nuove dal friuli e dal mondo

Redazione del "Natisone", 3 Marzo 2009

Il nostro sito citato dal mensile
"Terre del vino"


http://www.cittadelvino.it

Abbiamo ricevuto alcune copie della rivista di Marzo di "Terre del vino", il Mensile dell'Associazione Nazionale Città del Vino, con ben sette pagine dedicate al Comune di Premariacco, che per la sua strategica posizione è giustamente incluso nell'elenco delle "Città del vino". Oltre ad  un'interessante intervista al Sindaco Rocco Ieracitano, contiene vari articoli dedicati ad importanti aziende vitivinicole del nostro territorio, con un'ampia pagina dedicata al fiume Natisone e... al sito "Di ca e di là dal Nadison". Non è stata una sorpresa scoprire che l'autore di tal misfatto era Claudio Fabbro, grande amico e collaboratore del "Natisone" che per cinque lunghi anni si era occupato della rubrica "Vini e vigneti", una collaborazione che aveva impreziosito le modeste pagine del nostro sito. Con il passare degli anni, l'abbondante produzione del vulcanico giornalista era diventata tale, che non riuscivamo a concentrarci sugli  argomenti per cui il nostro sito è stato creato. È stato allora che abbiamo consigliato Claudio Fabbro di crearsi un sito proprio ed il supporto di altri collaboratori. Abbiamo poi copiato e trasferito tutto il materiale prodotto nei cinque anni di collaborazione, sul nuovo sito www.claudiofabbro.it, e Claudio Fabbro ha potuto continuare senza traumi e senza interruzioni "la navigazione" sulla grande rete. La rubrica interrotta agli inizi del 2006, è rimasta nell'archivio del "nostro natisone", a testimonianza e a ricordo del lungo periodo di proficua collaborazione. Senza dimenticare il generoso e concreto sostegno di Claudio Fabbro alla nostra Associazione, lo ringraziamo anche aver dato al "natisone" per cinque anni un tocco di eleganza e di professionalità.


Claudio Fabbro
 

A colloquio con il sindaco di Premariacco Rocco Ieracitano 
Turismo e natura: è la scommessa del prossimo futuro
Iniziato il recupero della viabilità rurale e lungo il Natisone
per realizzare percorsi naturalistici

Signor  Sindaco, quali sono i tratti più significativi delle realtà lavorative del Comune? - Il Comune di Premariacco si estende per 40 kmq, principalmente in piano e in minor misura in collina. Vi risiedono oltre 4.000 persone. Tre sono i centri maggiormente abitati: Premariacco, quale capoluogo, Orsaria e Ipplis. Il territorio è attraversato dal fiume Natisone, che per la parte più a nord si sviluppa entro una forra dalla bellezza naturalistica unica, e nella parte più meridionale si allarga, si caratterizza per le sponde più basse, mantenendo, comunque, qualità ambientali di pregio. L'attività economica principale è di tipo industriale/artigianale ed è rappresentata dal settore legno. Per numero di aziende e addetti, il Comune è la "terza gamba" del distretto della sedia, che ha in Manzano e San Giovanni le comunità maggiormente rappresentate.

Oltre al settore legno, quali le altre attività preminenti? A fianco di questo settore, operano numerose aziende agricole vitivinicole, che hanno saputo sviluppare, in più generazioni, il prodotto vino, raggiungendo posizioni di assoluto valore nel mercato nazionale e internazionale. Ricordo che, grazie a queste presenze qualificate, Premariacco aderisce all'associazione nazionale Città del Vino da molti anni. L'altra faccia dell'agricoltura, rappresentata dall'attività zootecnica e seminativa, è stato il settore principale di occupazione nel primo e secondo dopoguerra, mentre ora presenta dinamiche simili ad altre realtà locali e italiane, ossia forte contrazione del numero di addetti. Accanto ad attività finalizzate al fabbisogno familiare, si sono però sviluppate nuove imprese, indirizzate ad un pubblico selezionato, di nicchia, che ricerca qualità abbinata ad un prezzo accettabile. Mi riferisco all'allevamento bovino e suino di qualità certificata e all'ospitalità agrituristica. Sono novità relativamente recenti, però significative, che stanno ottenendo riconoscimento e consenso da parte di un numero crescente di clientela.

Il Comune di Premanacco non è, dunque, una località dormitorio? - Assolutamente no, in quanto buona parte dei residenti sono qui occupati. Desidero ricordare, inoltre, la presenza radicata e ormai pluridecennale della locale cooperativa di consumo, che opera nei settori alimentare, agricolo, dell'edilizia, floristico e della ferramenta. Il settore commerciale è comunque destinato a svilupparsi nel futuro prossimo, grazie ad un complesso polifunzionale (alberghiero e di servizi vari) che sorgerà nei pressi della frazione di Ipplis. Sotto il profilo culturale e turistico, cosa offre il territorio che lei amministra? - Abbiamo la presenza di circa 25 associazioni, che fungono da collante fra amministrazione pubblica e cittadini. Una Pro Loco particolarmente attiva e l'ultima nata, l'associazione di volontari civici, che opera proficuamente a supporto degli anziani, dei bambini della scuola primaria e delle famiglie con problematiche varie. Disponiamo di una sala teatrale attrezzata, ancorché di dimensioni contenute (150 posti a sedere). Aderiamo, inoltre, alla aggregazione fra Comuni denominata "Noi cultura", che programma le attività culturali. Facciamo parte di "Territoria nordest", che raccoglie i rappresentanti di sei Comuni, che sviluppano assieme le tematiche legate al turismo.

Quali risultati avete ottenuto? - Sono due i settori nei quali gli investimenti non sempre sono riscontrabili facilmente. Possiamo dire che le iniziative sono varie e che cerchiamo di toccare le sensibilità più diverse, a volte riuscendoci e altre, probabilmente, meno. In ogni caso, pur in un periodo di crisi economica, riteniamo che le iniziative pubbliche debbano essere confermate e, possibilmente, ampliate, magari con la collaborazione dei cittadini e delle attività che operano sul territorio. Vorremmo che quanto l'amministrazione fa, venisse recepito quale contributo alla crescita culturale e all'incremento di quelle attività turistiche legate alla scoperta dei luoghi, dei prodotti tipici e dell'ospitalità che, riteniamo, possano connotare positivamente il nostro territorio. Ad esempio: abbiamo iniziato, con la nostra amministrazione, a recuperare la viabilità minore, in particolare quella che si sviluppa a margine del fiume Natisone. L'iniziativa intende promuovere il recupero a fini turistici e ricreativi del Natisone, delle sponde e dei terreni più prossimi. La viabilità minore (ciclo/pedonale) altro non è che la riproposizione, attualizzata, dei vecchi sentieri e strade di campagna, che hanno perso la funzione di collegamento tra i cittadini, per assumerne una nuova, legata alla godibilità del territorio e alla sua salvaguardia. Anche per le piste ciclabili stiamo lavorando e nei prossimi anni ci saranno dei nuovi percorsi che consentiranno di muoversi sul territorio in sicurezza.