AZZANO

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Chiesa di S.Girolamo (1640)

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Tratto dall'opuscolo del Comune di Premariacco, in occasione
del IX meeting della solidarieta' fra gli Azzano d'Italia


La frazione di Azzano vanta la sua esistenza già in epoca romana, testimoniata dal ritrovamento in prossimità della chiesetta di S. Girolamo, di numerosi e diffusi reperti, corrispondenti a un insediamento situato nei pressi della vicina strada consolare. Infatti, l'esistenza del fiume Natisone e la presenza ai suoi lati di due strade romane, favorirono senza dubbio il sorgere di vari insediamenti abitativi.
Azzano fu la zona di poderi assegnati agli ex legionari tipici della colonizzazione romana. La toponomastica, in questo caso, viene in aiuto alla storia. La base etimologica è costituita dal nome o meglio dal gentilizio del primo proprietario o del primo contadino che coltivò, o possedette o ebbe in affitto il "PRAEDIUM" (podere).
Azzano ha origine da "ATFIANUS AGEC o "ACCIANUS AGEC, "campo di Attius" o di "Accius".
Il secondo momento storico di rilievo è rappresentato dall'occupazione longobarda.
Nel territorio di Premariacco gli insediamenti rurali Alto Medioevali, che si sovrapposero a quelli romani e continuarono a sopravvivere nel tempo, si svilupparono sia lungo il corso del fiume Natisone che sull'antica strada consolare che da Cividale porta ad Aquileia.
Non vi furono mutamenti rilevanti nella struttura agricolo-patrimoniale con l'avvento dei Longobardi: ai proprietari terrieri subentrarono in parte i nuovi signori ed i contadini continuarono a lavorare la terra secondo quanto la tradizione aveva loro insegnato.
A testimoniare la presenza longobarda in Azzano vi è il ritrovamento, in località detta 'Ponte di Azzano", di due tombe di cavalieri longobardi del tipo "a cassetta", costituite cioè da un muretto di ciotoli sovrapposti lungo i quattro lati delle fosse profonde 70 cm. Entrambe le sepolture si presentavano con orientamento Ovest-Est ed in base agli oggetti recuperati, furono datate alla prima metà del VII secolo.
Ai nostri giorni ad avallare un'origine radicata nei secoli, rimangono la chiesetta di S. Girolamo, costruita nel 1640 come oratorio privato, e la villa Micheloni edificata nel 1690, ora completamente ristrutturata ex sisma.

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Il pozzo

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Quello che resta della vecchia fornace