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Nespoledo di Lestizza (UD), 23 Gennaio 2011



 CAMPANE

           Nespoledo (in friulano Gnespolêt ) è una frazione del comune di Lestizza, in Provincia di Udine, di circa 650 abitanti, collocata a circa 15 km dal capoluogo. Il nome deriva dall'albero da frutto Nespolo, dei quali ce n'erano in grande quantità fino all'inizio del 1900.
          Molto attesa la tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate di Nespoledo, con la Processione con la statua del Santo, che dalla sua chiesetta campestre alla periferia del paese viene trasferito nella chiesa parrocchiale. Dopo la cerimonia, i portoni che si affacciano sul viale del borgo e sulla piazza vengono aperti e nei cortili interni vengono offerte le specialità culinarie locali ed i prodotti culinari di stagione con offerta libera… Segue poi dalla tradizionale lotteria con "Il palio del porco", con la festa che continua fino a tarda notte.

 Processione per la
Festa di Sant'Antonio        


...alcuni scorci della borgata visti dal sagrato della parrocchiale...


...e le entrate addobbate di alcuni "puartòns" pronti per l'accoglienza...

...alle 15.17, la "Filarmonica La Prime Lûs 1812" di Bertiolo
si è incamminata verso la periferia...


 BANDA

Lestizza, Nespoledo
Chiesa di Sant'Antonio Abate
[Secoli XVI; XVIII; XIX]

La chiesa originaria succursale campestre, di cui non rimane traccia, risale al XVI secolo. La devozione al Santo è molto antica; cominciò, infatti, già nei secoli III-IV e si diffuse in modo particolare presso il popolo, il quale faceva ricorso a lui contro la peste, contro i morbi contagiosi e contro il cosiddetto "fuoco di Sant'Antonio". L'attuale edificio si colloca certamente alla fine del XVIII secolo, anche se il pronao neo­classico, con frontone triangolare poggiante su colonne cilindriche, pare un'aggiunta posteriore. La chiesa ha pianta rettangolare con abside poligonale; sul fianco destro si nota un avancorpo che include una cappella. All'interno, i soffitti, le cornici e le lesene risalgono ai restauri ottocenteschi, vi sono conservati anche alcuni ex voto sette-ottocenteschi, ingenue ma fresche testimonianze di una profonda devozione popolare.

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          Le informazione storiche sulle origini della chiesa le ho potuto trarre dal cartello informativo che la Provincia di Udine pone accanto agli edifici e luoghi di un certo interesse. Per il mio lavoro questi provvidenziali cartelli mi sono sempre stati molto utili per implementare le nostre pagine... peccato che con il rinnovo della cartellonistica, ora le informazioni sono sensibilmente ridotte perchè utilizzando lo stesso spazio, sono scritte anche in friulano e inglese.

          Sul sagrato della chiesa dove mi ero piazzato in attesa della processione, mi ha fatto compagnia un signore di una certa età simpaticamente loquace, che mi ha fornito alcune preziose informazioni sulla tradizionale festa del "Perdon di Sant'Antoni". Ho saputo per esempio che la distanza tra la chiesetta di S.Antonio e la parrocchiale è di un chilometro e che la statua del Santo, che i giovani coscritti del luogo devono trasportare a spalla, nel suo complesso pesa circa un quintale.
        Nell'allestimento di questa pagina, mi sono meravigliato di non aver trovato in rete nessunissima informazione su una manifestazione così particolare come la Festa di Sant'Antonio di Nespoledo.


Esattamente alle ore 16,00, la processione è comparsa in fondo al viale...


...della quale vi mostriamo la fase di avvicinamento...


...la parte più difficoltosa dell'entrata in chiesa, non tanto per il peso della struttura,
ma sopratutto per il suo ingombro comprendente un'angelo con le ali aperte...


...l'ultima fase del collocamento all'interno della parrocchiale...


Dopo alcune preghiere e canti, è stata impartita la Benedizione Solenne...
...e terminata con "Noi vogliam Dio" eseguito dalla Banda.


 BANDA


...un'ultimo flash sui fedeli che stavano smobilitando, ed uscendo dalla chiesa si disperdevano
lungo la borgata  per continuare con la parte profana dei festeggiamenti ...

          Il mio compito era praticamente giunto al termine e non restava che ritirami in buon ordine puntando verso casa, soddisfatto del  proficuo lavoro svolto nell'intensa giornata che si stava chiudendo. Ma come si deduce dagli appunti di viaggio riportati in altra parte del sito, le iniziali intenzioni si sono modificate cammin facendo e la giornata ha avuto un diverso e piacevole epilogo...