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Paluzza (UD), 25 Maggio 2003

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PALUZZA (Ud)
602 metri s.l.m. - 70 km2 - 2.837 abitanti circa - C.a.p.: 33026

Frazioni/Località: Casteons - Cleulis - Monte Croce Camico - Rivo - Timau
Informazioni turistiche: Pro Loco Paluzza, p.zza 21-22 Luglio, tei. e fax 0433-775344 - Pro Loco Timau-Cleulis, p.zza S. Pio X 1
Biblioteche: Biblioteca Comunale, e/o Municipio, p.zza 21-22 Luglio (apre gi. dalle 16,30 alle 17,30)
Musei e archivi: Museo storico La Zona Carn'ia nella Grande Guerra, v. Nazionale, fraz. Timau, tel. e fax 0433-779186(88) (apre: giugno e ottobre, sa. e festivi dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18; luglio e settembre, da ma. a ve. dalle 14,30 alle 18,30, sa. e festivi dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18,30; agosto, tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19)
Escursioni: Percorso ad anello La Torate-Ramazaso / Percorso ad anello Lago Volala e dei Tre Rifugi / Monte Croce Camico-Creta di Collina / Passo di Monte Croce Camico-Creta di Collinetta / Passo di Monte Croce Camico-Rifugio Mannelli / Gasera Pramosio-Monte Cuestalta / Gaserà Pramosio-Monte Paularo / CIeulis-Monte Terzo / Passo Monte Croce-Pal Piccolo / Laghetti di Freikofell al Pal Grande - Ferrata del Gamspitz - Monte Coglians - Creta di Cjanevate - Creta di Collina - Creta di Timau - Pal Piccolo - Pal Grande - Monte Avostanis - Malga Pramosio - Monte Maseradis - Località Valpudia - Monte Rivo - Monte Terzo


CAMPANE

Alcune foto riprese prima e durante la Santa Messa, durante la  quale...


...mani esperte hanno operato alla consolle del potente organo...


...per accompagnare  i canti dei fedeli...


Una flash sui fedeli, "interferito" dai residui di incenso...


Alla fine delle cerimonia, il sacerdote ha spiegato i motivi della mia presenza


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Principali monumenti e opere d'arte
Nella Chiesa arcipretale di S. Daniele profeta, del XVIII secolo, di semplice fattura e con alto e slanciato campanile, affreschi di timbro provinciale ma di ascendenza tiepolesca nel presbiterio {Evangelisti) e nella navata (Simboli, Virtù): ne fu autore, nel 1764, il tolmezzino Antonio Schiavi (1736-1786) appartenente alla ben nota famiglia di architetti capomastri. Del pittore udinese Giovanni Antonio Agostini è la pala raffigurante S. Giovanni Battista che sorregge con la mano destra l'agnello: è firmata e datata 1593.
Di grande interesse è l'antico organo, fabbricato nel 1760 da don Giacomo Sellenati di Sutrio per la chiesa di S. Maria di Paluzza e qui trasportato nel 1913 quando la chiesa fu distrutta.
In S. Daniele si trovava fino pochi anni fa anche un organo positivo del secolo XVII, opera di Daniel Radivus di Paluzza, ora nel Museo Diocesano d'Arte Sacra di Udine.
La Chiesa di S. Maria (che oggi è la vera parrocchiale), edificio rifatto nel 1924 da Massimiliano Ongaro ingloba l'abside quattrocentesca dell'antica chiesetta, ora divenuta prima cappella di destra: in essa lavorò nel 1555 Giuseppe Furnio, pittore sanvitese seguace dell'Amalteo, che vi condusse un ciclo d'affreschi, privi di forza ma non spregevoli, recentemente restaurati. Rappresentano nella volta costolonata il Padre Eterno, Evangelisti e Santi; nelle lunette e nei riquadri Storie della vita della Vergine. Nella medesima cappella troneggia la splendida ancona lignea del bergamasco Antonio Tironi (1508-1510), dipinta e quasi completamente dorata, con nove statue in altrettante nicchie (tre per ognuno dei tre ripiani) delimitate da pilastrini finemente traforati. Nelle nicchie i Ss. Cimiamo, Giorgio, Floriano, Paolo, la Madonna con Bambino, Nicola, Giovanni Battista, Pietro, Daniele. Ai lati ed alla sommità, motivi a foglie, a fiamme, a pinnacoletti. Lo schema e la decorazione sono ancora decisamente gotici, ma lo spirito rinascimentale è già pienamente affermato nell'abbandono dell'accentuato verticalismo e nel senso della proporzione più vicino ai canoni dell'architettura classica, per cui le figure vengono inserite in nicchie dal respiro cinquecentesco le quali diventano veri, credibili ambienti. Tra i dipinti conservati in chiesa, va ricordata la pala della Madonna del Carmine di Matthaus Zehender (1661).
Poco a nord di Paluzza, a dominare la valle del But, l'antica Torre Moscarda, solida costruzione quadrata in parte sbrecciata, di più di dieci metri d'altezza (e 8,50 di lato), un tempo al centro di un importante sistema difensivo e doganale, il «Castrum Muscardum». Posta a sbarrare la strada di Monte Croce (da sempre frequentata tanto che ancor oggi si leggono iscrizioni romane sulla roccia lungo la via del Monte Croce) fu eretta, secondo l'opinione corrente, alla metà del Duecento per volere del Patriarca Gregorio di Montelongo.
Nella Parrocchiale di Cleulis si vedano una pala raffigurante S. Osvaldo di buona fattura, di artista della Val Canale (metà secolo XVIII) e due grandi tele venute recentemente ad arricchire il patrimonio della Chiesa: rappresentano le Portatrici comiche e la Partenza dell'emigrante, due temi di notevole rilevanza sociale: sono state dipinte da Domenico Straniino di Sutrio (1985).
A Timau, sul luogo del Santuario del Cristo distrutto dalla guerra del 1915-18, è stato costruito nel 1921, su progetto del'architetto milanese Giovanni Greppi (1884-1960) che fu allievo e collaboratore di Raimondo D'Aronco, un Tempio Ossario, dall'elegante porticato, nel quale si conservano mosaici di Pred Pittino (1954) all'esterno e all'interno affreschi di Giovanni Napoleone Pellis (1951) ed una pala (Madonna della Neve) di Pietro Fragiacomo (1931).
Recentemente è sorta in paese una nuova, grandiosa Chiesa a tré navate (evidenziate anche in facciata, dove si vede un grande mosaico di Ernesto Mitri) benedetta nel 1968: ne è stato progettista l'ing. Vittorio Orlando di Tolmezzo. Nei locali dell'ex scuola materna, la mostra permanente La zona Carnia nella Grande Guerra si pone come un piccolo interessante museo che -attraverso una consistente raccolta di cimeli bellici italiani ed austriaci recuperati soprattutto sui luoghi di combattimento intorno a Timau- testimonia le drammatiche vicende della grande guerra nel territorio carnico. L'esposizione comprende anche materiale numismatico e documentaristico, cartoline d'epoca e ricostruzioni storiche.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
 
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org