nuove dal friuli e dal mondo

Udine, 23 Settembre 2012
Sala Valduga - Camera di Commercio di Piazza Venerio


 
Convegno Internazionale
organizzato da
A.D.O. - FVG e Centro Regionale Trapianti

Organizzazione della Donazione di Organi
nelle Regioni di Alpe Adria


Arrivato in ritardo per le difficoltà di accesso a Piazza Venerio poco prima iniziasse la "Maratonina"...

...mi sono perso i primi interventi, ma mi sono ripreso tutti i successivi...


...che vi presento in ordine di entrata...


...fino ad arrivare alle interessanti relazioni di Danica Avsec per la Slovenia,
Mirela Busic per la Croazia e Ferdinand Muhlbacher per l’Austria...

Trapianti di organi senza più confini
(Alessandra Ceschia – Messaggero Veneto del 24 Settembre)

          Udine chiama il Parlamento europeo e invoca una legge capace di esportare il miracolo friulano, in materia di trapianti su base internazionale, e di creare un presidio contro il traffico di organi. L’appello è partito da Franco Biffoni, presidente regionale dell’Ado nel corso del primo convegno dell’Alpe Adria, tenutosi alla Camera di commercio, dove Austria, Croazia, Slovenia e Friuli si sono confrontate. Una sinergia quella avviata nell’ambito di Alpe Adria che Biffoni ha commentato con entusiasmo chiedendo «che l’unificazione impostata a livello scientifico avvenga anche su base giuridica con una legislazione europea della donazione».
          L’esperienza friulana (con i suoi 35,7 donatori per milione di abitanti, i 46 donatori effettivi e il 19,6% di opposizioni dello scorso anno) è e rimane un unicum a livello internazionale, nonostante la flessione del primo semestre 2012 .
          A rimarcarlo è stato il messaggio giunto dal ministro alla salute Renato Balduzzi. «La vostra opera è preziosa e importante e vi chiedo di continuarla con dedizione – ha scritto in una lettera indirizzata ai vertici dell’Ado friulana e del Centro regionale trapianti –. Tramite essa non solo si ottengono concreti risultati nelle rispettive comunità, ma si sviluppano e sostengono principi di solidarietà che sono alla base dei rapporti fra popoli appartenenti alle diverse nazioni».
          Fondamentale il ruolo dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine. «Il 50% dei donatori della regione viene identificato all’ospedale di Udine – ha spiegato infatti il direttore del Centro trapianti, Roberto Peressutti - dove vengono effettuati circa 120 trapianti all’anno».
          «Dall’inizio della sua attività a oggi – ha aggiunto l’assessore regionale alla salute Luca Ciriani – il centro ha effettuato oltre 1.720 trapianti, e solo nel 2011, 26 hanno riguardato il cuore, 30 il fegato, 56 il rene 1 il pancreas e una cinquantina le cornee, mentre al 31 agosto 2012 sono stati effettuati in regione 15 trapianti di cuore, 13 di fegato, 30 di rene».
          La prima sessione di lavori, introdotta da Amato De Monte, direttore del Dipartimento anestesia e rianimazione del Santa Maria della Misericordia, ha visto gli interventi dei coordinatori nazionali trapianti delle nazioni Alpe Adria: Danica Avsec per la Slovenia, Mirela Busic per la Croazia, Ferdinand Muhlbacher per l’Austria e lo stesso Procaccio per l’Italia.
          «Se il Friuli Venezia Giulia – ha affermato quest’ultimo – è una regione all’avanguardia, vi sono però situazioni migliorabili a livello nazionale. È necessario ridurre le profonde differenze tra Nord e Sud, migliorare la cura dei pazienti pre e post trapianto, ma anche fare in modo che crescano le donazioni da donatori viventi. Va poi potenziata la cooperazione fra i Paesi europei per creare una rete efficace».
          Incrociando i dati è emerso un quadro in cui molto ancora si può fare, a partire dalla Slovenia, che conta 20,5 donatori utilizzati per milione di abitanti. Stesso dicasi per l’Austria, che non supera quota 23,3 donatori per milione di abitanti. In rapidissima ascesa la Croazia, con 33,5 donatori e un’opposizione al dono di appena il 5% dovuta pure al fatto che tutti i cittadini sono considerati donatori potenziali salvo l’iscrizione al registro delle opposizioni.

