altissimi risultati raggiunti nel genere sono improntati ad esemplare concisione stilistica, omogeneità tematica e perfetta assimilazione dei modelli, che vengono trattati con varietà e libertà (Te Deum KV 141, in cui il tredicenne Mozart esibisce una sfavillante doppia fuga finale e Messa in Re maggiore KV 194, che prelude alla successiva serie di cinque Messe in Do maggiore formalmente organizzate secondo innovativi principi tematici di elegante, aperta cantabilità). Nelle numerose Sonate da Chiesa a tre, in cui sopravvive l'arcaica pratica della stesura numerata del basso continuo, Mozart compie parimenti un omaggio alla grande tradizione strumentale italiana nel segno di un'aurea sintesi che, sola, può aprire la strada alle future avventure romantiche.
                                                            David Giovanni Leonardi

Cristina Allegra, Paola Lazzarini, Alessandro Rizzi, GianCarlo Tuzzi

Laboratorio Ensemble - Trieste

Soprano - Cristina Allegra
Contralto - Paola Lazzarini 
Tenore
- Alessandro Rizzi 
Basso - GianCarlo Tuzzi 
Violini Primi - Mariko Masuda, Leopoldo Pesce, Marinella Pavan
 Violini Secondi - Furlo Belli, Matteo Macoratti, Endiketta Lefa
 Violoncelli - Franco Muscau, Federica Ferro
 Contrabbasso - Alexander Paunovic
 Organo - Andrea Toffoletti  

Il Laboratorio Ensemble è nato dalla positiva esperienza di alcune stagioni concertistiche organizzate presso il circolo delle associazioni Generali di Trieste. Grazie alla sensibilità di musicisti di volta in volta coinvolti in questa serie di appuntamenti, si è chiaramente evidenziata la necessità di unire le singole esperienze e capacità strumentali, sia per rendere più identificabili le proprie linee di programmazione artistica, che per ottenere maggiore visibilità in un ambiente culturale apparentemente distratto.
        Il Laboratorio Ensemble, nel corso della sua attività musicale, si è guadagnato l'attenzione delle principali testate giornalistiche della regione, ed ha effettuato diverse registrazioni radiotelevisive presso RAI regionale e presso Tele-Capodistria.

Cappella Musicale "Albino Perosa" - Mortegliano
        La Cappella musicale "Albino Perosa" di Mortegliano è un coro composto da circa 30 elementi a voci miste che ha iniziato la sua attività nel 1978.
        Il repertorio di questo gruppo corale è formato da brani tratti dalla letteratura corale Rinascimentale, Romantica e Contemporanea. Largo spazio viene dedicato anche al folclore internazionale. La Cappella Musicale ha tenuto circa 300 concerti in molte località friulane e anche fuori dalla propria regione.
        Ha partecipato inoltre a diversi concorsi internazionali quali "C.A. Seghizzi" di Gorizia nel 1983 e Guido d'Arezzo ad Arezzo nel 1985. Nel 1983 ha vinto il Primo Premio al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto. Ha partecipato a Rassegne internazionali ad Aosta, Venezia, Volterra, Alghero. Nel 1985 è stata invitata in Svizzera per la "Fieste dal popul Furlan" e per ben cinque anni è stata invitata in Grecia a varie Rassegne Corali (Kardista, Cefalonia, Preveza, Atene, Pireo). Ha partecipato alla realizzazione dell'opera omnia di J.S. Bach in occasione del trecentenario della nascita e alle rappresentazioni dell'opera di Albino Perosa "Udine mille non più mille". Ha inciso per Leumann "Casa del Padre" e nel 1986 ha inciso un album discografico sull'opera del musicista friulano Albino Perosa. Questo disco è stato edito dalla Pro Civitate Christiane di Assisi. Con la Provincia di Udine ha collaborato nel 1991 per la realizzazione del Progetto Mozart e nel 1992 per il Progetto Rossini eseguendo la "Petite Messe Solennelle". Nel 1995 e nel 1998 ha cantato nella Basilica di S. Pietro a Roma durante la celebrazione della Messa Capitolina. Nel 1996 ha partecipato alla realizzazione di "Le tre visitazioni" testo di Pietro Biasatti musica di Albino Perosa.
        Nel 1998/99 ha eseguito il "Messia" di G.F. Haendel con l'orchestra "Giocosa" di Trieste sotto la direzione del M° Severino Zannerini.

Direttore Gilberto Della Negra
Sin dalla fondazione è diretta dal M° Gilberto Della Negra, diplomato in organo e composizione organistica presso iI Conservatorio di Udine sotto la guida del M° Angelo Rosso. È insegnante di musica presso le scuole di stato. Nel 1997 è stato nominato maestro di Cappella della Cattedrale di Udine.

Il Programma

Dalla Messa in La maggiore Kyrie e Gloria 
 
 
     per coro a cappella

Bartolomeo
Cordáns

Salmo Nisi Dominus
    
per coro, archi e basso continuo
Magnificat in Sol minore
    
per soli, coro e orchestra d'archi
Sonate da Chiesa KV 244, 67, 69
    
per due violini, violoncello e organo

Wolfgang
Amadeus
Mozart

Te Deum in Do maggiore KV 141
    
per coro, orchestra d'archi e organo
Messa in Re maggiore KV 194
    
per soli, coro, orchestra d'archi e organo


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