INFO-VETREN 22
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INFOVETREN 22 (28 ottobre 2002) Don Dino Pezzetta, rettore dell’Abbazia di Rosazzo, e Sr Luigia Cuffolo, responsabile dell’accoglienza, sono in Bulgaria (Vetren e Stara Zagora) nei giorni 2-6 novembre. La visita si carica di un grande significato ecclesiale, per ciò che essa rappresenta: nel quadro dei rapporti ecumenici che l’Abbazia di Rosazzo intrattiene con la chiesa ortodossa bulgara da 3 anni a questa parte, oltre che per l’impegno umanitario che essa svolge con l’Associazione "Per Vetren" in quel paese. Nei giorni 1-3 dicembre è a Vetren, per una verifica dei lavori fin qui eseguiti, oltre che degli impianti e suppellettili, il progettista e direttore dei lavori geom. Gastone Piasentin, accompagnato dalla moglie e dalla volontaria di "Per Vetren" Annamaria Colaone. Durante quella visita i due responsabili di Rosazzo s’incontreranno con le autorità civili (dell’orfanotrofio di Vetren) e religiose (eparchia di Stara Zagora). Ma il momento più carico di simbolismo ecumenico sarà martedì 5 novembre, nella nuova chiesa che S.E. Galaktion consacrerà nella sua sede metropolitica di Stara Zagora. E’ una chiesa dedicata ai santi del martirologio bulgaro "Galaktion ed Episteme". Nella sua pietra fondativa è stata posta della terra che i nostri operai volontari impegnati nella ristrutturazione dell’orfanotrofio di Vetren hanno portato da Aquileia, la Chiesa Madre dei primi secoli di cristianità e la portatrice dell’Evangelo nei paesi danubiani e orientali. Un pugno di quella terra sarà visibile anche nella parete, con sotto la scritta in italiano e bulgaro: Questa è la terra delle nostre radici. Durante la cerimonia Rosazzo donerà al metropolita un dipinto (autore Gianni Di Lena di Lauzzacco, Udine) raffigurante san Paolino, patriarca di Aquileia ma considerato anche "il primo patriarca d’Europa", a simboleggiare la vocazione comune delle chiese sorelle nell’unica fede in Cristo: E’, dunque, questa visita l’ "avvenimento del mese" di novembre. E per meglio capirlo, vorremmo venisse inquadrato nel cammino che Rosazzo, con un centinaio di volontari amanti dell’uomo e tanti fedeli desiderosi di unità, sta facendo soprattutto in questi ultimi anni. Qui tralasciamo il nostro impegno con i fratelli evangelici di Carinzia e Baviera, i pentecostali di Ghana e Nigeria, e ripercorriamo soprattutto la strada che abbiamo iniziato con le chiese sorelle d’Oriente, in particolare con la Bulgaria. I rapporti di Rosazzo con la chiesa ortodossa di Bulgaria iniziano il 22 ottobre del 1999, all’Hotel Ambassador di Sophia. E’ qui che, in occasione di una cena di lavoro, il rettore dell’Abbazia, don Dino Pezzetta, incontra il vescovo ortodosso Galaktion Lübenov Tabakov, a quel tempo rettore della cattedrale della chiesa Alexander Newsky di Sofia. L’incontro era stato organizzato da Ezio Cleri, un imprenditore di Manzano che da anni commercia con la Bulgaria nel settore della sedia ma che mostra una profonda sensibilità per i problemi dei bambini svantaggiati e testimonia una concreta fede cristiana. Il sabato sera in albergo, la domenica mattina nella cattedrale di Sofia: il gruppetto di imprenditori e il rettore dell’Abbazia partecipano alla messa ortodossa e ricevono la Comunione loro offerta durante la liturgia. Sul sagrato della chiesa, don Dino invita mons. Galaktion ad una visita all’Abbazia di Rosazzo, per iniziare un discorso di riconciliazione "tra la chiesa di Sofia e la chiesa di Aquileia", separate da quasi un millennio di diffidenze e di ostilità L’incontro avviene domenica 24 ottobre 1999, nella chiesa di S.Pietro