Lavariano (UD), 15 Ottobre 2017
Chiesa di San Paolo Apostolo



CAMPANE

Santa Messa Solenne
per la Festa della "Madone dal Rosari"
e per il 55° sacerdotale di Mons. Giuseppe Faidutti
accompagnata dal Coro Parrocchiale
e processione al suono della Filarmonica "G.Verdi" di Lavariano



...con il canto "Tu es Sacerdos" il Coro Parrocchiale ha accompagnato l'entra del corteo
ed il rito di apertura per rendere omaggio a Don Giuseppe per il suo 55° di ordinazione sacerdotale...


         
IL GRAZIE A DON GIUSEPPE ED INIZIO MESSA


...proseguita con la liturgia della Parola...


...che vediamo anche in questa panoramica...


...e con l'omelia di don Giuseppe...


...dal fondo si intravede uno dei registratori attaccato alla cassa audio di sinistra (la più vicina al coro),
dalla quale abbiamo tratto quasi tutti canti, le preghiere e gli interventi espressi ai microfoni...


...obbiettivo in libertà durante la cerimonia...


...alla preghiera dei fedeli e alla liturgia eucaristica fino al Padre Nostro...



CANTO DI COMUNIONE


...il tempo per la consegna di un omaggio al festeggiato...



...e l'uscita in processione accompagnati dal canto del coro...

...abbiamo ripreso il ritorno della processione da Via Aquileia in totale controluce...
(per questo il portatore in camicia ha chiesto scusa per non essere riusciti... a girare il sole)



BANDA

...rientrati in chiesa per l'ultimo omaggio alla "Madone dal Rosari", la benedizione e il canto di chiusura...


Ave o Vergjine us saludi, come l’agnul ancje jo.
Ave o plene d’ogni graçie, il Signôr al ê cun vô!
Daimi, daimi une cjalade cun chel voli plen d’amôr,
o gran mari imacolade, o Colombe dal Signôr.
Biele l’albe matutine, biel un agnul dal Signôr;
ma vô Vergjine divine o sês biele plui di lôr!
Faisi dongje, o cjare Mari, cun chel vuestri biel bambin:
ch'jo lu cjali, ch'jo lu tocji, ch'jo lu bussi, chel ninin.

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...più tardi sulla piazza la banda ha omaggiato don Giuseppe...

         
...ed accompagnato il brindisi in suo onore con il solito repertorio friulano...

LAVARIANO - La comunità di Lavariano si appresta a celebrare la «Madone dal Rosari». Domenica 15 ottobre alle 10.45, l’eucarestia solenne con anche il ringraziamento per i 55 anni di sacerdozio di don Giuseppe. Seguirà la processione lungo via Aquileia.

          La chiesa attuale, dedicata all'Apostolo San Paolo, è stata ricostruita sul sedime di altre tre chiese precedenti e fu inaugurata nell'agosto del 1781 dall'Arcivescovo Girolamo Gradenigo.
          L'ingresso principale è a ovest. Su lato sud sporge la sagrestia ed il coretto dedicato ai Caduti. Presso la Torre, vi è una porta laterale, con un portale cinquecentesco in masselli di pietra sui quali sono stati scolpiti S. Pietro e S. Paolo. Nell'interno sono da ammirare due pile dell'acqua santa in pietra, del 1500. La chiesa è dotata di cinque altari. Sul lato destro ci sono: l'altare settecentesco della Madonna delle Grazie, detta di Lavariano; l'altare di San Paolino o del Cristo, sormontato dalla Pala in pietra bianca di Carlo da Carona, costruita nel 1527. L'altare maggiore è in marmo policromo ed in stile barocco. La pala rappresenta la Conversione di San Paolo sulla via di Damasco ed è opera del pittore carinziano o tirolese Graicher.
          La lunetta dell'abside, con il Cristo Re, è opera di Giuseppe Barazzutti di Gemona, eseguita nel 1937. Il soffitto del coro invece è stato dipinto nel 1930 da Giacomo Monai di Nimis, mentre gli Evangelisti sono di Tita Gori di Nimis. La parete di sinistra porta un novecentesco quadro della Madonna di Lourdes. Sul lato sinistro della Chiesa, ci sono: l'altare di San Antonio, dedicato al Santo di Padova in occasione del voto contro il colera del 1855, ma segno di una devozione assai precedente che lo aveva provvisto di una pala del pittore Pietro Bainville (del 1740, oggi restaurata si trova nel coretto); l'altare, assai barocco, con marmi policromi seicenteschi, dedicato alla Madonna del Rosario, con le formelle dei misteri di tale pratica religiosa attorno alla nicchia.
          Il soffitto della navata centrale è opera settecentesca di Valentino (o Giorgino) Zorzini, e comprende tre quadri: San Pietro, con il triregno papale, l'Adorazione dei Magi al centro, e la Beata Vergine del Rosario. Al di sopra dell'ingresso c'è il soppalco dell'organo, costruito tra il 1835 ed il 1836.
          Altra Chiesa di Lavariano è la Chiesa cimiteriale di San Giovanni, di origine longobarda, costruita su insediamento romano. Verso il 1830 è stata demolita l'altra longobarda Chiesa di San Martino, esistente presso il Mulino Cogoi. (http://www.lavariano.it/chiesa_san_paolo.html)

Altre info nel nostro precedente servizio del 26 Febbraio 2012
 

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