biel lant a Messe a...

Rosazzo (UD), 5 Febbraio 2012
Chiesa di San Pietro apostolo

Messe in Badie

          "Un frêt cal criche", espressione che ascoltavo da bambino nei discorsi che d'inverno si scambiavano i "grandi", forse si riferiva al rumore che il vento provoca infilandosi tra i rami degli alberi coperti di ghiaccio, fenomeno abbastanza raro definito "la gîs" (in italiano "calaverna").
          Non erano queste le condizioni meteo di Domenica 5 Febbraio, anche se nelle nostre contrade le temperature si erano stabilizzate intorno ai 7-8 gradi sotto lo zero. Un timido sole illuminava la pianura friulana e le strade erano assolutamente "pulite", ma seguendo per radio e TV quello che succedeva in altre parti d'Italia, per solidarietà con quei poveretti bloccati dalla neve, ho sentito il dovere di starmene tranquillo a casa, decidendo che in quella Domenica... non ci sarei andato a messa...!
          Nel pomeriggio però, forte si è fatto avanti il desiderio di rivedere gli amici dell'Abbazia (che non vedevo da due domeniche), tanto che intorno alle ore 17 ho riempito velocemente il borsello con un "set essenziale" di attrezzature e son partito puntando in direzione di Rosazzo. Sono giunto entro le mura dell'Abbazia mentre era in esecuzione il "secondo botto" di campane che scatta mezz'ora prima della messa.

          Entrando nel chiostro, il vortice che in quel punto immancabilmente coglie il visitatore era veramente pungente, tanto che la definizione "Un frêt cal criche" non era assolutamente sprecata, ma sebbene fossimo a temperature polari, la mia Sony HX100V ha ugualmente fatto il suo dovere, scattando a raffica un centinaio di immagini per creare la "panoramica notturna" che si vede nella foto.
          In chiesa, mentre il gruppo Schola Cantorum Abbaziale diretto dal M° Dell'Angela stava provando il suo repertorio, ho piazzato il mio Roland R-05 nella cassa-altoparlante vicino all'organo, in modo da riprendere oltre al canto del coro, anche tutto quello che viene captato dai microfoni. L'ho messo lì per abitudine... senza uno scopo preciso... per non correre il rischio di perdermi qualche cosa di importante, che in quel momento non è a mia conoscenza. Non era la miglior posizione per fare una buona registrazione, ma ho pensato che fosse meglio di niente. Ho scattato alcune foto al coro, anche se mancavano una ventina di minuti alla messa e in quel preciso momento la formazione non era al completo.
          Solo durante il corso della cerimonia sono venuto a conoscenza che la Messa era dedicata ad Arianna, una giovane mamma che a causa di una di quelle malattie che non lasciano scampo, recentemente ci ha lasciati per sempre. Durante la funzione ho seguito con commozione il marito e il padre della  scomparsa impegnati nelle letture, il figlioletto nella funzione di chierichetto e la madre di Arianna impegnata con il coro. Insomma, un grande esempio di forza, coraggio e fede che fa molto riflettere, specialmente chi come me ha la fortuna di annoverarli tra gli amici personali, e nello stesso tempo induce ad interrogarsi su quale sarebbe il nostro comportamento in un simile frangente.
          La Messa era celebrata da don Daniele Antonello, un giovane sacerdote da qualche tempo a supporto nella parrocchia di Manzano, che sicuramente farà molta strada e che mi auguro possa conservare l'entusiasmo giovanile, la semplicità e la cortesia con le quali si rivolge ai fedeli che lo ascoltano.

Canto d'apertura



Eccomi, eccomi,
Signore io vengo;
eccomi, eccomi,
si compia in me la tua volontà.

Nel mio Signore ho sperato,
e su di me s'è chinato,
ha dato ascolto al mio grido,
m'ha liberato dalla morte.

Eccomi, eccomi...

Eccomi, eccomi...


...don Daniele al Vangelo e all'omelia...



 PREGHIERA DEI FEDELI

...e dopo la Comunione, la benedizione ed il canto di chiusura...



Ave, o Vergjine us saludi
come l'agnul ancje jò:
ave, o plene d'ogni grazie,
il Signôr al è cun vô.
Daimi, daimi une cjalade
cun chel voli plen d'amôr,
o gran Mari Imacolade,
o colombe dal Signôr.
Biele l'albe matutine,
biel un agnul dal Signôr
ma vô Vergjine divine,
'o sês biele plui di lôr.
Fàisi dongje, o cjare Mari,
cun chel vuestri biel bambin,
che jo lu cjali, che jo lu tocji,
che jo lu bussi, chel ninin.

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AVVISO

          La corale “Schola Cantorum” sostiene con costanza e competenza le celebrazioni domenicali e festive che si svolgono nell’Abbazia di Rosazzo, proponendo i brani ed accompagnandoli nella formazione classica delle quattro voci miste.
          La sua attività vuole essere la testimonianza di un impegno non soltanto musicale, ma anche pastorale, ecclesiale, sociale e di crescita culturale.
           Siamo aperti al contributo di tutte le persone che, con sacrificio del proprio tempo libero, desiderino partecipare all’iniziativa.
          Avvicinati al “Maestro – organista” prima od al termine delle celebrazioni liturgiche in Abbazia, oppure telefona al n. 0432.759441 e chiedi di Roberto. Saremo lieti di darti tutte le informazioni o delucidazioni che vorrai chiederci.

TI ASPETTIAMO!