visita a parenti e amici...
Castions di Strada, 23 Gennaio 2001


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        Il viaggio a Castions di Strada era stato programmato per permettere l’incontro tra i miei due collaboratori ed esperti musicali. Da qualche settimana Angelico Piva aveva espresso il desiderio di poter conoscere Natalino Gloazzo, per uno scambio di informazioni sui metodi usati per la creazione dei brani midi, di cui il nostro sito è così ben fornito. Considerando che questo incontro non poteva che essere vantaggioso per tutti, ho approfittato di questa giornata abbastanza tranquilla per organizzare "una spedizione" in quel paese della bassa furlana. Ormai non riesco a tener conto di quante volte mi sono recato a Castions, ma ogni volta ho l’impressione che il percorso si faccia più corto. Questa volta però il merito era di Pivute dai Bintars, perché conosceva quella strada molto bene, dato che la sua famiglia è originaria di quella zona, e per qualche anno l’aveva percorsa tutti i giorni per ragioni di lavoro.


Luigino, Armida, Teresina e Angelico

        Visto che era ancora presto, ho creduto opportuno fare una sosta in Via Ippolito Nievo per salutare Armida, la sorella di Walter Cibischino, residente in Canada. Accomodati in casa, Pivute l’ha tacât botòn con la padrona di casa, suo marito Luigino e Teresina, una cugina di Walter che nel frattempo si era unita alla compagnia. In un primo momento pensavo di fare solo qualche foto, ma poi visto la piega che avevano preso i discorsi, ho attrezzato la telecamera ed ho dato inizio ad una nuova "produzione video". Erano passate le 10:30, quando ho invitato i presenti a rivolgersi direttamente al destinatario della videocassetta per i saluti finali, operazione terminata con qualche difficoltà per la commozione che aveva preso la signora Armida. Deposta nel borsello la videocamera, ho scattato qualche fotografia, prima dello scambio dei saluti, baci a abbracci. Mi stupisco sempre di più nell’osservare le espressioni di affetto e di gratitudine che la gente manifesta nei miei confronti… 


Adelmo Codarin

        Una breve sosta davanti all’abitazione di Adelmo Codarin, ma suonato invano il campanello e dato che in casa non c’era nessuno, abbiamo puntato direttamente verso "casa Gloazzo", passando a fianco del vecchio platano e constatando che Moracjon era pronto ad accoglierci... se da Natalino non si rimediava un piatto di minestra…! Sapevo comunque che non c’era da preoccuparsi e Clelia avrebbe approfittato di quell’occasione per dare una dimostrazione del suo valore di cuoca sopraffina.
        In casa di Natalino Gloazzo, oltre alla graziosa signora Clelia (Grace Kelly come l’ha definita Walter), abbiamo trovato Adelmo Codarin (Cùc, sempre secondo il nostro amico di Ottawa), che ci ha fatto compagnia fino a momento del pranzo. Naturalmente, prima di metterci a tavola, abbiamo a lungo sostato in "sala computer", per lo scambio di informazioni sugli argomenti in tabella, e l'installazione di programmi adatti al trattamento di brani musicali di vario genere. In quelle discussioni, durate per più di un’ora, io mi "sentivo forte" quando si trattava di argomenti riguardanti computer e software, ma mi mettevo in disparte quando Angelico, Natalino e Adelmo, parlavano di sibemolle, chiavi di violino e di basso ed altri segni riportati sui pentagrammi, per me del tutto incomprensibili. Le discussioni sarebbero proseguite per altre due o tre ore, se Clelia non ci avesse interrotti per avvertirci che il risotto (con il radicchio nero) era già pronto…! Dopo la replica del primo piatto, è stata servita rasse cul tocjo, purè e argjelut di ôrt… tutto veramente squisito.


Clelia, io e Natalino

        Durante il pranzo ascoltavo i discorsi dei miei commensali, discorsi che riguardavano persone vissute o residenti a Castions e proseguiti anche più tardi, quando ho potuto far ripartire la mia telecamera. Era un peccato non riprendere quei momenti perché immagino la gioia di Walter, quando potrà vedere ed ascoltare i suoi amici. Mi sembra di vederlo, mentre in quel lontano paese aldilà dell’Atlantico, se ne stà con la sua Mariute comodamente seduto in poltrona nel suo caldo salotto davanti ad un bùssul di sgnape furlane, mentre fuori nevica e la temperatura è ad oltre –25 gradi.


Il bùssul di sgnape di Natalino

        Come sempre accade, in lieta compagnia il tempo vola, ed intorno alle 14:30 ci siamo alzati da tavola cominciando a prepararci per il ritorno, contento nell’osservare che il "tape-counter" mi segnalava 50 minuti di registrazione. Mentre salutavo quella care persone, pensavo che solo una anno prima ne ignoravo completamente l’esistenza, e se le nostre strade si sono incrociate è tutto merito di Internet.

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