INFO-VETREN 13

13 INFOVETREN 10 agosto 2001 (d.D.)

02.08.2001 giovedì – 08.08.2001 mercoledi
TOUR DEI MONASTERI 
E FESTA DELL’AMICIZIA ROSAZZO-VETREN

IL VIAGGIO E’ ORGANIZZATO dall’Acitur di Udine (Loretta, in parte anche Michele) e dal signor Kusman Marincov di Plovdiv, uomo di fiducia di Ezio Cleri (presidente della Onlus ‘Per Vetren’). I partecipanti hanno versato, in due tranches 1.300.000 lire (grosso modo 700 mila per il volo Ronchi-Sofia-Ronchi e 600 mila per soggiorno e pullman a disposizione con guida in Bulgaria). La coppia Guerrini-Beltrame (con Teresa Passoni) proviene da Monza e sale direttamente a Malpensa, la coppia Mariani-Caraccini viene da Padova e sale a Venezia.

IL GRUPPO dei PARTENTI comprende una trentina di persone
Dall’Abbazia (3)
PEZZETTA Leonardo (don Dino) fa anche da punto di riferimento - CUFFOLO Emma (Sr Luigia) - MILAN Annamaria (Sr Eugenia)

Da Oleis (4)
PAOLUZZI Livio - NADALUTTI Ivaldi - SCAINI Giovanni con D’AGARO Milena

Dalle Valli Natisone (4)
LESIZZA Oddo - ZORZETTIG Lucio - BLASUTIG Romano con SPECOGNA Genoveffa

Amici Abbazia (11)
MANTOANI Ernesto - ROSSI Bruno - SORANZIO Giorgio con ROCCO Lidia - PECORARO Nello con LIVA Franca - BIASUTTI Paolo con SERAFFINI Eilers - COLAONE Annamaria - PIZZATI Bianca - RUGGERI Rosa

Altri (8)
PASSONI Teresa - GUERRINI Oreste – con BELTRAME Claudia (Luigina) - MARIANI Luciano con CARACCINI Gabriella (amici dei Guerrini da Padova) - FONTANINI Paolo con VENUTI Luigia -TURCHETTI Annalisa

UN PRIMO INTOPPO all’imbarco di Ronchi (h. 6.45). Inaspettatamente 6 passeggeri non vengono fatti salire in aereo ma devono proseguire in pullman fino a Milano-Malpensa (PAOLUZZI, NADALUTTI, PIZZATI, BIASUTTI, SERAFFINI, SCAINI)

ALLA MALPENSA alle 10.00, nella cappella dell’aeroporto, con una dozzina di persone, don Dino celebra l’Eucaristia della prossima domenica 5 agosto (che non verrà celebrata a Vetren, dove si parteciperà alla liturgia festiva ortodossa). Qui si fa conoscenza con il parroco dell’aeroporto don Arturo Rossini.

ALL’AEROPORTO DI SOFIA veniamo accolti dal signor Kusmann e da un terzetto di signore (la guida ufficiale ELENA, la italo-bulgara MARIA, cugina di Kusman, e la signora MARY, amica della guida) che ci accompagneranno lungo tutto il viaggio. Preziosa si rivelerà anche la continua presenza del signor Kusman, in continuo contatto con don Dino a mezzo cellulare.

UN SECONDO INTOPPO all’arrivo, in tarda serata, all’albergo in montagna (Sveti Constantin), dove trovano posto soltanto 6 persone (che avevano richiesto una camera singola: Pezzetta,, Paoluzzi, Nadalutti, Turchetti, Mantoani, Rossi), mentre le altre 24 vengono dirottate verso una dependance in situazioni molto precarie. Si risolve in qualche modo il problema ospitando quanti possibile nelle camere singole occupate in albergo. Don Dino cede la propria camera alla coppia Pecoraro-Liva. Nella dependence alla fine pernotteranno 7 persone (don Dino, Lesizza con Zorzettig, Blasutig con Specogna, Biasutti con Seraffini). Pare che il terzetto delle ‘guide’, con l’autista, abbia pernottato sulla corriera.

NELLA MATTINATA del giorno successivo (venerdì 3 agosto) don Dino, dando il Buongiorno in corriera, invita tutti a trasformare le difficoltà in occasioni di apprendimento, ed a a lasciarsi arricchire dai disagi: "Sono proprio queste esperienze pratiche a farci capire la Bulgaria, un paese nel quale siamo venuti non a fare i turisti ma ad incontrare umanità":

VISITA alla città di PLOVDIV e poi al monastero di BACHKOVO. A Plovdiv incontriamo casualmente il nunzio della Santa Sede mons. Antonio Mennini, pure lui in visita con un gruppetto di amici venuti dall’Italia.

