Solidea
Comelli - Un secolo di
Friulanità in Francia ed in Friuli!
(Danilo
Vezzio FF Lione
)
Solidea Comini ha compiuto cento anni e malgrado viva in Francia, ha
voluto festeggiare il centenario in modo solenne e dinamico nel
paese natio, di Billerio-Magnano in Riviera, per essere precisi nel
borgo Bocon!
Generalmente quando una
signora compie cento anni ci si immagina una nonnina seduta
timidamente sorridente, tranquilla, ma la nostra Solidea è dinamite,
di una esplosività strabiliante, ha quasi ribaltato il paese intero.
In Friuli, praticamente
ogni villaggio ha la sua qualifica, per esempio quelli di Gemona
sono ‘’cul gôs’’, col gozzo, quelli di Buja, ‘’fals come la monede’’,
falsi come la loro moneta, Mortegliano ‘’ blave di mortean’’ biada
di Mortegliano, la gente di Billerio sono ‘’cuargnolârs’’ fatti in
legno di corniolo, il legno più duro che esiste in Europa, la nostra
Solidea dà la prova che il detto è esatto è di una solidità
straordinaria.
Solidea abita in Francia
in periferia di Parigi, non lontano dall’aeroporto di Roissy, dove
prende l’aereo più volte all’anno per rientrare a ‘’cjase’’, a casa,
a borgo Bocon, è talmente conosciuta che i piloti la fanno entrare
nel cockpit, e se non la fermano sarebbe capace di pilotare l’aereo
da Marco Polo - Venezia fino a Roissy Parigi!
Solidea smanetta al
computer e la strumentazione dell’aereo non gli fa paura.
Ma qual’ è realmente la sua lunga storia? Dovete
sapere che la zona di Billerio Magnano in Riviera come tutto il
Friuli era minata dall’emigrazione, sia verso l’Europa o verso le
Americhe.
Solidea nata nel il 5
ottobre 1923, a soli 14 anni parte con la mamma ed i fratelli
sorelle più piccoli, nel nord della Francia, dalle parti di Douai,
anche lei va ‘’a bati modon’’, a far mattoni, come il papà, che si
trovava già sul posto. Si deve dire che in quella regione
pullulavano le fornaci per laterizi, mattoni, tegole, coppi, e dove
ci sono fornaci ci sono friulani, questo lo sanno tutti, tutte le
tegole dei tetti delle città europee sono mani friulane, non
parliamo poi dei mattoni !
Solidea era diventata
un’esperta ed addirittura il titolare della fornace si rivolgevano a
lei, malgrado la giovane età, per capire come mai la qualità dei
mattoni prodotti dall’equipe dei Comini era di una qualità
superiore. In materia di mattoni Solidea potrebbe sostenere una tesi
di laurea in qualsiasi università tecnologica, ed ottenere una
laurea perlomeno Honoris Causa. Sulla fornace incontra un ‘’bjel
fornasîr’’ di Qualso, Beniamino Comelli, pure lui purissimo
friulano, e seguendo il proverbio : ‘’uomini e buoi dei paesi tuoi’’
, si sposarono, Beniamino purtroppo non c’è più, ma le loro due
figlie Edda e Eliane sono presenti accanto a mamma Solidea.
Come raccontare una vita
come quella di Solidea, un’emigrazione dolorosa, la fornace, gli
anni terribili della guerra e l’Italia ‘’cul cozon’’ (col zuccone)
che dichiara la guerra alla Francia dove c’era tutto il Friuli e
mezza Italia, potete immaginare la situazione, con una folle
dichiarazione di guerra si passa in un attimo da fratelli a nemici
da trucidarsi! Niente, malgrado le angherie, la famiglia resiste, ma
Solidea deve imparare un mestiere ‘’fornaciaia’’ non esiste! E
quindi va a scuola di cucito, in quegli anni le sarte funzionavano
ancora, il clima non era proprio ideale ma la nostra Solidea era
talmente brava che malgrado l’ostilità verso ‘’l’italienne’’ usci
prima della classe, suscitando invidie e ostilità, e divenne sarta
di ottima reputazione!
Solidea è una forza della
natura, malgrado la sua attività di sarta, riusciva anche a dare una
mano sulla fornace e a produrre mattoni, Solidea non si fermava mai,
ed è forse questa la spiegazione della sua vitalità e longevità. Una
vita passata all’estero, ma Solidea non ha mai dimenticato il suo
paese e fa la pendolare tra la Francia ed il Friuli, parla sempre
perfettamente friulano come non fosse mai partita, anche questa è
una qualità da sottolineare, rappresenta la fedeltà alla propria
terra, è stata ‘’libare di scgugni là ‘’ (libera di dover andarsene)
ora a cent’anni, si sente libera di tornare come, quando vuole,
quasi come uno smacco alla miseria dell’emigrazione!
Tutta la famiglia Comelli
è membro del Fogolâr, per noi Solideae le sôs frutîs (le sue
ragazze) sono un esempio da seguire, Solidea è un monumento che
sapremo conservare per lunghi anni ancora. |