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Santa Maria la Longa, 28 Marzo 2004

SANTA MARIA LA LONGA (Ud)
40 s.l.m. - 19,42 km² - 2.300 abitanti - C.a.p.:33050
Frazioni: - Mereto di Capitolo - Ronchiettis - Santo Stefano Udinese - Tissano

La storia dei nostri paesi dalle origini alla fine dell'Ottocento.
La zona di Santa Maria la Longa sin dalla notte dei tempi venne percorsa da popoli preistorici che attraversavano la pianura friulana da est a ovest. Infatti il territorio di Santa Maria la Longa si trova sopra la linea delle risorgive e quindi lungo il tragitto abituale dei grandi spostamenti migratori delle genti indoeuropee. In relazione a questa antichissima "pista" preistorica e protostorica c'erano due località situate tra il paese di Santa Maria la Longa e le frazioni di Tissano e Santo Stefano Udinese: la Motta (citata già in un documento del 1569) che probabilmente era un castelliere protostorico, e la Tomba (citata già in carte del 1527) che quasi certamente era una tomba a tumulo di età protostorica. Tuttavia sul territorio di Santa Maria la Longa si hanno stanziamenti sicuramente documentati soltanto a partire dal periodo romano; a quell'epoca infatti risalgono molti rinvenimenti archeologici diffusi in modo uniforme su tutta la nostra zona. Da notare che resti romani sono emersi anche in vicinanze di chiese e chiesette, segno questo della continuità tra religione pagana e la successiva religione cristiana. Per il periodo alto-medioevale dobbiamo segnalare i due cimiteri di età longobarda scoperti nei dintorni di Tissano: più precisamente uno si trovava a nord ed uno ad est del paese. Verso l'anno 1000 tutti i paesi del territorio comunale di Santa Maria la Longa appartenevano ai Patriarchi di Aquileia i quali, mediante le donazioni fatte dai re e dagli imperatori, avevano in mano gran parte del Friuli. In questi anni compaiono anche le prime citazioni scritte che nominano i nostri paesi; in un documento del 1031 troviamo Villa Sclavorum (= villaggio degli sloveni) detto anche Melereto che corrisponde all'attuale paese di Santa Maria la Longa, poi un altro Melereto (attuale frazione di Mereto di Capitolo), inoltre Ronketes (attuale frazione di Ronchiettis) e la Villa Sancti Stephani (attuale frazione di Santo Stefano Udinese). La prima citazione della frazione di Tissano appare invece più tardi in un documento dell'anno 1166 nella forma di Tissan.

Per altre info: http://193.42.81.170/santamaria/comune/sindaco.htm


 CAMPANE

Immagini...

... durante la Messa.

Principali monumenti e opere d’arte
Nel comune di S. Maria la Longa si trovano tre ville venete che sono di gran lunga le cose più belle che - sul piano dell'arte - la zona possiede. A Tissano, la Villa dei conti del Torso, già dei co. Agricola e dei co. Strassoldo, era un tempo ricca di raffinati arredi e di preziose raccolte storico-artistiche. È una elegante costruzione settecentesca, molto sviluppata in senso longitudinale, con corpo centrale avanzato, cortile d'onore, giardino e parco.
A Mereto di Capitolo la Villa Frangipane, del XVII secolo, con balcone in pietra e lo stemma nobiliare in facciata, ha un aspetto piuttosto severo, con pesanti inferriate nelle finestre del pianterreno.
A Santa Maria la Longa, la Villa ex Bearzi, ora Piccolo Cottolengo di Don Orione, si compone di un corpo centrale timpanato aggettante, affiancato da due lunghe ali. Settecentesca, è attorniata da recenti costruzioni (ad esempio il Padiglione Cavazzini"), sorte per assolvere alle molteplici esigenze della benefica istituzione, e da piante secolari che rendono l'ambiente suggestivo.
Per quanto riguarda le chiese, la Parrocchiale di S. Maria Assunta nel capoluogo, priva di particolare rilevanza architettonica, ha un bell'altare barocco (quello laterale di sinistra, dedicato alla Madonna del Rosario) che si dice acquistato a Udine, un fonte battesimale cinquecentesco ed opere d'arte contemporanea: l'Assunta in mosaico nel catino absidale, eseguita dalla Scuola di Mosaico di Spilimbergo su cartone di Ernesto Mitri, di Udine, due tondi a mosaico nella navata, eseguiti dalla stessa Scuola su cartone di Cirillo Iussa di S. Pietro al Natisone.

