nuove dal friuli e dal mondo

Abbazia di Rosazzo (UD), 18 Giugno 2010
Chiesa di San Pietro apostolo

Lo pose nel Giardino

Pellegrinaggio di Pace e Veglia di Preghiera
Organizzato dalla Consulta di Pastorale Giovanile della Forania di Rosazzo


Animata dal Coro e gruppo musicale della Parrocchia di San Giovanni al Natisone


Canto d'inizio

E' bello cantare il tuo amore,
è bello lodare il tuo nome.
E' bello cantare il tuo amore,
è bello lodarti Signore,
è bello cantare a Te!

Tu che sei l'amore infinito
che neppure il cielo può contenere,
Ti sei fatto uomo, Tu sei venuto qui
ad abitare in mezzo a noi, e allora...

E' bello cantare il tuo amore...

Tu che conti tutte le stelle
e le chiami una ad una per nome,
da mille sentieri ci hai radunati qui,
ci hai chiamati figli tuoi, e allora...

E' bello cantare il tuo amore... (bis)


         
  INTRODUZIONI


...PRESENTI I SACERDOTI DELLA FORANIA...

          “Lo pose nel giardino” era il tema che ha fatto da filo conduttore all’ormai tradizionale pellegrinaggio verso l’Abbazia di Rosazzo, partendo dalla chiesa parrocchiale di San Giovanni al Natisone.
          “Il Signore prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15).
            La dimora dell’uomo è descritta con un termine che evoca il luogo della bellezza e della gratuità: si tratta di un giardino, non di un campo o di una steppa da dissodare. Gli è consegnato un dono da abitare, una bellezza da far crescere come un seme, un’armonia da custodire. Sostanzialmente l’uomo riceve il compito di governare il mondo nella giustizia e nella santità, riconoscendo in Dio il Creatore di tutte le cose, ridando senso al valore della persona umana, alla vita, alla relazione con gli altri, al rispetto della Terra. Inoltre la terra è essenzialmente un’eredità comune, i cui frutti devono essere a beneficio di tutti, come riaffermato dal Concilio Vaticano II: ”Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene all’uso di tutti gli uomini e popoli”.
          La veglia di preghiera, alla quale erano invitati giovani e adulti, si inserisce nel tema diocesano scelto per quest’anno dalla Pastorale Giovanile, e per la Forania di Rosazzo arriva a conclusione di una serie di appuntamenti di preghiera mensili che hanno voluto sottolineare le problematiche del mondo del lavoro, dell’industria e dell’agricoltura.
          “Lo pose nel giardino” ci ha invitati a cogliere la speranza dentro il tempo che viviamo; ci invita a cogliere l’opportunità di vivere incontri significativi con le cose, con le persone, con Dio.
          Abbiamo ascoltato anche alcune testimonianze per aiutarci a capire come il messaggio cristiano, ci impegna in maniera pressante al compito di edificare il mondo, ad interessarci al bene dei nostri simili, e a sentire la crisi ecologica come un vero problema morale.

          Durante il canto del coro, su un'intelaiatura ancorata ad un ceppo, partendo dal fondo della navata  e portando i vari pezzi uno ad uno, i ragazzi del gruppo hanno costruito il tronco di un simbolico albero, attaccandogli poi rami e foglie ed animandolo infine con dei lumini colorati...

 


Voi siete di Dio 

Tutte le stelle della notte,
le nebulose, le comete,
il sole su una ragnatela,
è tutto vostro e voi siete di Dio.

Tutte le rose della vita,
il grano, i prati, i fili d'erba,
il mare, i fiumi, le montagne,
è tutto vostro e voi siete di Dio.

Tutte le musiche e le danze,
i grattacieli, le astronavi,
i quadri, i libri, le culture,
è tutto vostro e voi siete di Dio.

Tutte le volte che perdono,
quando sorrido, quando piango,
quando mi accorgo di chi sono,
è tutto vostro e voi siete di Dio...

...è tutto nostro e noi siamo di Dio.



