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LUCA MARONI ALL’ABBAZIA DI ROSAZZO HA PRESENTATO
“IL VINO SA DI FRUTTA”

Iniziativa curata dai sette Comuni di “Territoria Nordest”
 
Degustazione guidata dal noto giornalista

  

La serata è stata introdotta dall'agronomo e giornalista Claudio Fabbro,
a cui sono seguiti interventi di autorità ed esperti in vitivinicultura,
tra i quali il noto giornalista Luca Maroni

Formulare progetti e iniziative comuni, gestendo in forma associata attività volte alla valorizzazione delle ricchezze turistiche ed enogastronomiche presenti nel manzanese. È questa, in sintesi, la finalità del protocollo d’intesa nato alla fine dello scorso anno che riunisce sotto il logo di “Territoria Nordest” i comuni di Buttrio, Corno di Rosazzo, Manzano, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco e San Giovanni al Natisone. Obiettivo del protocollo d’intesa, di cui è capofila il comune di Manzano, è quello di gestire attività mirate a valorizzare il territorio e la ricchezza dell’enogastronomia locale, attraverso progetti mirati che incrementino l’attività turistica in una zona nota principalmente per la sua attività nel settore della sedia, ma  dotata di molte altre ricchezze.   

  
...alcuni momenti di "il vino sa di frutta"...

In quest’ottica si inserisce l’iniziativa organizzata da “Territoria Nordest” che si intitola “Il vino sa di frutta” e si è TENUTA martedì 28 settembre nella splendida cornice dell’abbazia di Rosazzo. “Si tratta – spiega l’assessore al turismo e agricoltura del comune di Manzano, Giorgio Colutta – di un viaggio nella trasformazione dell’uva in vino, rivolto agli esperti ed appassionati di settore, alla scoperta delle uve autoctone del Friuli Venezia Giulia con la guida di un ospite d’eccezione”. E' stato infatti il noto giornalista Luca Maroni, esperto del mondo vitivinicolo e autore di una delle più conosciute guide dei vini d’Italia, a condurre la comparazione degustativa di uve giunte a maturazione in questo periodo, dei mosti dell’annata agraria 2004 e dei vini ottenuti dalla trasformazione delle stesse uve (ma ovviamente di annate precedenti). “Una manifestazione originale ed esclusiva a partecipazione gratuita – ha sottolineato Colutta -, ma a numero chiuso. Per questo è stata necessaria la prenotazione”.


Un flash sul qualificato pubblico

Nel corso delle mattinata Luca Maroni, che non di frequente ha avuto la possibilità di venire in Friuli, ha avuto l’occasione di compiere un tour tra le ricchezze storico-artistiche ed enologiche del manzanese, mentre a mezzogiorno è stato ospite del Consorzio Colli Orientali del Friuli dove ha incontrato i produttori. Nel pomeriggio si è trasferito nell’abbazia di Rosazzo dove, dopo il saluto del sindaco di Manzano Daniele Macorig e dell’assessore regionale al turismo Enrico Bertossi, si è tenuta la degustazione. Moderatore dell’incontro, organizzato con la collaborazione dei “preparatori d’uva” Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, è stato l’agronomo e giornalista Claudio Fabbro. Durante l’evento i locali dell’abbazia hanno ospitato alcune opere della scultrice Olivia Orgnacco di Toma.  

 

Olivia Orgnacco di Toma (nella foto con Claudio Fabbro) ha presentato negli spazi dell'Abbazia alcune delle "sue donne", tra cui "uvetta", creata per l'occasione.

Uve e mosti a confronto (prima volta in Italia) con Maroni a Rosazzo
(Messaggero Veneto del 5 Ottobre 2004)

     Un luogo unico per un evento unico. Si potrebbe riassumere così lo spirito che ha animato l'esclusiva manifestazione "II vino sa di frutta" svoltasi all'abbazia di Rosazzo, luogo-simbolo scelto per caratterizzare il logo di Territoria Nordest e trasformato in suggestivo scenario per una degustazione di uve, mosti e vini che ha avuto come ospite d'onore il giornalista Luca Maroni. Il chiostro e le sale hanno fatto da sfondo all'evento organizzato dai sette Comuni del Manzanese che hanno aderito al protocollo d'intesa Territoria Nordest di cui è capofila Manzano (gli altri sono Buttrio, Como di Rosazzo, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco e San Giovanni al Natisone) e ha siglato l'avvio di una serie di iniziative volte alla valorizzazione delle ricchezze ambientali ed enogastronomiche della zona.
     Moderata dall'agronomo e giornalista Claudio Fabbro e organizzata con la collaborazione dei "preparatori d'uva'' Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, l'originale degustazione ha riscontrato un grande successo di pubblico (oltre un centinaio i tecnici, ricercatori, giornalisti agricoli e produttori accorsi a Rosazzo), superando le più rosee aspettative degli organizzatori. «In un momento in cui la situazione economica è piuttosto pesante - ha sottolineato il sindaco di Manzano Daniele Macorig - le amministrazioni comunali si devono sforzare per trovare un'intesa. Territoria Nordest vuole essere una risposta alla necessità di cercare nuove strade, prospettive diverse per la valorizzazione delle risorse locali. Il vino offre questa possibilità, vista anche la presenza nelle nostre zone di tanti produttori che hanno scelto la linea qualitativa piuttosto che quantitativa». Apprezzamento per l'iniziativa è venuto dall'assessore regionale al turismo Enrico Bertossi che ha sottolineato la presenza di una platea qualificata e come il successo di questa manifestazione si leghi «a un concetto molto valido: vivere nel territorio esperienze nuove che ci arricchiscono culturalmente». Hanno portato i loro saluti anche il rettore dell'abbazia di Rosazzo don Dino Pezzetta e l'assessore al turismo e agricoltura del Comune di Manzano Giorgio Colutta.
     Luca Maroni, conosciuto per la sua attività di degustatore e autore della "Guida ai vini d'Italia", ha condotto una verticale "a ritroso" di uve, mosti e vini prodotti dalla stessa vigna, guidando in un viaggio alla scoperta delle sensazioni date dalla comparazione fruttavino. Accompagnato dalle spiegazioni tecniche di Marco Simonit, Maroni ha confrontato uva bianca da tavola, uva da vino Sauvignon del 2004 e un mosto Sauvignon della vendemmia 2004. Per i vini rossi è stato invece comparato un Refosco dal peduncolo rosso del 2003 con il corrispondente grappolo d'uva.
     «Credo sia la prima volta che in Italia si realizza una degustazione come questa - ha sottolineato Maroni - e spero che presto sarà possibile replicare l'esperienza con un'altra produzione, un tempo florida in queste zone: l'olio d'oliva.
     Il vino, come tutti gli alimenti, va fruito attraverso la piacevolezza dei sensi. Il territorio friulano ha una versatilità e una vocazionalità incredibile alla produzione vinicola, che deve essere sviluppata e diffusa».
     La degustazione è proseguita poi nel chiostro dell'abbazia con comparazioni di uve e vini delle varietà Tocai, Ribolla gialla e Verduzzo. Tra i presenti all'evento c'erano anche la giornalista Carla Capalbo della prestigiosa rivista internazionale Decanter, il presidente dell'Aiat Italo Tavoschi e la scultrice Olivia Orgnacco di Toma che per l'occasione ha esposto alcune opere dedicate al mondo del vino.