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Sgonico (TS), 1 Ottobre 2006

CAP: 34010 - Abitanti: 2130
Altitudine (s.l.m.) : m. 279 - Superficie : Kmq. 31,31  

Sgonico (TS)
Situato sull'altopiano carsico alle spalle di Trieste, l'attuale territorio fu probabilmente abitato gia' nel paleolitico, come lasciano supporre alcuni reperti archeologici rinvenuti nelle grotte del territorio. Nel II secolo a.C. la zona fu assoggettata dai Romani, e nel XIV secolo appartenne al Patriarca di Aquileia, che la diede in feudo a varie famiglie di Trieste. In seguito, passo' ai Signori di Duino e fece parte dell'omonima contea fino al 1849. 



 CAMPANE

Santa Messa per la festa patronale di San Michele



 CANTO D'INIZIO


                   
 CANTI E PREGHIERE



 CANTO FINALE


Arte e cultura: SGONICO (TS)
     L'esistenza di una chiesa a Sgonico è attestata prima del XVI secolo, ma l'attuale edificio - affiancato da un alto campanile che domina il territorio circostante - è più tardo, più volte modificato ed ampliato nel tempo. All'interno, altare maggiore di foggia barocca e riquadri affrescati del secolo XIX e XX nella navata e nel coro.
     Suggestiva la cinquecentesca Chiesetta votiva di S. Ulderico a Samatorza, forse la più antica del Carso triestino, con facciata terminante in un campanile a vela in pietra a tre fornici. All'interno, altarolo barocco in marmi policromi contenente una pala con l'immagine del Santo titolare (secolo XVIII).
     Nell'ambito comunale, interessanti borghi carsici con complessi edilizi di architettura spontanea di grande interesse etnografico (in particolare Repniø-Rupinpiccolo).
     Sopra Rupinpiccolo si segnala un castelliere parzialmente restaurato dalla Soprintendenza e meritevole di visita. Resti di altri castellieri si trovano nelle colline a ridosso di Sales e Samatorza.
     A Borgo Grotta, la spettacolare Grotta Gigante, la più grande cavità turistica del mondo, aperta al pubblico nel 1908: è una immensa sala di oltre cento metri d'altezza, 280 di lunghezza e 65 di larghezza, ricca di stalattiti e stalagmiti dalle forme varie e spesso imponenti (una di esse misura ben dodici metri d'altezza). Ottimamente attrezzata per la visita, la grotta gigante è una delle mete turistiche più affascinanti della regione. Per le sue eccezionali caratteristiche e per la temperatura di 12°, costante tutto l'anno, è diventata anche sede di importantissime strumentazioni scientifiche.
     Vicino all'ingresso è stato aperto - in una bassa costruzione - il Museo di Speleologia, inaugurato nel 1963, con grafici, schemi e fotografie, minerali, fossili e materiali vari relativi alle grotte carsiche.
     Tra Sgonico e Gabrivozza è sorto nel 1964 l'orto botanico di Carsiana, nel quale sono stati riprodotti gli aspetti tipici della flora carsica (circa 800 specie, cartellinate, vi sono coltivate). Occupa circa seimila metri quadrati, divisi in otto parti, che documentano altrettanti ambienti vegetali del Carso. Attrezzato per la visita turistica (con periodi di visita stabiliti di anno in anno), Carsiana offre la possibilità di ammirare una flora tipica altrove in estinzione ed ambienti fisici particolari, tra cui una dolina.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia