ARCHIVIO DI FOTO ED EVENTI

 


La Schola Cantorum Abbaziale

I colloqui dell'Abbazia 2006
Antico Foledor Boschetti della Torre di Manzano
10 Novembre 2006

     Presentazione ufficiale del libretto "L'Abbazia di Rosazzo" con l'intervento di numerosi e qualificati relatori, serata che avrà ampio spazio in un servizio in preparazione.
    Voglio solo brevemente segnalare l'intervento finale di
uno dei frati (friulano) della comunità di Lanuvio, che con 25 suoi confratelli tra monaci e monache, è giunto questa sera in Abbazia per animare il prossimo week-end con una serie di incontri di preghiera...

il servizio>>>
 

Abbazia di Rosazzo, 3 Novembre 2006

Presentato in anteprima il libretto "L'abbazia di Rosazzo"

Nella Sala della palma dell'Abbazia è stato presentato in anteprima il volumetto "L'abbazia di Rosazzo", presente il CDA della "Fondazione Abbazia di Rosazzo" al completo, che negli spazi abbaziali aveva poco prima tenuto una riunione.

...alcuni momenti della serata...

...la presentazione ufficiale avverrà in altro luogo...

Rosazzo - arrivano i monaci
Riparte Ufficialmente venerdì 10 novembre l'attività spirituale,
ecumenica e culturale dell'abbazia

     RIPARTE UFFICIALMENTE venerdì 10 novembre l'attività dell'Abbazia di Rosazzo dopo il commiato di don Dino Pezzetta, dovuto a motivi di salute, e l'arrivo di don Remo Bigotto in qualità di rettore del complesso abbaziale. Il primo appuntamento, promosso dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo, è in programma alle ore 18 presso l'antico foledór Boschetti-Della Torre di Manzano (adiacente al municipio). Sarà l'occasione per presentare il nuovo volumetto (è il 14°) della collana «Monumenti storici del Friuli» (diretta da Giuseppe Bergamini). Lo ha scritto Denise Trevisiol (con foto di Riccardo Viola) ed è interamente dedicato all'Abbazia rosacense, edito dalla Deputazione di storia patria per il Friuli (con il sostegno della Fondazione Crup e in collaborazione con la Fondazione Abbazia di Rosazzo). Ma nella stessa serata saranno presenti anche dei nuovi preziosi collaboratori dell'Abbazia: i monaci e le monache della Fraternità di Gesù, congregazione con sede a Vallechiara (una trentina di chilometri da Roma), fondata nel 1972 sull'onda del Concilio Vaticano II.
     Ma quali novità attendono l'Abbazia? «L'Arcidiocesi di Udine conferma le finalità assunte da Rosazzo negli anni scorsi sotto la guida di don Pezzetta - spiega il vicario episcopale per la pastorale mons. Igino Schiff-. In primo luogo un'abbazia è un riferimento dal punto di vista spirituale. La presenza di mons. Bigotto e dei monaci sottolinea quest'aspetto. Le abbazie hanno però rappresentato nella storia anche un importante riferimento culturale, sia legato alle tradizioni e alle radici, ma anche attento alle dinamiche del mondo d'oggi. Tale attività verrà portata avanti in relazione col territorio. A volte le interazioni saranno occasionali, e Rosazzo sarà un mero "contenitore" di attività condotte da altri soggetti; in altre occasioni l'Abbazia agirà in prima persona ma sempre coinvolgendo il territorio. Restano ovviamente valide e preziose tutte le collaborazioni instaurate negli anni scorsi, a cominciare da quelle con i volontari e con la Fondazione Abbazia di Rosazzo».
     Non va dimenticato poi l'impegno ecumenico, che «coglie il valore del legame dell'Abbazia con la Chiesa aquileiese -spiega mons. Schiff -. Quest'ultima ha costituito il "trait d'union" tra il mondo Occidentale ed Orientale. Rosazzo vuole quindi continuare ad essere un ponte lanciato tra culture diverse che lì si possono incontrare. Va dato atto del lavoro intenso e delle positive relazioni instaurate da don Dino Pezzetta negli anni scorsi, che vanno continuate».
     Per portare avanti questi tre filoni di impegno, già don Pezzetta aveva cercato la collaborazione con qualche ordine monastico, anche considerando che in passato a Rosazzo vi erano stati i Benedettini, gli Agostiniani e i Domenicani. In questo quadro rientrano i rapporti con i monaci di Lanuvio (che si richiamano all'ispirazione Benedettina), i quali saranno presenti in Abbazia per alcuni appuntamenti di carattere spirituale. Ad animarli una ventina di monaci, sia uomini che donne. Dopo il primo incontro di presentazione di venerdì 10 novembre, i monaci di Lanuvio animeranno sabato 11 novembre, alle ore 20, la «Scuola della Parola» seguita da una veglia di preghiera con adorazione eucaristica, mentre domenica 12 novembre alle ore 18.00 animeranno l'Eucaristia domenicale. Analoghi weekend di incontri si svolgeranno poi in dicembre (da venerdì 8 a domenica 10), gennaio (con appuntamenti ecumenici in occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in collaborazione con la Commissione diocesana per l'ecumenismo), marzo e aprile. «Questi weekend saranno una occasione per intessere rapporti di amicizia e di stima con i monaci -evidenzia mons. Schiff- che potranno preludere ad ulteriori collaborazioni».
(ROBERTO PENSA - La Vita Cattolica del 4 Novembre 2006)