Più ricca d'arte Mereto di Capitolo: nella Parrocchiale, acquasantiera e fonte battesimale cinquecenteschi, una bella pala di Pietro Bainville, pittore francese abitante in Palmanova, XVIII secolo, raffigurante il Sangue di Cristo (simile per fattura a quella di Aiello), un monumentale altar maggiore barocco con pala dedicata alla Madonna del Rosario e i Ss. Michele, Pietro e Marco, opera di Giuseppe Cosattini, 1673, lignea Madonna con Bambino cinquecentesca, attribuita all'intagliatore bergamasco (ma abitante in Udine) Antonio Tironi, uno dei protagonisti della scultura lignea friulana del primo Cinquecento. La statua, che sembra sia stata eseguita per Ronchis dove rimase fino a che venne distrutta la chiesa nel 1806, fu portata a Mereto nel 1813.
Il moderno affresco del soffitto, nel quale si vede la Deposizione di Cristo dalla Croce con Maria, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e le pie Donne (in alto l'Arcangelo Michele, cui è dedicata la chiesa, annuncia la Resurrezione) è stato ultimato nel 1986: è del pittore Antonio Boatto di S. Stino di Livenza.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org

La piccola Chiesa di S. Pietro, un po' fuori paese, con campanile che si imposta al centro della facciata, conserva affreschi nella lunetta e nella volta del piccolo "protiro" laterale destro: raffigurano la Madonna con Bambino, Santi, Angeli e il Padre Eterno; vanno assegnati ad un modesto pittore friulano del primo quarto del XVI secolo.
La neogotica Chiesa parrocchiale di S. Stefano Udinese (costruita tra il 1872 ed il 1878) ha un altar maggiore in marmo con statue dei Ss. Giovanni Battista e Sebastiano datate 1802, decorazioni a tempera e pala affrescata dietro l'altare (Martirio di S. Stefano) del gemonese Giuseppe Barazzutti (1937-1939).
Opere moderne anche nella Parrocchiale di Tissano, in cui vanno ammirate due grandi e belle tele di Enrico De Cillia, nato a Treppo Carnico ma vissuto a Udine, con la Parabola del Seminatore e Gesù nell'orto degli Ulivi (1928).
Bello anche l'altare barocco in marmo giallo e bianco, con due statue in pietra gentile dei Ss. Luigi Gonzaga e Sebastiano.

Come si possono aiutare gli ospiti del Piccolo Cottolengo


 

  • - Con la preghiera, con il far conoscere il Piccolo Cottolengo di Don Orione a persone di cuore e benefiche.
  • - Con l'indirizzare buone vocazioni, anche adulte di Sacerdoti, Suore, fratelli religiosi ed eremiti.
  • - Con il presentarsi personalmente per un aiuto nell'assistenza e nel lavoro ai vari reparti; maschile e femminili (= VOLONTARIATO).
  • - Con eredità, lasciti, legati, usando la formula: «... lascio alla "Provincia Religiosa di S. Marziano di Don Orione", con sede in Milano per gli scopi perseguiti dall'ente in Santa Maria La Longa - Udine (luogo, data e firma per esteso con la vidimazione del notaio). La "Provincia Religiosa di S. Marziano di Don Orione" è Ente Religioso Giuridico, approvato con D.P.R. n. 864 del 27/10/69 ed è esente da tasse di successione.
  • - Per invio di offerte, Ss. Messe, intestazioni letti o fondazione di Borse, ci si può servire del C.C.P. 18107334 intestalo a "Piccolo Cottolengo di Don Orione".

PROVINCIA RELIGIOSA S. MARZIANO DI DON ORIONE
PICCOLO COTTOLENGO DI DON ORIONE
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Tel. 0432.995025 - 995351 - Fax 0432.995189 - E-mail: nerinoro@libero.it - c.c.p. 18107334