 
Dopo una pausa per il coffee-break è intervenuto l'Assessore Regionale Luca Ciriani...

...seguito dalla presidente dell'AIDO-FVG Fiorella Bernabei, dal presidente dell'AFDS Renzo Peressoni, Nevio Toniatto in rappresentanza dei Cardiotrapiantati, Giulio Bassani per i Trapiantati di Fegato e il Cavalier De Vita in rappresentanza degli Emodializzati.

I lavori sono proseguiti per oltre un'ora con lo scambio di interventi tra le varie delegazioni straniere, discorsi in inglese con traduzioni in tempo reale sicuramente molto importanti ma riservati sopratutto agli addetti ai lavori...


Il convegno si è concluso con gli interventi di Caludio Pittin Presidente Provinciale
e Franco Biffoni Presidente Regionale ADO FVG Onlus.

Associazione Donatori Organi del Friuli-FG

          L’Associazione Donatori di Organi del Friuli Venezia Giulia si costituisce ufficialmente a Udine il 15 aprile 1976. L’iniziativa fu merito di quattro donatori di sangue, che il 15 gennaio del 1976 ne elaborarono il progetto. Nella foto da sinistra a destra: Claudio Pittin, Gianni Muccin, Alcide Feruglio e Silvano Tavano.
          Gli obiettivi della neo Associazione erano e sono tutt'ora quelli del rafforzamento della solidarietà e della cultura del dono, della diffusione del concetto di prevenzione delle malattie.
          Dopo la sua costituzione l’ A.D.O. del Friuli Venezia Giulia iniziò da un lato l’opera di proselitismo, creando sezioni in tanti piccoli e grandi Comuni della Regione, dall’altro l'opera di sensibilizzazione attraverso dibattiti e conferenze, compito questo non facile in un ambiente colmo ancora di pregiudizi di ogni genere ed in un periodo come quello del post terremoto in cui non era facile parlare di donazione post mortem.
          L’anno 1977 fu caratterizzato dalle prime elezioni degli associati per la nomina dei quattro Consigli Provinciali e del Consiglio Regionale. A Presidente del primo Consiglio Regionale fu eletto il compianto prof. Angelo Merigi. Nel 1978 ci furono in Friuli i primi donatori di organi.
          Il primo trapianto di cuore in Regione (il secondo in Italia dopo Padova), porta la data del 22 novembre 1985: fu un trapianto effettuato dal prof. Cesare Puricelli che dopo alcuni anni a Città del Capo a fianco del Prof. Christian Barnard, portò la sua preziosa esperienza nel reparto di cardiochirurgia di Udine.
          Nel 1991 l’A.D.O. - FVG istituisce il premio “La Clessidra D’oro” al fine di insignire personaggi distintisi a livello nazionale ed internazionale in campo socio sanitario con particolare attenzione al settore dei trapianti.
          Nel 1993 l’A.D.O. - FVG approda proprio nel cuore dell’Europa e precisamente a Strasburgo, facendosi promotrice al Parlamento Europeo di una petizione con cui si chiedeva l’adeguamento, in materia di donazioni e di trapianti, ai criteri giuridico – scientifici comuni a tutti i Paesi della Comunità, la maggior parte dei quali già all’ora erano molto più all’avanguardia dell’Italia in fatto di normativa donazione/ trapianti.
          Dopo 6 anni, nel 1999, viene approvata in Italia la nuova legge che segna un gran passo avanti nelle problematiche legate alle donazioni e ai trapianti. La mancata emanazione dei decreti attuativi ha vanificato di fatto lo spirito della legge che voleva un coinvolgimento generale dei cittadini sul tema "donazione". L'’opera di informazione e sensibilizzazione delll’A.D.O. - FVG e del volontariato è diventata, pertanto, sempre più importante ed essenziale puntando anche alla diffusione della cultura della prevenzione.

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Coloro che volessero sostenere l'A.D.O. - FVG Onlus, potranno scegliere una delle forme indicate per i versamenti:
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