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 Porpetto (UD), 8 Maggio 2005 

CAP: 33050 - Altitudine (s.l.m.): m. 10 Abitanti: 2.706
Superficie: Kmq. 18,09

PORPETTO - Storia e Descrizione
La storia di Porpetto è comune a quella di molti altri paesi della nostra regione in quanto la zona subì ripetute invasioni da parte delle popolazioni barbariche che distrussero villaggi interi decimandone la popolazione. Nel 967 l'Imperatore Ottone I donò una parte dell'attuale territorio comunale al Patriarca Rodoaldo. Nel 1031 il Patriarca Popone decise di assoggettare alla Pieve di Porpetto le ville di S. Giorgio e di Gonars; in seguito la pieve finì per esercitare il potere spirituale e civile su ben quattordici borghi, annoverando a tale scopo la presenza di illustri ecclesiastici. Dopo la soppressione del Patriarcato la pieve e il territorio di Porpetto passarono sotto la potestà giudiziale del Vescovo di Gorizia.
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 La chiesa parrocchiale e il Monumento ai Caduti di tutte le guerre


 CAMPANE


 L'interno della chiesa dedicata a S. Vincenzo


 Grande festa per la Prima Comunione di un gruppo di ragazzi...

 ...e Messa solenne animata dal coro...


 CANTI
         


 ...i fedeli presenti alla cerimonia e foto di gruppo con il parroco le animatrici liturgiche

     

PORPETTO - Arte e Cultura
     La Chiesa Parrocchiale intitolata a S. Vincenzo fu costruita nel 1753 ma di lì a sette mesi venne distrutta da un incendio; fu allora affidato il progetto della ricostruzione al capomastro Sebastiano Lotti di Bertiolo, ma l'ambiziosa idea di una chiesa di grande dimensione a tre navate dovette essere abbandonata per l'eccessivo costo. Dopo una trentina d'anni venne quindi eretta una chiesa ad una sola navata, con facciata di tipo vagamente neoclassico. Di buona fattura l'altare maggiore, settecentesco, in marmi policromi e con le statue laterali dei Ss. Vincenzo e Margherita di Cortona, dovuto ad uno scultore appartenente alla numerosa famiglia degli Zuliani che si sigla "L. Zuliani". L'altare contiene i quindici Misteri del Rosario ed un quadretto con la Madonna con Bambino. Un'antica tavola con lo stesso soggetto si conserva nella chiesa ed è attribuibile a "madonnaro" veneziano del XVI secolo legato a modelli bizantini; veneta (ed attribuita ad Antonio Balestra, veronese vissuto dal 1666 al 1740) è la pala con i Sette fondatori dei Servi di Maria, affollata, pietistica composizione che proviene dalla chiesa dell'Addolorata di Gradisca d'Isonzo.
     Del Castello di Porpetto, già dimora dei Frangipane, sopravvivono solo le strutture esterne; interessanti nel soffitto di una stanza, un rovinatissimo affresco con il dio Pan attribuibile ad Andrea Urbani (seconda metà del Settecento).
     Tra le costruzioni rurali, caratteristica la Casa Rovere a Corgnolo, edificata nel 1738, come riporta la data della chiave di volta dell'ingresso, in una zona di confine tra la repubblica Veneta ed il territorio arciducale, continuamente contraddistinta da azioni di contrabbando e scorrerie di bande nemiche.
     Si presenta come una costruzione solida, massiccia, con al centro una torre probabilmente di avvistamento. Il focolare, costruito in epoche successive, ha un camino a tronco di cono che si eleva di parecchio oltre il colmo della casa.

Informazioni tratte da: 
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org