ALLA SERA il gruppetto delle 7 persone che avevano trascorso la notte in condizioni disagevoli viene ospitato in un ottimo albergo nei pressi della cittadina di Pesterà, ai piedi del monte su cui sorge l’albergo destinato al gruppo. Qui esse trascorreranno due notti, in condizioni abitative e culinarie eccellenti.

NELLA MATTINATA DI SABATO 4 agosto si raggiunge la cittadina di Vetren per la grande festa popolare. Si svolge al pomeriggio, su una collina a qualche kilometro di distanza, raggiungibile su una strada di fortuna che il sindaco stesso ha spianato con il trattore. Molta la gente che ha raggiunto la località con ogni mezzo (auto, carretti…). A conti fatti più di un migliaio di persone vi ha preso parte. Diverse le iniziative previste: distribuzione dei premi (in denaro) e delle magliette (400) con su scritto ITALIA-BULGARIA, ROSAZZO-VETREN’ ai ragazzi delle scuole che hanno concorso per i migliori disegni e componimenti sul tema "Italiani a Vetren: Perché?", corsa degli asini e dei cavalli, gare di lotta libera (sport nazionale bulgaro), cantante popolare nazionale, balletti folkloristici di danzerini serbi, discoteca per tutta la notte. Ci diranno poi che molte persone hanno trascorso l’intera notte sulle colline. Il nostro gruppo lascia la festa alle 19.00 per far rientro in albergo a Sveti Constantin verso le 22.00.

NELLA MATTINATA DI DOMENICA 5 agosto di nuovo a Vetren per la festa religiosa e l’incontro con le autorità. Entrando in paese si avverte immediatamente l’aria di festa e si vedono volti sorridenti di gente che ci accoglie con simpatia. L’Eucaristia ortodossa ha già avuto inizio nella chiesa del paese ancor prima delle 10.30, quando anche il nostro gruppo fa ingresso per partecipare al rito presieduto dal metropolita di Plovdiv. Presenti il nunzio della Santa Sede a Sofia mons. Antonio Mennini, il metropolita ortodosso di Plovdiv Arseni, il metropolita ortodosso di Stara Zagora Galaktion, il vescovo cattolico di Plovdiv Iovcev, il parroco di Vetren, il rettore dell’Abbazia di Rosazzo don Dino Pezzetta, l’ambasciatore del Belgio a Sofia Edmond De Vilde. – Dopo la cerimonia religiosa, l’intera delegazione si trasferisce all’orfanotrofio, dove viene benedetta un’icona raffigurante la Madonna con il Bambino. Segue la visita agli ambienti dell’orfanotrofio, sotto la guida della direttrice (visibilmente commossa) e del volontariato italiano. Tutti rimangono ammirati per l’imponente lavoro già svolto dall’associazione italiana ‘Per Vetren’: sale da gioco, servizi igienici per personale e piccoli ospiti, baby-room, sostituzione di tutti gli infissi, ecc. E commossi per le condizioni in cui si trovano gli attuali 75 orfani. Segue un pranzo collettivo in un locale di Vetren. Clima di grande fraternità. Il pomeriggio viene dedicato alla visita del ‘campo base’, la casa natale che il vescovo Galaktion, originario di Vetren, ha messo a disposizione della Onlus ‘Per Vetren’ e che le nostre squadre hanno attrezzato con ogni comfort. Qui, in un clima festoso, privo di etichette ed all’insegna della massima fraternità, Ezio Cleri, presidente della Onlus ‘Per Vetren’, apre la serie dei discorsi e distribuisce alle personalità presenti targhe ricordo. Tutti prendono la parola, durante un happening che fino a qualche settimana fa pareva impossibile.

IN SERATA IL GRUPPO ITALIANO parte per Kasanlek, dove prende alloggio in un hotel normalmente occupato da militari e dotato di ogni comfort (4-5 membri della comitiva non trovano qui posto e vengono alloggiati in un altro bell’albergo vicino, il ‘Kasanlek’), dove tutto il gruppo consumerà poi cene e colazioni.

LA GIORNATA DI LUNEDI 6 agosto viene dedicata alla visita di un monastero femminile vicino, Maglis. Prima, però, si partecipa alla liturgia della Trasfigurazione celebrata da mons. Galaktion in una chiesa della città. Scambio di saluti con mons. Galaktion, sempre molto affettuoso e disponibile, e quindi partenza per il monastero di Maglis. Qualche disagio è dovuto al fatto che il pullman non può raggiungere la località a causa delle strade troppo anguste. Alle persone anziane la lunga camminata (45 minuti) sotto il sole riesce un po’ faticosa. In compenso bella accoglienza dalla superiora che ci racconta la storia del monastero. Lasciamo una generosa offerta.

VISITA ALLA TOMBA del guerriero tracio, a Kasanlek. Cena in allegria, con balli e piano bar.