dell’Abbazia di Rosazzo. S.E. Galaktion e l’arcivescovo di Udine mons. Alfredo Battisti insieme benedicono l’icona dipinta dal bulgaro Chavdar Mavrov e donata all’Abbazia. L’abbraccio commosso dei due presuli viene accompagnato da un fragoroso battito di mani dai tanti fedeli convinti di assistere ad un momento importante nella storia dei rapporti fra le due chiese sorelle. In occasione della Pasqua dell’anno successivo Galaktion, nel frattempo diventato metropolita dell’eparchia di Stara Zagora, (Bulgaria) accompagnato da cinque sacerdoti diocesani ritorna a Rosazzo per la benedizione dell’ulivo di Pasqua (16 aprile 2000, domenica delle Palme). Il rito, molto partecipato dai fedeli, prevede anche l’insediamento di cinque piantine di rose bulgare, con l’invito al rettore dell’Abbazia di ricambiare il gesto con la benedizione delle rose nella Festa delle Rose che ogni anno si tiene a Kasanlaek. Nei giorni 20-22 maggio del 2000 una delegazione del manzanese guidata da Ezio Cleri, e cui partecipa anche il rettore dell’Abbazia, visita l’orfanotrofio della cittadina di Vetren, in Bulgaria, per valutare, insieme alle autorità civili e religiose (ortodosse e cattoliche), la possibilità di avviare un grande progetto di solidarietà a favore di un centinaio di bambini ricoverati in condizioni difficili in una istituzione che sorge nel paese natale di Galaktion. Al rientro a Rosazzo, si avviano i preliminari per la costituzione di una Onlus, che dopo un’intensa attività di sensibilizzazione, anche nelle 15 parrocchie della Forania di Rosazzo che vorrebbero lasciare un segno del grande Giubileo della Redenzione, si costituisce nella tarda primavera del 2000 con il nome "Per Vetren" e che fa capo all’Abbazia di Rosazzo, seppure con il domicilio fiscale a S.Giovanni al Natisone. Il Progetto di solidarietà è ambizioso: intervenire radicalmente sull’Orfanotrofio di Vetren fino a renderlo dello stesso livello degli analoghi istituti italiani, secondo gli standard previsti dall’Unione Europea, per una spesa preventivata di 720 milioni di lire, con lavori da eseguire in loco tramite maestranze italiane volontarie e operai bulgari. La prima missione ha inizio il 31 luglio 2000, con una squadra di 6 operai guidata dal progettista e direttore dei lavori. Galaktion consegna loro le chiavi della propria casa natale, quella che, ristrutturata, diventerà il campo base per tutti gli interventi nell’orfanotrofio che sorge a poca distanza. Lo stesso metropolita condivide la giornata di lavoro e la notte con la squadra italiana, stabilendo un forte momento di comunione. La missione si conclude il 7 agosto. Il campo base ora può ospitare fino a 6 persone in condizioni ottimali (mentre scriviamo ha una capacità di accoglienza fino a 16 persone). A ondate successive si alternano diverse squadre, composte di uomini (addetti ai lavori di strutturazione) ma anche di donne (più impegnate con i bambini e le loro sorveglianti). La permanenza regolare dei nostri volontari favorisce rapporti di grande amicizia con l’intera popolazione della cittadina, insieme alla quale si organizzerà di anno in anno la "Festa dell’Amicizia", alla prima settimana di agosto. Grandi consensi ha riscosso anche il Gruppo degli Scout di Pradamano che, alla guida del loro assistente don Gianni Pellarini, hanno provveduto a restituire al parco dell’Orfanotrofio, coperto di erbacce, la sua funzione di svago e di gioco dei bambini. Una grande festa all’Abbazia di Rosazzo, l’1 ottobre 2000, porta a conoscenza di un vasto pubblico l’iniziativa di solidarietà per la Bulgaria nei suoi diversi aspetti: umanitari e religiosi in primo luogo.