Vangelo: Matteo 5,12-16

Testimonianza di don Pierino del Fabbro
(sacerdote Fidel Donum in Brasile)



 ESTRATTO

          In un momento in cui l'umanità intera, prende coscienza del grido della nostra madre terra, pensiamo solo all'urlo del mare inquinato del Golfo del Mexico, ci siamo riuniti per accogliere il tuo grido e tentare di dare una risposta a questa terra che sembra dirci: " Fai presto vieni a salvarmi, perché possa anche per il futuro generare la vita, per i figli degli uomini".
        Durante il nostro cammino di pace, siamo stati accompagnati da una natura bella, amica, sollievo dell'anima e della mente, fertile, matura di messi e di vigne, pronte a darci il pane e il vino da dividere con amici e ospiti. Altrove questa stessa natura è soggetta agli assalti, alle ferite, alla morte, infertale da tanti che non rispettano il progetto iniziale impressale dal Creatore. Memori che chi l'ha creata, ce l'ha anche affidata, ecco che questa sera siamo qui per prendere coscienza una volta di più di questa missione di custodi e difensori, il Vangelo appena ascoltato ci richiama all'impegno di essere nel mondo sale e luce. Luce, per cogliere attraverso una viva, costante riflessione dei fatti della vita, una risposta umana,cristiana alle realtà, sempre in attesa sulla nostra porta, sale, ovvero agenti di trasformazione, con una azione abrangente, essenziale, dentro un progetto che fa nuove tutte le cose, in vista di un mondo comunque sostenibile, solidale, una casa nuova per tutti.
          Sono reduce dal Brasile, dove ho lavorato come missionario e condiviso per 25 anni, pur in mezzo a difficoltà e frustrazioni, la speranza di migliaia di contadini, il cui sogno principale, era di possedere una terra e chi l'aveva, difenderla e viverci in condizioni di dignità e libertà.
          Credo che i miei sforzi maggiori in tutti quegli anni, siano stati orientati dalia mistica della terra, acquisita dentro la CPT e in un convivio diario, con la gente della terra e con la meditazione della Parola di Dio. In fondo tutta la storia del popolo della Bibbia, è caratterizzata fin dall'inizio, dalla conquista della terra.
          La Commissione Pastorale della Terra è un organismo, movimento, sorto negli anni settanta, dentro le Comunità Ecclesiali di Base. Movimento attento al grido della gente della terra, per mantenere la memoria della sua cultura, e aiutarla nella organizzazione della lotta in difesa della Terra, Acqua, Aria, dono di Dio per tutti. E di lotta si tratta, fatta di resistenza fino al sacrificio di se, fino al dono della vita. Lotta che conta numerosi martiri. Ricordo Pe Josimo, Margherita, Chico Mendes, Irma Doroty, Eloy.
          Richiamandomi all'ultimo Congresso Nazionale della CPT tenutosi lo scorso mese di maggio in Montes Claros MG, possiamo attraverso le dichiarazioni di alcuni partecipanti scoprire l'azione della CPT in Brasile e l'impegno del suo popolo, nel resistere a un processo di distruzione e alienazione della terra, dono di Dio, fatto agli uomini. Erano presenti a questo incontro 440 uomini, 320 donne, 51 sacerdoti e religiosi, 270 agenti della CPT da tutto il Paese, per la maggioranza giovani.
          "Continueremo a lottare perché questo è il nostro luogo" dice il capotribù Odair Borari. E' l'impegno degli indios di salvare i propri territori e cultura, continuando a mantenere viva la relazione di rispetto e fraternità con la Madre terra e con tutti gli esseri viventi, minacciati dall'assalto delle imprese minerarie e agropecuarie.
          "Continuano ancora ad ucciderci a volontà" dice Sabrina di Montes Claros 19 anni. Denuncia il potere sfrontato, feroce, di grandi imprese, che in nome di un falso sviluppo economico, avanzano nell'Ammazzonia, nel Cerrado, nel Campo, con progetti faraonici, uccidendo sul loro passo lideranze, indios, posseiros, scacciando popoli tradizionali dai loro territori, distruggendo l'ambiente con idroelettriche, trasposizione di acque, con ferrovie, irrigazione intensiva. Tutto in funzione del lucro e nella assoluta impunità.
          "Noi dobbiamo rispettare le leggi, ma le leggi devono rispettare noi" Giovannina 55 MG. E’ la denuncia a un legislativo sottomesso agli interessi  politici di grandi gruppi di imprese rurali, che tentano di cambiare le leggi che limitano la monocultura, la capitalizzazione della terra, la presenza di lavoro schiavo nel campo o il riconoscimento dei biomi del Cerrado e dalla Caatinga.
          "Resistere per esistere" Zacaria do Fundo Baia. Molti sono minacciati sulla loro terra ma non hanno paura di lottare per terra e vita. I Giovani, molti, si mostrano audaci nel creare nuovi progetti, in sintonia con la realtà camponese, sempre più assunta. Con la valorizzazione della Agricoltura Familiare e Comunitaria, aiutati anche da nuove politiche agricole del Governo, oppongono uno sviluppo agricolo sostenibile, rispettoso dell'ambiente, in opposizione all'individualismo mercantilistico delle imprese agroindustriali.
          “Voi dovete aiutarci" Justiniano di Souza 56 GO. Il nostro cuore, non può rimanere muto, dinnanzi al grido di solitudine e di abbandono di questo contadino. I contadini del Brasile. La società camponese dell'America Latina, dell'Asia, dell'Africa, pagano il loro tributo, anche col sangue, perchè la terra sia una ragione di vita per tutti e non di lucro, un affare per pochi prepotenti. "Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" dice Gesù.
          Ed ora poniamoci due domande: "Cosa facciamo per rispondere al grido di aiuto di questo contadino?" Cosa facciamo per salvare la nostra acqua, la nostra aria, la nostra terra, dalla minaccia di una cultura capitalista, che vuole estraniarci poco a poco, da una relazione filiale, con la Madre Terra, riducendo i doni di Dio a soli oggetti di scambio, di lucro.
          "La preghiera di questa notte, la meditazione della Parola di Dio, farà scattare la necessità di nuovi incontri per vedere, riflettere e partire anche con azioni politiche in difesa della Terra, della vita?"
          Quanto al grido di aiuto di Giustiniano, io ne sono testimone, il Gruppo Missionario giovani di S. Giovanni, già da anni, sta dando una risposta, con l'appoggio, prima alla costruzione della Scuola Famiglia di Indipendenza, ora alla creazione di una nuova EPA in Tauà-Cearà. Grande importanza nel contesto della lotta per terra, hanno queste iniziative. Continuare anche questa azione significa rinnovare un impegno profetico e solidale con tutti i poveri della terra e con tutti coloro che lottano "perché il potere sopra il mondo appartenga a nostro Signore e al suo Cristo e lui regnerà per sempre e giunga il tempo in cui saranno distrutti tutti coloro che distruggono la terra" Apoc.11,15.18


