nuove dal friuli e dal mondo

Tolmino (Slovenia), 26 Maggio 2013
Cinema Teatro Comunale




Incontro culturale

in occasione della "Fraie de Vierte 2013"
organizzata dalla Società Filologica Friulana

con la consegna attestati ai docenti ed ai partecipanti dei corsi di lingua e cultura friulana



 BENVENUTO

 
Il saluto del sindaco di Tolmino, Uroš Brežan,
dell'assessore regionale FVG Giorgio Torrenti...


...e del presidente della Società Filologica Friulana Federico Vicario...


...le relazioni di Silvester Gaberšček...


...di Damjana Fortunat Černilogar...


...e di Bruno Bensa e Paolo Viola...


...alcuni flash sul pubblico...


...si è poi provveduto alla consegna attestati ai docenti ed ai partecipanti dei corsi di lingua e cultura friulana, ma per ragioni di spazio possiamo proporvi solo questa foto di gruppo...

...la prima parte della "Fraie de Vierte 2013" si è conclusa in allegria...



         
 

Friuli e Slovenia: radici millenarie e un futuro insieme
(di Nicola Cossar - Messaggero Veneto del 27 maggio 2013)

          TOLMINO. In riva all’Isonzo, a due passi dalle Alpi Giulie, radicati in una storia comune più che millenaria, dai proto-veneti ai Romani, dai Longobardi al Patriarcato di Aquileia, dagli Asburgo alla tragedia dei due conflitti mondiali. Uniti da percorsi, da incroci di esistenze scandite anche dal lavoro, dall’arte, da lingue che si incontrano senza scontrarsi perchè sanno capirsi (una parola madre formidabile: Krn), di culture che sanno con-vivere perché le lega qualcosa di straordinario - e per certi versi esemplare - che viene dal basso, dal rispetto e dalla quotidianità dei popoli, e non dai trattati. Così, ieri a Tolmino, nella sua magnifica e verdissima valle, Friuli e Slovenia si sono riabbracciati con la complicità della Filologica, che ha deciso di venire a festeggiare qui la Fraie de Vierte proprio per rinsaldare quei vincoli già così forti.
          Dopo la messa in sloveno - con una delle lettura in friulano scandita dalla voce di Eddi Bortolossi - nella bella chiesa dell’Assunta, dove fa bella mostra di sé una splendida tela della bottega di Giandomenico da Tolmezzo, ci si è spostati nel vicino cinema-teatro.
          Perché a Tolmino? «Per riaffermare il senso della comunità che ci unisce, per aprirci ancora di più agli altri forti di belle esperienze in comune, come il progetto Interreg Educa, firmato con lo Slori», ha precisato il nuovo presidente della Sff Federico Vicario. Se il primo intervento storico è stata splendidamente curato dal professor Silvester Gaberšček, con excursus precisi e affascinanti, e ricchi di informazioni transfrontaliere, ci ha colpiti molto l’intervento del sindaco di Tolmino, Uroš Brežan, semplice e chiarissimo: «Siamo qui a ricordare e cementare un’amicizia antica, ma siamo qui anche per parlare dell’oggi e di un un domani condiviso. Costruito anche sul grande progetto europeo della ciclovia, che porterà appassionati delle due ruote da tanti Paesi: un’occasione di sviluppo per la nostra valle, per il Carso e per il Collio friulano».
          Giorgio Torrenti, che conosce bene queste valli, la loro storia e la loro cultura, stavolta non è tornato come motociclista (in sella alla sua Yamaha 1300), ma come nuovo assessore regionale alla cultura, «per ribadire l’attenzione l’interesse con cui io e l’intera giunta Serracchiani seguiamo il benemerito lavoro della Filologica».
          L’altra parte storica è stata svolta da Damjana Fortunat Černilogar, direttrice del Museo di Tolmino, che si è soffermata sulla rivolta dei tolminotti di 300 anni fa, una sollevazione quanto mai vasta, che giunse fino a Gorizia e Duino e che si concluse sanguinosamente proprio a Gorizia con l’esecuzione di 11contadini e l’imprigionamento di molti altri che protestavano contro l’aumento delle tasse su vino e carne, a fronte di raccolti miseri e della pestilenza.
          Poi, prima del saluto musicale, corale e coreutico (gruppo Razor) dei padroni di casa, la parte più friulana, con la consegna degli attestati ai (benemeriti) maestri di lingua e cultura e con la premiazione dei ragazzi - «la magnifica speranza della Filologica» - vincitori dei concorsi di traduzione dal greco, dal latino e dall’inglese. Le due giurie, presiedute dai professori Stefano Perini e Gottardo Mitri, hanno premiato Nicoletta Bressa (liceo classico Leopardi Majorana di Pordenone), Valentina Martinoia e Massimiliano Ghiro dello Stellini di Udine, Giulia Venturni di Gemona (Percoto di Udine) e Michela Zuliani di Basiliano (idem).
          Lingue e generazioni che si incontrano in amicizia, come quella che lega Paolo Viola e Bruno Bensa: il primo scrive racconti in marilenghe per Isonzo/So›a, il secondo li traduce sulla stessa rivista. Radici comuni, orizzonti comuni. Di pace.
 

...l'incontro era stato preceduto dalla Santa Messa...