Altri appuntamenti significativi:
Il testo del telegramma trasmesso dalla Città del Vaticano il 15 marzo 2002
Il testo del Fax inviato dal Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia ed Esarca per l’Europa Meridionale, in data 22 marzo 2002, da Venezia
8-9 giugno 2002, don Dino Pezzetta, rettore dell’Abbazia, si reca a Kasanlaek per la benedizione delle Rose; a Vetren dalla direzione didattica mandamentale per organizzare il concorso letterario e pittorico dei bambini e ragazzi in occasione della "Festa dell’Amicizia"; a Stara Zagora per la visita alla nuova chiesa dedicata a San Galaktion ed Episteme che porta nelle sue fondamenta la terra di Aquileia; a Sofia per la visita al nunzio apostolico mons. Antonio Mennini, in vista di un simposio ecumenico, fortemente voluto da Galaktion, a Rosazzo con la partecipazione del card. Walter Kasper, nello spirito inaugurato con la recente visita del papa in Bulgaria. 16 giugno 2002, una delegazione manzanese, guidata da Ezio Cleri, viene ricevuta dal presidente della Repubblica Bulgara, invitato a presenziare all’inaugurazione (tra uno-due anni) dell’orfanotrofio di Vetren e il giorno successivo, 17 giugno, dal nunzio apostolico Mennini. Un esponente del Patriarcato di Mosca in Abbazia. - Ai primi di novembre del 2001 l’Abbazia ha ospitato per 6 giorni (5-10) l’alto dignitario ortodosso padre Mikheil Ryazantsev, reggente vicario della Cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca, diretto collaboratore del patriarca Alessio II. Nel corso di una cena ristretta rilascia anche alcune dichiarazioni che verranno divulgate da "Vita Cattolica" (lo stato di rapporti tra ortodossi e cattolici, il problema degli uniati, il proselitismo cattolico, comunione piena e parziale, la sincerità del dialogo, l’ecumenismo dal basso, ecc.). Cinque patriarcati ortodossi a Convegno a Rosazzo. – Nei giorni 24-27 ottobre 2002 si è svolto a Rosazzo (il terzo giorno ad Aquileia) un importante Convegno di Studio sul tema: "Le matrici comuni del primo Cristianesimo: la funzione geopolitica aquileiese", a cura dell’Associazione "Mitteleuropa". Ha visto una partecipazione che nessuno aveva previsto così ampia e che apre ad impegni che occuperanno massicciamente gli organizzatori nei prossimi due anni di riflessione su Aquileia come spartiacque fra Oriente ed Occidente. All’inaugurazione di giovedì 24 ottobre ha porto i saluti Alessandra Guerra, assessore alla Cultura e vice-presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia. Al pomeriggio di venerdì 25 ottobre mons. Giulio Gherbezza, vicario generale della diocesi di Udine, ha dato il Benvenuto, a nome dell’Arcivescovo impossibilitato a partecipare, a tutti i convegnisti, in primo luogo ai rappresentanti delle chiese sorelle d’Oriente ed al rappresentante della chiesa veterocattolica in Italia. Il saluto da parte dell’Arcivescovo di Udine è stato rinnovato, ai rappresentanti delle chiese, dal vicario per la pastorale diocesana mons. Igino Schiff in occasione del concerto nella Basilica di Aquileia sabato 26 ottobre. Grande la partecipazione delle chiese, che nella persona dei rispettivi delegati si sono ritrovate, dopo tanti secoli di diffidenze ed estraniazione, nell’antica abbazia di Rosazzo, convenute da storiche sedi patriarcali (Costantinopoli, Alessandria, Serbia, Romania, Grecia) già in rapporti di comunione con Aquileia. Ricordiamo: l’archimandrita Neilos Batopaidinos, delegato dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli (ha svolto anche una relazione), S.E. Petros, metropolita di Axume (Etiopia), delegato dal Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, S.E. Anphiloje, metropolita di Montenegro, delegato dal Patriarca di Serbia (ha tenuto una relazione), il rev. Ion Chivu, delegato dal Patriarca di Romania, l’archimandrita Ignazio Sotiriadis, delegato dall’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia. Presenti anche, con i loro contributi, le università di Trieste, Udine, Venezia, Praga e Cluj (Romania), oltre che il rappresentante e relatore della chiesa veterocattolica italiana Petr Zyvny. Il rettore dell’Abbazia di Rosazzo, don Dino Pezzetta, che ha seguìto tutti i lavori ed accolto gli ospiti, ha tenuto una relazione su "Il Credo di Aquileia", dove ha messo in rilievo l’identità e le differenze della fede di Aquileia nella "communio ecclesiae" fino al concilio di Aquileia del 381. – Il presidente dell’Associazione "Mitteleuropa", dr Paolo Petiziol, ha assicurato la pubblicazione degli Atti del Convegno nei primi mesi del prossimo anno. Due giorni di intensi lavori a Rosazzo, preceduti da trasmissioni radio e accompagnati da articoli sulla stampa locale, infine coronati da due concerti - "Da Aquileia a Bisanzio: il canto sacro fra Oriente e Occidente" - con il Coro Polifonico di Ruda (Italia) ed il Coro di Kasanlaek (Bulgaria) nelle sere di giovedì 24 ottobre nella chiesa dell’Abbazia di Rosazzo e di sabato 26 ottobre nella Basilica di Aquileia. |
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