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Oratorio della Purità in Udine, 3 Marzo 2011

Oratorio della Purità [Secoli XVII (1680); XVIII]

Nel 1680, sul luogo in cui sorge l'oratorio, il conte Carlo Mantica fece erigere un teatro che nel 1754 venne trasformato dal patriarca Daniele Dolfln in edificio religioso. L'intervento fu affidato al capomastro Luca Andrioli, nipote del Luca Andrioli intervenuto alcuni anni prima nel vicino Duomo. Il soffitto della chiesa è stato affrescato nel 1759 da Giambattista Tiepolo, autore nel riquadro centrale dell'Assunzione. Al figlio Domenico Tiepolo spettano le otto rappresentazioni monocrome sulle pareti. Anche la pala dell'altare maggiore, in parte alterata da restauri ottocenteschi, è opera di Giambattista Tiepolo.

La Bibie par un Popul

          Per focalizzare ancor più l’attenzione sull’iniziativa e sul luogo sede della lettura continua della Bibbia in friulano, incontro curato dall’associazione culturale Glesie Furlane, intitolato «La Bibie par un Popul».
          Introdotti da Federico Rossi, sono intervenuti mons. Duilio Corgnali, nel 1977 vicario episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Udine e coordinatore della Commissione interdiocesana dei biblisti e teologi per la preparazione della Bibbia, protagonista del riconoscimento ufficiale; don Romano Michelotti e don Antonio Cappellari, componenti della commissione e amici personali del traduttore, don Antonio Bellina.



 ESTRATTO DALL'INIZIO DI PRE DUILIO


         
 ESTRATTI AL TERMINE DEGLI INTERVENTI DI PRE ROMANO E PRE TUNIN


          UDINE (4 febbraio, ore 10.50) - Dopo la conferenza stampa di martedì di presentazione del progetto «Leture continue de Bibie par furlan - Lettura continua della Bibbia in Friulano», che prevede la lettura integrale, continua e in friulano della Bibbia dalla Genesi all’Apocalisse, nella Chiesa della Purità a Udine, da domenica 3 a sabato 9 aprile per un totale di 140 ore circa (sette giorni e sei notti), il call center attivato per la raccolta di adesioni è stato da subito interessato da numerose chiamate.

          Soddisfatti gli enti organizzatori: l’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane, la Provincia di Udine, l’Arcidiocesi di Udine e l’Associazione culturale Glesie Furlane.

          L’iniziativa “Leture continue de Bibie par furlan - Lettura continua della Bibbia in Friulano”, vede anche l’adesione delle Province di Gorizia e di Pordenone, dell’Arcidiocesi di Gorizia e della Diocesi di Concordia-Pordenone.

          La lettura in lingua friulana è un omaggio anche alla tradizione della Chiesa di Aquileia, unisce infatti le radici linguistiche, religiose e culturali del territorio friulano e si tratta di un evento unico nel suo genere in quanto per la prima volta il Testo Sacro verrà letto integralmente, no-stop in una lingua minoritaria.

         È interessante sottolineare che le adesioni arrivano da persone appartenenti a categorie eterogenee, di ogni tipo, proprio come esortato durante la conferenza stampa dal presidente dell’ARLeF, Lorenzo Zanon: anziani, bambini, famiglie intere, di tutti i mestieri, dall'operaio al medico, dall'uomo di spettacolo a personalità appartenenti al mondo della politica regionale.

          Secondo quando dichiarato dagli operatori del call center, inoltre, molte sono le persone che chiedono esplicitamente di leggere di notte, fatto alquanto singolare ed inaspettato.

          I promotori inoltre ricordano che vi è la possibilità di iscriversi in gruppi, facilitando così l’organizzazione della lettura ma soprattutto per condividere insieme e a pieno questa esperienza unica nel suo genere.

          La necessità di lettori è ancora forte! Ne occorrono ben 1300, che si presteranno alla lettura la quale durerà da 3 a 10 minuti a seconda del testo della Bibbia scelto o assegnato.

          È possibile iscriversi, come lettore singolo o come gruppo di lettori, telefonicamente, chiamando il n. 0432/555979 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, oppure scrivendo all’indirizzo bibie@regione.fvg.it. Notizie si possono reperire anche consultando il sito dell’ARLeF e la pagina Facebook (ARLeF Bibie Par Furlan) appositamente creata e che conta già un numero significativo di “amici”.

          A proposito dell'iniziativa l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato ha sottolineato che «la Parola di Dio va anzitutto accolta nelle viscere, nel cuore e nella vita, mentre dalle labbra ne esce nella lingua materna friulana, in tutta la sua dolcezza familiare». «Penso dunque a questa lettura solenne come a un evento spirituale, oltre che culturale – ha continuato l'Arcivescovo –, e non solo per i credenti: «tra ciò che proviamo alla lettura dei Salmi e ciò che proviamo alla lettura di Pindaro e Petrarca c'è la stessa differenza che tra la patria e la terra straniera», diceva Nietzsche. Tanto più vero, tutto ciò, se quella Parola è proclamata nella lingua patria».