appunti di viaggio

Viaggio in Val Pesarina
17 Luglio 2005 



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     Per descrivere una minima parte delle bellezze della Val Pesarina non basterebbero le 350 foto scattate Domenica scorsa e quindi mi limiterò a fare una selezione delle immagini a mio parere più significative.

     Di andare a Prato Carnico ed in quella vallata, l'ho deciso la sera prima, sebbene siano stati inutili i tentativi di contattare le tre parrocchie della zona per avere informazioni sugli orari delle Messe. Alle 07.45 sono partito da Leproso senza un'idea precisa di quello che avrei trovato sul posto, ma sicuro che almeno in uno dei paesi della vallata avrei potuto portare a termine il mio servizio domenicale.
     Le condizioni meteo erano discrete ed il traffico molto scorrevole, tanto che in tutta tranquillità ho avuto occasione di scattare qualche foto al volo, prestando solo una minima attenzione in prossimità degli svincoli da Tolmezzo a Villa Santina, per non sbagliare direzione e ritrovarmi a viaggiare in direzioni sbagliate... era già successo...!

     L'ho scritto altre volte che, percorrendo più volte una certa strada, si ha l'impressione che diventi sempre più corta, tant'è vero che non mi ero accorto di aver superato Ovaro e di trovarmi davanti ai cartelli tante volte letti in corsa, che indicavano la località di Prato Carnico. Attraversato il Degano mi aspettavo una strada lunga ed in forte salita, ed invece il percorso era molto agevole e dopo pochi chilometri sono arrivato alle prime borgate disseminate lungo la vallata, delle quali non avevo mai letto i nomi e quindi ne ignoravo completamente l'esistenza. Ritenendo di avere il tempo per agire con tutta tranquillità, ho fatto parecchie tappe per fotografare tutto ciò che ritenevo importante o che attirava la mia curiosità... ma il suono di campane proveniente da un paesetto che mi stava davanti mi ha deconcentrato tanto che, riposto la fotocamera nel mio nero borsone ho raggiunto la chiesetta non senza difficoltà, attraverso una serie di viottoli tanto stetti da permettere a fatica il transito di un'automobile. Ero riuscito a registrare l'ultima parte della scampanata, ma non era quella la meta del mio viaggio, preferendo una delle Messe che si sarebbero celebrate più tardi a Prato o a Pesariis...  Ho quindi continuato l'esplorazione della vallata attraversando i vari paesi fino a Pesariis, praticamente l'ultimo della serie, addentrandomi tra le casette percorrendo gli stretti viottoli stranamente animati da gruppetti di ragazzi, anche loro in avvicinamento alla chiesa.

     Mentre stavo scattando alcune foto davanti alla chiesa e vari gruppetti di ragazzi arrivavano alla spicciolata, da un'auto che mi transitava vicino, un signore mi ha salutato a voce alta con un "Mandi Taboga"... Ho rivisto il signore e sua moglie poco dopo, sulla piazzetta antistante il cimitero... si trattava del M. Modesto Gonano il Presidente del Corpo Bandistico Musicale "Città di Cividale", originario di Pesariis, il quale mi ha dato alcuni dettagli sugli orari riguardanti la Messa ed il suono delle campane. L'offerta di offrirmi il pranzo nell'unico ristorante del paese mi ha fatto molto piacere, ma ho gentilmente rifiutato perchè essendo ancora molto presto, non potevo prevedere il procedere degli eventi.
     Ritornato davanti alla chiesa in attesa del suono delle campane, ho notato che
lo spazio del sagrato e della piazzetta si era infoltito con altri giovani ai quali si erano aggiunti anche degli adulti, presumibilmente genitori, parenti ed amici. Dopo la registrazione delle campane, ho fatto appena in tempo a riservarmi un posto nel primo banco, prima di ritrovarmi completamente circondato dai giovani che hanno riempito tutti gli spazi ed alcuni muniti di chitarra si sono accomodati nel mio stesso banco. Subito dopo è iniziata la Messa animata con canto e suoni, sicuramente insolita per quelle antiche mura e per i pochi fedeli locali, letteralmente "assorbiti" dalla vivace marea di giovani e di "foresti"...!  


 ...per i dettagli sulla Messa, vedere la relativa pagina>>>

     La celebrazione dell'Eucaristia è durata un tantino più del normale perchè, ad intervalli, si è provveduto alla premiazione e distribuzione di riconoscimenti a partecipanti ed animatori di quel gruppo di giovani che sono giunti da Padova, per vivere per alcuni giorni un'esperienza comunitaria e spirituale in quell'angolo di paradiso della Val Pesarina.


...Val Pesarina... tanti fiori e tanti fagioli...

     Terminata la cerimonia, ho avuto appena il tempo per raccogliere tutti i miei strumenti e deporli ordinatamente nel mio borsone, per ritrovarmi in una chiesa vuota e silenziosa...
     Saranno state le 11.30, quando sono salito sulla mia Clio, con l'intenzione di fare un ampio giro nei dintorni per riprendere altri angoli di quegli straordinari scenari, prima di ridiscendere la valle del torrente Pesarina, raggiungere la confluenza con il Degano, ma prima di arrivare alla SS355 sono stato attirato dalla visione di un alcune graziose chiesette e percorrendo un percorso che non saprei ripetere, mi sono ritrovato sul greto del torrente alla periferia di Comenglians... e qui mi sono accorto di avere esaurito lo spazio nella CompactFlash della reflex della Canon (228 foto), continuando i click con la Olympus C-5060 "la miracolata"...! (vi racconterò...!).


...alla periferia di Comeglians...

     Attraverso uno strettissimo ponticello ho raggiunto la periferia nord di Comeglians nei pressi del bivio che indicava la Val Calda e Ravascletto... allora ho deciso di cambiare direzione, raggiungere la statale e scendere  verso Tolmezzo ed il Friuli... ero piuttosto stanco e... pentito di non avere accettato l'offerta del signor Gonano...!

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