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Oleis di Manzano (UD), 20 Novembre 2008

Messa nella ricorrenza della Madonna della Salute



 CANTO D'INIZIO E SALUTO A DON DINO


 I CANTI DELL'ASSEMBLEA ERANO ACCOMPAGNATI ALL'ORGANO
DAL MAESTRO GIANLUCA MICHELONI



 OMELIA


...alcune immagini della Messa presieduta da don Dino Pezzetta ex parroco di Oleis
e concelebrata dal vicario foraneo mons. Nino Rivetti
e dal Rettore dell'Abbazia di Rosazzo mons. Remo Bigotto


...tripla benedizione dei sacerdoti concelebranti...

... e per la festa della Madonna della Salute,
il canto finale non poteva che essere...

 AVE O VERGJINE

     La origini della festa - “La Festa della Madonna della Salute” è sicuramente per Venezia la festa dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento religioso popolare.     Anche questa festività, come quella del “Redentore”, ricorda un’altra terribile pestilenza, quella del biennio 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge per ottenere l’intercessione della Vergine Maria, nostra Signora, Madre di Dio.     A tutt’oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre di ogni anno davanti all’altare maggiore dell’imponente a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Madonna.      Nel 1630, più di mezzo secolo dopo la terribile pestilenza del 1575-77, il morbo si abbatte nuovamente su Venezia.     Il doge fa voto di erigere una chiesa intitolata alla Salute, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria per porre fine alla pestilenza. La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena.     Il suo progetto rispondeva alle esigenze di grandiosità richieste dalla Serenissima: una chiesa che doveva esaltare la Vergine e al tempo stesso la Repubblica. La basilica fu consacrata nel 1687.     A tutt’oggi, il 21 novembre, migliaia di persone percorrono il ponte votivo su barche e vanno in pellegrinaggio alla Chiesa della Salute a rendere omaggio alla Madonna, accendendo un cero affinché interceda per la loro salute.