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Gradisca d'Isonzo (GO), 10 Dicembre 2011
Duomo dei Santi Pietro e Paolo
 
Presentazione del libro
Campane e campanili di Gradisca
"Voce di Dio, voce della comunità"
di Andrea Nicolausig

Con la partecipazione della Corale "Ars Musica" di Sdraussina
diretta da Lucio Rapaccioli

Doppio regalo con sorpresa sabato sera nel Duomo di Gradisca: presentazione del libro di Nicolausig e annuncio del ritrovamento del terzo Tomo delle Cronache di S. Salvatore
(Luigi Murciano - www.parrocchiagradisca.it/)

          Era l’anello mancante di uno degli archivi parrocchiali più rilevanti e meglio conservati dell’intera Diocesi, fatto di manoscritti pazientemente vergati dai sacerdoti che annotavano non solo gli atti ecclesiastici, ma anche riferimenti alla vita della città. Ma da qualche giorno quel tomo settecentesco che pareva ingoiato per sempre dall’oblio, è ritornato in possesso dell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo. La notizia dell’eccezionale ritrovamento è stata data – a sorpresa - dallo studioso Vanni Feresin, che sta schedando da più di un anno il poderoso archivio parrocchiale del Duomo, nel corso della presentazione del volume “Campane e Campanili di Gradisca” di Andrea Nicolausig avvenuta sabato scorso al Duomo.
          Feresin ha riconsegnato il volume mancante nelle mani del parroco don Maurizio Qualizza. Le Cronache parrocchiali di Gradisca d’Isonzo costituiscono uno degli archivi più completi, per ricchezza e stato di conservazione dei documenti registrati sin dal Cinquecento, dell’intera Diocesi e forse dell’intera regione. Tanto da essere stato posto ormai da due anni sotto tutela dalla Sovrintendenza regionale ai Beni archivistici. L’unico cruccio degli storici era proprio la mancanza del terzo tomo. Un volume
settecentesco che era dato per perso ormai da oltre quarant’anni. Finito per sbaglio in qualche scatolone, ha peregrinato probabilmente, anche a motivi degli ingenti interventi di restauro della canonica di San Salvatore, fra le soffitte delle canoniche del Duomo, di San Valeriano e infine di Palazzo Coassini. Feresin, che, come dicevamo, si sta dedicando al riordino dell’archivio parrocchiale (potrebbe concretizzarsi in un anno e mezzo) con suo grande stupore lo ha rinvenuto. Unico indizio sulla sua misteriosa scomparsa, il ritrovamento fra le pagine del volume di una cartolina posta a segnalibro, risalente agli anni ’70.
          “Il ritrovamento apre inaspettate prospettive di ricerca sulla storia della Chiesa isontina e della città di Gradisca. Un autentico regalo di Natale, tanto quanto la ricerca di Andrea Nicolausig su chiese e campanili della cittadina” ha affermato, emozionato, don Maurizio Qualizza.

          Tantissime le persone che hanno affollato il Duomo l’altra sera in occasione della presentazione del libro del giovane studioso Nicolausig, destreggiatosi anch’egli fra i meandri dell’archivio parrocchiale, e di altri archivi pubblici ed ecclesiastici della regione, per il suo volume “Campane e campanili” di Gradisca. A Maria Masau Dan, gradiscana e direttrice del Museo Revoltella di Trieste, il compito di introdurre la ricerca. Sono intervenuti con lei il già citato Vanni Feresin e Giulio Tavian che hanno fornito rispettivamente un approccio storiografico e tecnico al lavoro di Nicolausig. Attraverso il suo amore per l’arte campanaria il giovane storico ha raccontato ai suoi concittadini (presente anche la giunta comunale con il vicesindaco Bressan) la storia di una comunità dalla prospettiva dei suoi campanili. Un lavoro che ha preso forma nell’ultimo anno ma che in realtà era in fieri da quasi dieci anni: ovvero da quando Nicolausig, con alcuni amici, ha ridato vita alla tradizione cittadina degli “scampanotadòrs” fondando un gruppo parrocchiale che tuttora rende questo prezioso servizio alla comunità impreziosendo con l’arte campanaria le principali ricorrenze liturgiche della comunità. Il volume - edito dai Campanari del Goriziano e dall’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia, intervenuto con il suo presidente Liliana Ferrari - racconta le vicissitudini e le caratteristiche tecniche delle campane del Duomo, dell’Addolorata e di Santo Spirito (Bruma). Ma non tralascia le campane minori, come quelle delle chiese di San Giovanni, di cappella Rosolen, della tenuta Frei-Feld, o dell’ormai distrutta chiesetta di San Giovanni in Castello. Un volume che intreccia storie di un popolo, dei suoi parroci e delle sue istituzioni (quanti personaggi storici vi si ritrovano fra le sue pagine: i parroci don Gildo Berno e Giuseppe Chinchella, il sindaco Ermacora Bressan, la pluridecennale sacrista Graziella Godeas recentemente scomparsa). Persone che si dedicano, faticano, si sacrificano e talvolta contrastano per la costruzione dei campanili.

 

          Suggestiva, a suggello della serata, l’esibizione della corale Ars Musica di Sdraussina che ha omaggiato Gradisca del brano “Li gnovis ciampanis di Bruma” di Michele Eulambio su testo di Pino Odorico, canzone che nel 1948 suggellò l’inaugurazione del nuovo campanile del Mercaduzzo dopo la rimozione delle campane durante la II Guerra mondiale. Il libro è disponibile presso l’Ufficio parrocchiale del Duomo e presso la Curia Arcivescovile.



 LI GNOVIS CIAMPANIS DI BRUMA
 


...la foto ricordo...

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IL PROGRAMMA

Gradisca d'Isonzo, 10 Dicembre 2011
Presentazione del libro
Campane e campanili di Gradisca
"Voce di Dio, voce della comunità"
di Andrea Nicolausig

01 2.11 Introduzione e presentazione di Giacomo Pantanali
02 0.54 Saluto del parroco don Maurizio Qualizza
03 3.14 Intervento di Liliana Ferrari
04 1.52 ...dell'Assessore Paolo Bressan
05 11.08 Relazione di Maria Massau Dan
06 19.27 Intervento di Giulio Tavian
07 18.43 Intervento di Vanni Feresin
08 8.02 Intervento dell'autore Andrea Nicolausig
09 3.15 Presentazione del coro e dei brani
Corale "Ars Musica" di Sdraussina
diretta da
Lucio Rapaccioli
10 1.48 Li gnovis ciampanis di Bruma
11 1.18 O staimi atenz
12 2.53 Puer Natus Est
13 4.02 Transeamus