LA MIA IMMIGRAZIONE IN ARGENTINA

Papà, Attilio Bellina, era venuto in Argentina nel l950, cercando di farsi un avvenire per lui e la sua famiglia.

Così siamo partiti, la mamma, io (nella foto a sinistra), mia sorella Anna Maria e mio fratello Roberto, che aveva soltanto un anno. Noi dovevamo partire da Napoli, ma abbiamo avuto dei problemi con qualche documento, allora siamo rimasti un mese in Bagnoli (Napoli). Poi siamo tornati a Genova e ci siamo imbarcati nel Dicembre del l95l, sul Conte Grande. Mi ricordo la festa di fine d’anno sulla nave!...

Il bastimento "Conte Grande"

Il 17 Gennaio l952, in una bellissima giornata siamo arrivati a Buenos Aires e dopo due anni abbiamo riabbracciato il caro papà.

Lavorando molto, come muratore e costruttore, mio padre ha fondato una ditta di costruzioni ed ha contribuito a ingrandire certe zone della provincia di Buenos Aires, che in quei tempi erano quasi tutte campagna, costruendo case, chiese, centri culturali, scuole ed anche edifici nella città di Buenos Aires.

Poco a poco, con sacrifici e lavoro, ha raggiunto una buona posizione economica, ed è stato un esempio di personalità onesta e laboriosa, lasciando un’immagine veramente importante per i suoi figli e nipoti. Noi siamo cresciuti senza problemi economici e ci siamo inseriti bene in questo paese, senza sentirci mai stranieri... Ma il Friuli non si lo dimentica mai...!

Mi sono sposata nell’anno 1970 con Norberto Scandroglio, impiegato in Dogana. Abbiamo due figli, Leonardo di 27 anni (musicista) e Nerina 24 anni (disegnatrice grafica), che mi ha reso nonna di un bel bambino.

Mia sorella Anna Maria ha tre figli e 8 nipotini argentini. Mio fratello Roberto, che risiede in Venezuela dall’anno l982; ha due figli argentini e due figlie venezuelane. Come vedi, siamo sparsi un pò per tutto il mondo.

Quando sono tornata in Friuli dopo tanti anni, mi sono accorta che quello è il mio paese e lo sento più vicino che mai. Viaggio tutti gli anni, quando posso, per ritrovarmi con parenti ed amici.

Io, a Cortina.