Un Natale diverso...!
Friuli Orientale, 24 Dicembre 2000

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Un Natale diverso, meraviglioso…!

Erano due o tre giorni che tentavo di portare a termine questo scritto, ed avevo già riempito più di una videata, ma  improvvisamente Word si era piantato ed avevo perso tutto il testo. Avevo ricominciato di nuovo ed ero riuscito a ricostruire le pagine, ma ogni volta che rileggevo il testo, toglievo od aggiungevo i passaggi che non mi piacevano. Alla fine ho deciso di tagliare tutto e di condensare in poche righe gli avvenimenti che mi hanno coinvolto in queste ultime settimane. Il giorno più importante è stato sicuramente il 19 Dicembre, giorno della pubblicazione dell'articolo di Alessandra Beltrame nell'edizione nazionale del Messaggero Veneto. Devo confessare che leggere quelle righe mi ha commosso profondamente, sebbene conoscessi tutti i particolari avendoli vissuti uno ad uno. Anche le numerosissime persone che mi hanno contattato via telefono, via E-mail e di persona, hanno espresso la loro commozione nel leggere quell’articolo, anche e soprattutto per come era stato scritto. Quest’ultimo particolare l’ho riferito al signor Luciano Beltrame, padre di Alessandra, assicurandolo che sua figlia con quell’articolo si era conquistata la simpatia di tanta gente. Il colloquio si è concluso con qualche difficoltà, a causa del nodo alla gola che aveva preso ad entrambi.

Ma le piacevoli sorprese non terminano qui, perché la vigilia del giorno più bello dell’anno, ho ricevuto l’invito a trascorrere la notte di Natale in compagnia di cari amici. In passato, in una simile occasione avrei cercato una scusa per rifiutare l’invito, ma questa volta non ho avuto nessuna esitazione nell'accettarlo, ed intorno alle 20 mi trovavo in un'accogliente e caldo ambiente stile rustico-friulano, con tanto di fogolâr, in compagnia di una decina di persone che già avevo avuto modo di conoscere. Per quella famiglia è una tradizione ricongiungersi per trascorrere insieme la vigilia di Natale, ma con loro, sebbene fossi un’estraneo, non mi sentivo tale. Per anni avevo trascorso il Natale in completa solitudine, mentre quella sera ero a tavola con tanti cari amici, alle prese con specialità di pesce che non avevo mai mangiato. Capesante, salmone, anguille ed altre specialità di mare, con il contorno di salse piccanti e non, il tutto accompagnato da vari tipi di vini, venivano proposte da "un cuoco" giustamente orgoglioso del suo operato, mentre al centro del tavolo troneggiava un "taulîr" con un’enorme polenta fumante.

Era da tanti anni che non vedevo un albero di Natale senza lampadine e senza lucette intermittenti. Dopo la cena sono state accese le candeline, di cui l’albero era abbondantemente fornito,  e distribuiti i pacchetti con i regali che fino ad allora erano sistemanti alla sua base. Non era stato dimenticato nessuno, anch’io ho ricevuto il mio pacchettino accompagnato dal bacio della padrona di casa. Ero così commosso che solo all’ultimo momento sono riuscito a togliere dal mio inseparabile borsello la fotocamera e memorizzare quell’indimenticabile momento. Poco prima delle 23 ho salutato e ringraziato tutti, dando un’ultimo sguardo in quella grande stanza, per imprimere nella memoria quel dolce ricordo, prima di salire in automobile e dirigermi verso la familiare sagoma della Badia, illuminata a giorno.

All’interno della chiesa c’era un gran fermento, anche perché la Messa di mezzanotte sarebbe stata accompagnata dal Coro "Harmonia" di Cividale, ed alcuni giovani stavano predisponendo delle apparecchiature. Anch’io avrei installato i miei strumenti per registrare la cerimonia, dato che il borsone che li conteneva era lì fin dalla mattinata. Durante la messa, una graziosa signorina (la ragazza di un mio amico corista) aveva voluto sedersi accanto a me. Al momento dello scambio del "segno di pace", le strette di mano di tutte quelle persone che riuscivano a raggiungermi, erano accompagnate da chiare espressione di simpatia stampate sui loro volti. Tutti questi particolari, che ad altre persone passerebbero inosservati, per me assumono una notevole importanza.

Posso concludere dicendo che questo... è stato il più bel Natale della mia vita…!


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