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Orsaria di Premariacco (UD), 19 Marzo 2011
Sede delle Associazioni

Frittata con l'erba salamaria
Testi e foto di Devis Macor

          Presso i locali del palazzo delle associazioni di Orsaria (ex-asilo), questo sabato è stato molto particolare. Da giorni circolavano in paese le “voci” di questa iniziativa, cui si è avuto riscontro con i manifesti appesi, con l’invito a gustare l’inimitabile e tradizionale “Frittata con l’erba Salamaria”, offerta a tutti gli abitanti di Orsaria, Paderno, Leproso e Casali.

          Ovviamente, non poteva mancare almeno un rappresentante dell’associazione “di ca e di la dal nadison”, quindi ho partecipato molto volentieri a questa bella festa, assieme anche al vice-presidente dell’associazione, Jenco.


La materia prima per una buona frittata con la "erba salamaria":
uova, salame, e più modernamente... carne suina macinata e drogata.

          Devo ammettere che ero molto incuriosito: essendo laureato in agraria e avendo abbastanza dimestichezza con la botanica sistematica, da qualche giorno mi stavo chiedendo che erba potesse mai essere questa “erba Salamaria”, arrivando a pensare che potesse trattarsi di un curioso soprannome di qualche erba “autoctona”, magari dei nostri prati stabili a confine con il fiume natisone. Il mistero l’avevo comunque risolto qualche giorno fa, parlando con Aldo, il nostro presidente “dal nadison”, che mi ha spiegato il “trucco”, dove ho scoperto che la fantomatica erba era invece carne da insaccati: dopo un attimo di incredulità, ovviamente, ci siamo fatti una bella risata.


...cuochi e camerieri non badavano tanto alla forma quanto alla sostanza...

          Parlando con i cuochi che hanno preparato la frittata, ho avuto naturalmente la conferma di questo. Mi è stato spiegato come per la preparazione di una frittata, fossero state utilizzate ben 15 uova e un “panetto” formato da carne tritata, salame, polmona, ardiel e cipolla.

          Nel manifesto era stato scritto che sarebbe stata offerta la “famosissima, buonissima, straordinaria frittata con l’Erba Salamaria”, e buonissima lo era veramente, tanto è vero che io stesso non ho potuto fare a meno di mangiarne ben 2 porzioni nel corso della serata, accompagnate da un buon taglio di vino rosso, naturalmente.



...tanto che i commensali non hanno sollevato proteste...

          Già alle 17, è cominciato l’afflusso degli invitati, che dopo aver trovato posto nella tavole imbandite, hanno visto arrivare sui vassoi le porzioni di frittata, accompagnate da vino, bibite e panini al latte. L’afflusso di gente è continuato senza sosta nelle ore successive, quando all’animato chiacchiericcio delle tavolate, si è aggiunta la musica suonata e cantata da due volenterosi intrattenitori del posto. Man mano che il tempo passava, sui tavoli hanno fatto la loro comparsa anche le buonissime focacce del panificio Devoti di Orsaria, accompagnate da un ottimo verduzzo di produzione locale portato da Arbeno Silvestri, mentre la buona anita e altri volonterosi, giravano instancabilmente tra le tavolate a “sostituire” bottiglie di vino, e a portare nuovi piatti ai commensali.


Grazie ai tagli a cultura e spettacolo praticata nel nostro paese,
con "cuatri carantans" si sono ingaggiati due solisti di fama internazionale...

          Questa magnifica iniziativa è stata realizzata grazie all’impegno del “club voe di fa nie”, del gruppo alpini di Orsaria e della SOMSI di Orsaria, che hanno patrocinato l’operazione, fornendo le materie prime e l’abilità dei cuochi per la preparazione di queste ghiottissime frittate, che ringrazio veramente di cuore per l’ottima idea che hanno avuto e per la bravura nel preparare questo piatto unico.

          Parlando con cuochi e organizzatori, sono cosi venuto a sapere come la “frittata con l’erba salamaria” fosse una radicata tradizione, dove successivamente alla mascherata di Orsaria, nella settimana della prima domenica di Quaresima, veniva offerta e mangiata con toni “goliardici” da quanti avevano contribuito alla realizzazione della Mascherata stessa. Davanti l’ingresso nel palazzo delle associazioni, inoltre, erano esposte le foto di queste serate, a partire dai primi anni ’50. Dalle foto traspariva la genuinità della festa e l’allegria dei partecipanti, compresi personaggi molto noti quali Don Dino Mattiussi. Tutti hanno potuto ammirare queste foto esposte, che hanno suscitato molta curiosità nel pubblico presente, mentre molti altri si sono soffermati a guardare le foto storiche delle mascherate appese alle pareti. Io stesso mi sono “visto” nella foto di fine anni ’80, nella mascherata avente come tema “pinocchio” quando, da bambino, ero sul palcoscenico vestito da “marinaretto”…



..."il natisone" oltre ad essere rappresentato dal segretario fotoreporter Devis
e dal vice presidente Jenco, poteva contare sulla presenza dei Soci
Miut, Bruno e Almeo, altre a tanti altri amici e simpatizzanti...

          Concludendo questo servizio, non posso che ritenermi soddisfatto per come si è svolta questa bella iniziativa, che, oltre a permettere la riscoperta di antiche tradizioni, ha permesso un bel momento di aggregazione nella nostra comunità. Questo è quanto ho pensato quando, uscendo dall’ex asilo, ho guardato una enorme luna piena, che ricordava appunto la frittata, con lo sfondo di un bel cielo stellato. Un grazie a quanti hanno permesso la realizzazione di tutto questo.