NELLA MATTINATA DI MARTEDI’ 7 agosto saluto di congedo dal vescovo Galaktion, accompagnato dai padri Petko (parroco di Kasanlek), Emilian, Stefan (due pope che vennero anche a Rosazzo per la benedizione dell’ulivo in occasione della Pasqua 2000). Quindi partenza per Rila, a circa 300 kilometri di distanza, verso le montagne più elevate del paese. Incantevole il monastero di Rila, dove mons. Galaktion ha fatto l’archimandrita per quasi tre anni. – Alloggio nell’albergo, abbastanza ben messo, adiacente il monastero.

MERCOLEDI 8 agosto, ultimo giorno di permanenza in Bulgaria, dalle 10 alle 16 visita della capitale Sofia, accompagnati dalla guida Elena, ottima conoscitrice della storia, cultura, arte del suo paese, e affabile interlocutrice in questi giorni. Il signor Kusman ci raggiunge e rimane con noi fino all’imbarco, e raccoglie un grande applauso dal gruppo per la continua assistenza che ci ha garantito in questa settimana. Quindi si riparte, alle 17.40, alla volta di Milano-Malpensa. Alle 23.00 siamo tutti a casa, un po’ stanchi ma soddisfatti.

QUALCHE OSSERVAZIONE DI DON DINO

Maggiore era la motivazione del viaggio e maggiore l’arricchimento che se ne è tratto. Chi ha partecipato ai sette incontri preparatori e si è recato in Bulgaria non per turismo ma per capire la situazione in cui quel popolo è vissuto nella sua storia e sta ora vivendo il trapasso, è rientrato in Italia con una esperienza esaltante.

Il gruppo che si riconosce nella Onlus ‘Per Vetren’ ha constatato che l’operazione ‘Orfanotrofio di Vetren’ non ha nulla a che vedere con la filantropia o umanitarismo, e meno che meno con qualsiasi anche parvenza di ‘colonizzazione’. Il maggiore investimento qui non è quello in denaro (730 milioni progettati per la ristrutturazione dei locali), ma in umanità: uomini e donne, imprenditori e operai, preti e non praticanti, ecc., tutti appassionatamente impegnati nel superare le barriere che dividono l’umanità in schieramenti, gruppi, caste, chiese e confessioni.

Si è dimostrata felice l’intuizione di Ezio Cleri: invitare ad una grande festa non semplicemente l’orfanotrofio di Vetren ma tutta la cittadina, fino a coinvolgere le massime autorità religiose, cattoliche (il nunzio della Santa Sede e l’arcivescovo cattolico) e ortodosse (due metropoliti).

Tra alcuni giorni (il 16 agosto prossimo) si recherà a Vetren anche un gruppo di giovani di Pradamano, guidati dal parroco don Gianni Pellarini. Il loro scopo prioritario è quello di creare un ‘campo base’ per le future operazioni, riguardanti prevalentemente la pulizia e organizzazione del parco al cui interno sorge l’orfanotrofio. In più ampia prospettiva questi giovani sono però interessati a stabilire rapporti con la gioventù del luogo. I nostri operai hanno offerto all’intero gruppetto un alloggio nel ‘campo base N° 1’: segno di legame tra generazioni e di impegno comune per un mondo nuovo.

Si è appreso, sia da fonte cattolica che ortodossa, che il papa si recherà in visita in Bulgaria dopo la Pasqua ortodossa del 2002, quindi nella seconda metà del mese di maggio. Noi pensiamo che se il sogno, che il papa coltivava da tempo. e che pareva irrealizzabile, ora si potrà avverare una parte di merito è anche della Onlus ‘Per Vetren’: l’amico metropolita Galaktion, il primo a stabilire rapporti ecumenici con Rosazzo e l’intero gruppo di ‘Per Vetren’, è stato delegato dal Patriarcato Ortodossa Bulgaro ad intrattenere relazioni ufficiali con il vescovo di Roma fin dallo scorso gennaio, quando sono iniziati in Vaticano i primi contatti organizzativi per un’eventuale visita papale in Bulgaria. Ed è stata Rosazzo ad iniziare, con la benedizione dell’icona bulgara il 24 ottobre del 1999, il dialogo tra chiesa cattolica romana (mons. Battisti) e chiesa ortodossa bulgara (mons. Galaktion).

Tra l’Abbazia di Rosazzo (don Dino) e l’eparchia di Stara Zagora (mons. Galaktion) si è convenuto lo scorso 7 agosto a Kasanlek che una delegazione ortodossa, guidata da mons. Galaktion, verrà a Rosazzo per la benedizione dell’ulivo alla Domenica delle Palme 2002. Analoga delegazione di Rosazzo, con il rettore don Dino, si recherà a Kasanlek - fine maggio-primi di giugno del 2002 - per la benedizione delle rose in occasione della grande Festa delle Rose in quella città.