Giovedì 26 Ottobre
Rosazzo - Incontro del nuovo rettore mons. Remo Bigotto con i volontari - Nella Sala della Crocifissione dell'Abbazia di Rosazzo, si è svolto l'incontro del gruppo di persone che prestano il prezioso servizio di volontariato nella gestione quotidiana del complesso abbaziale, con il nuovo rettore. Si trattava di fare un indagine su quanti elementi del gruppo di volontari che hanno collaborato in questi ultimi dieci anni è disposto a continuare dopo i cambiamenti conseguenti alla malattia ed il forzato abbandono dell'ex rettore don Dino Pezzetta. Il nuovo rettore, che per l'occasione era coadiuvato da mons. Sergio Di Giusto, figura importante nell'ambito diocesano, ha assicurato che è volontà sua e della Diocesi di continuare sulla strada tracciata dal precedente rettore.
Alla domanda di alcuni volontari, che che desiderava conoscere chi si occuperà dei progetti di tipo ecumenico e religioso, che in passato venivano gestiti da don Dino Pezzetta, è stato risposto che d'ora in poi tutte le attività saranno programmate e gestite dal CDA della Fondazione Abbazia di Rosazzo, in concerto con gli organismi diocesani ed il nuovo Rettore. Per il momento non è disponibile un calendario sugli eventi in programma, ma tra breve si potrà ricevere informazioni con la ripresa delle pubblicazioni di "Abbaziamese", ed attraverso il sito internet www.abbaziadirosazzo.it

Non è stato ancora confermato definitivamente, ma dopo contatti con il Monastero di Vallechiara in Lanuvio, è previsto un "triduo" dal 10 al 13 Novembre a Rosazzo, con la partecipazione di una decina di religiosi tra monaci e monache.

Venerdì 3 Novembre alle ore 18.30, nella Sala della Palma dell'Abbazia di Rosazzo sarà distribuito a tutti i presenti un libretto di una cinquantina di pagine con testi e foto intitolato "L'abbazia di Rosazzo. Forse si potranno avere altre informazioni sui prossimi eventi in programma.

Celebrato l'ingresso ufficiale del nuovo rettore, mons. Remo Bigotto



il servizio>>>

Abbazia di Rosazzo, Domenica 3 Settembre 2006

     Senza clamore, quasi in punta di piedi, ha fatto ingresso nella comunità di Rosazzo mons. Remo Bigotto, che va a sostituire don Dino Pezzetta dovutosi ritirare per ragioni di salute.
     Per chi non ha la possibilità di ascoltare il suo messaggio audio di saluto, precisiamo che don Remo è stato nominato dall'Arcivescovo di Udine come "rettore della chiesa", cioè si occuperà unicamente della parte pastorale (cura della della liturgia e degli incontri di preghiera), mentre per i rapporti di più vasta portata e di carattere ecumenico in cui l'Abbazia di Rosazzo si era indirizzata sotto la guida del precedente rettore, sarà dato incarico ad altra persona di prossima designazione.
     Don Remo è originario di Driolassa di Teor e per alcuni anni è stato alla guida della parrocchia di Codroipo.



saluto



canto finale

Benvenuto, don Remo...!
 

Manzano - Abbazia di Rosazzo
Dopo due mesi di gestione vacante l'Abbazia di Rosazzo avrà un nuovo rettore. Remo Bigotto, già arciprete di Codroipo, è stato infatti scelto dalla curia udinese per portare avanti l'attività abbaziale dopo il ritiro, lo scorso giugno, di don Dino Pezzetta il quale, dopo dodici anni di rettorato, ha dovuto lasciare il suo incarico per motivi di salute. «La scelta di nominare monsignor Bigotto nuovo rettore dell'Abbazia - afferma il vicario generale Giulio Gherbezza - non si è basata solo sulla sua esperienza pastorale e sul suo bagaglio culturale, ma anche sul fatto che don Remo Bigotto ha rappresentato per anni un riferimento spirituale per i suoi fedeli". Rimane da chiedersi quale sarà il futuro dell'Abbazia di Rosazzo e soprattutto se il nuovo rettorato porterà avanti i progetti che don Pezzetta aveva intrapreso con impegno e dedizione. Difficile non pensare ai risultati raggiunti nel tentativo di riunire le chiese cattolica e ortodossa; nel corso degli anni infatti don Dino Pezzetta era riuscito a creare un dialogo con le chiese dell'Est, nella speranza di valicare i confini che separano da più di mille anni le chiese d'Oriente e d'Occidente. A parlare in proposito lo stesso don Remo Bigotto: "La curia, nominandomi nuovo rettore, ha espresso la ferma intenzione di portare avanti i progetti ecumenici di don Dino, accanto all'attività spirituale e pastorale». "A tal fine - aggiunge monsignor Gherbezza - don Bigotto verrà affiancato da alcuni collaboratori che lo aiuteranno nella gestione dei tanti progetti che impegnano l'Abbazia". Meno convinta appare la posizione di don Dino Pezzetta, poco propenso a credere che l'attività ecumenica da lui intrapresa troverà un seguito nella persone di don Remo Bigotto. "Sono a conoscenza che sia intenzione della curia portare avanti il progetto Rosazzo, ma le intenzioni devono camminare su progetti concreti e, al momento, non mi pare che ce ne siano. A suo tempo ho dato la mia disponibilità ad affiancare il nuovo rettore nell'ambito dell'attività ecumenica di cui mi sono occupato per anni, ma a condizione che si continuasse a perseguire gli obiettivi che io mi ero posto". Don Dino dunque attende proposte concrete, "anche se - ammette - nessuno mi ha ancora interpellato". Anche i volontari dell'Abbazia, che per anni hanno aiutato Dino Pezzetta, attendono di sapere quale sarà la nuova impostazione del rettorato, auspicando che il progetto Rosazzo non venga abbandonato.
(Lisa Zancaner - Il Gazzettino di Giovedì, 7 Settembre 2006)