POFFABRO-FRISANCO

          «Siamo un solo popolo: individuiamo il modo di parlarci e trovare le condizioni per stare insieme. È il segnale di cui abbiamo bisogno».
E’ il messaggio lanciato ieri dalla governatrice Debora Serracchiani agli emigranti friulani, che hanno partecipato agli eventi organizzati da Efasce e Friuli nel mondo. Un invito a rafforzare unità e dialogo tra le rappresentanze dei corregionali all’estero dopo le polemiche sulla concomitanza degli eventi delle due organizzazioni.
          «Sono orgogliosa di essere presente all’evento che conclude l’incontro annuale delle centinaia di friulani nel mondo, perché credo sia un momento di straordinaria importanza per la nostra terra e soprattutto per le persone che sono partite tanti anni fa e hanno scelto di tornare per festeggiare il piacere di stare di nuovo assieme nel luoghi d’origine - ha detto la governatrice -. Persone che hanno ricordato, nel 40° anniversario del terremoto, quel momento tragico che ha segnato la nostra regione, ma che ci ha anche trasmesso, attraverso una virtuosa ricostruzione, valori preziosi, ancora oggi necessari dinanzi a paure e difficoltà che dobbiamo affrontare».
          Ieri Serracchiani, assieme al vicegovernatore Sergio Bolzonello, era in Val Colvera per incontrare l’ambasciatore americano in Italia, John Phillips, originario di Poffabro, e consegnargli il premio “Odorico da Pordenone”, a conclusione della tre giorni organizzata da Efasce, guidata da Michele Bernardon. «È un onore accogliere e premiare l’ambasciatore, con cui abbiamo avuto anche occasione di inaugurare in questi giorni un importante forum internazionale tra Fvg e Stati Uniti, che ha visto confrontarsi i rispettivi centri di ricerca e atenei e ha tracciato la strada per consolidare rapporti su temi cruciali come ricerca, innovazione e imprese - ha messo in luce Serracchiani -. Siamo riusciti in questo intento pure grazie ai rapporti che abbiamo trovato e rinsaldato nel tempo attraverso i nostri corregionali».
          Phillips, ringraziando la governatrice per l’attenzione che il Friuli riserva ai temi dell’innovazione e per la ricerca di fruttuosi scambi nei temi di comune interesse tra Regione e Stati Uniti, ricevendo il premio dalla commissaria straordinaria della Provincia di Pordenone, Annamaria Pecile, ha ricordato la storia della sua famiglia, esempio di affermazione e successo dopo l’emigrazione. «Non avevamo fotografie di Frisanco - ha raccontato il diplomatico -, ma mia nonna Lucia, che aveva otto anni quando partì da qui, ce lo aveva descritto talmente nei dettagli che quando l’ho visitato per la prima volta, due anni fa, ho riconosciuto subito la piazza con la fontana, come se l’avessi vista da sempre».
Phillips ha parlato a lungo delle sue radici: ha raccontato dei Colussi originari di Poffabro e dei Filippi originari di Frisanco, tagliapietre e carpentieri emigrati nel 1902, che si impegnarono nel nuovo mondo, riuscendo ad avere successo. Phillips, il cui cognome è stato americanizzato appunto da Filippi, ha fatto sapere «di avere sempre respirato in famiglia l’aria del Friuli e fatto propri i valori tipici friulani: disciplina, industriosità, frugalità e onestà». Numerosi anche gli aneddoti, tra cui il ricordo dell’odore di mosto che saliva dalla cantina, in cui i nonni facevano il vino. Dopo il tuffo nel passato, la promessa: portare Barack Obama in Friuli. «Obama - ha spiegato Phillips - nutre un grande affetto per l’Italia e già in occasione della visita di Sergio Mattarella negli States aveva anticipato che sarebbe venuto spesso qui, dopo la fine del suo mandato. Gli parlerò di questo splendido posto e spero di riuscire a portarlo in Val Colvera».
          Numerose le autorità intervenute per la giornata conclusiva del raduno di emigranti, cui hanno partecipato centinaia di persone da ogni parte del mondo. A fare gli onori di casa, oltre a Bernardon, il sindaco di Frisanco Sandro Rovedo. La giornata è iniziata alle 10 con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, accompagnata dalla banda di Maniago, diretta per l’occasione da Annalisa Biasoni. Alle 10.30 è stata la volta della messa celebrata da monsignor Orioldo Marson. Dopo la consegna del premio all’ambasciatore, momento conviviale tra gnocchi, polenta e bicchieri di vino. Una grande festa che per un giorno ha riunito quella parte di Friuli che vive altrove nel mondo. L’appuntamento con Efasce è per il prossimo anno. Luogo e data da definirsi: Bernardon non ha voluto svelare la location della 40a edizione.
 

è seguita la Cerimonia Civile con la consegna del Premio “Odorico da Pordenone”


...dopo gli interventi del Sindaco di Frisanco Sandro Rovedo, del Presidente dell'EFASCE Michele Bernardon
e della
governatrice Debora Serracchiani..


...è seguita la consegna del premio all'ambasciatore americano in Italia, John Phillips...


...con tanti applausi di tutti i presenti...
(chi conosce la coppia ripresa nell'ultima foto, farebbe un bel gesto di cortesia se potesse mostrare
o consegnare una stampa dell'immagine alla signora... che ci teneva tanto... grazie...)

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Le Foto Ricordo


...i Sindaci... con gli Alpini...