...la recita del Padre Nostro...


...la distribuzione del "segno"...


...la preghiera...


...la benedizione...



 CANTO


...l'ascolto dei canti finali...

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Abbazia di Rosazzo (UD), 18 Giugno 2010
Chiesa di San Pietro apostolo
Lo pose nel Giardino
Pellegrinaggio di Pace e Veglia di Preghiera
Organizzato dalla Consulta di Pastorale Giovanile
della Forania di Rosazzo
 

01 4.51 Canto d'ambientazione: "In te confido"
02 2.19 Canto d'inizio: "E' bello lodarti"
03 1.11 Saluto e benvenuto del celebrante
04 1.09 Introduzione
05 0.55 Le radici: Saldamente piantati in Dio
06 2.02 Canto: "Voi siete Dio"
07 1.13 Il tronco: Le storie degli uomini come anelli del tronco
08 3.41 Canto: "Tui amoris"
09 0.49 Vangelo: Matteo 5 12-16
10 16.29 Testimonianza di don Pierino Del Fabbro
11 7.19 Salmo 104 e "Ubi caritas e Deus ibi est"
12 3.34 Distribuzione "segno" e canto "Pace sia, pace a voi"
13 1.27 Avvisi e ringraziamenti finali
14 2.44 Canto: "Acqua siamo noi"
15 4.33 Canto: "Resta ancora"