nuove dal friuli e dal mondo

Lione (FR), 5 Novembre 2019

Nuove dal Fogolâr Furlan di Lione

Nuove dal Fogolar Furlan di Lione (FR) 
(Danilo Vezzio Presidente FF)

          Con l'impulso esemplare del Fogolar Furlan di Lione si sono svolte la domenica  3 novembre le commemorazioni della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, come di tradizione, nel riquadro dei soldati italiani del cimitero della Guillotière in Lione, Francia.  Il riquadro é una concessione perpetua della Francia all’Italia, affinché i soldati italiani della 1a Guerra Mondiale riposino in terra francese. Erano stati gravemente feriti in zone di guerra, sulla Marna, ricoverati in ospedali militari nei dintorni di Lione ed ivi deceduti.
           La commovente cerimonia si é svolta con la presenza del nuovo console generale Pierangelo Cammarota, di numerose autorità ed un folto pubblico, fedele a queste sacre cerimonie iniziate negli anni 1920 e che si perpetuano sino ad oggi.
           Due associazioni italiane hanno assistito il console generale in queste commemorazioni, sono la (friulana) DACI discendenti degli ex-combattenti italiani, e la ANFCDG associazione nazionale delle famiglie caduti e dispersi in guerra, queste associazioni dimostrano la vitalità delle associazioni italiane all'estero.
          In questo riquadro italiano, la maestosa statua della Grande Madre in marmo bianco di Carrara sembra ricoprire con un velo di immenso dolore le croci del camposanto, la statua é il capolavoro dello scultore Pasquali, e crea una particolare atmosfera di raccoglimento, di preghiera, come in una cattedrale, ma a cielo aperto tra gli alberi.
           Nel pomeriggio gli alfieri friulani, autorità, ed il pubblico si sono recati alla Necropoli Nazionale francese della Doua dove si sono svolte le tradizionali cerimonie Interalleati, che riuniscono, in un imponente cimitero, esponenti italiani, francesi, polacchi, inglesi, belga, decine di bandiere di ogni nazione, hanno fortemente sventolato il loro rispetto a tutte queste croci o lapidi di caduti delle due guerre.
          Friulani per primo, poi italiani, poi europei....