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Manzano - Aprile 2006
 

Pubblichiamo l'editoriale che il nostro amico di Ezio Cleri ha scritto su "Banca e Territorio", la rivista trimestrale edita dalla Bcc di Manzano. Lo facciamo perchè si tratta di argomenti che ci toccano da vicino, essendo testimoni e beneficiari diretti delle iniziative che "la nêstre bancje" persegue a sostegno delle realtà sociali e culturali locali. Abbiamo aggiunto altre note sullo stesso argomento.

Editoriale

     Uno dei primi aspetti che ci vengono in mente quando pensiamo alla funzione degli istituti di credito è quella di essere realtà che, utilizzando il denaro proprio e quello depositato dai clienti, compiono operazioni monetarie e finanziarie, principalmente di credito. In effetti, questo è il principale compito delle banche ma nella nostra, oltre a questa evidente missione, è presente, vitale e sentito, l'obiettivo di sostenere il territorio, non solo finanziariamente ma anche socialmente.
     E' questo profondo legame con il territorio, filo conduttore del nostro essere banca locale, a farci intervenire, con iniziative di beneficenza e solidarietà, o favore di associazioni, di enti o più in generale di realtà che hanno progetti validi e sostenibili volti allo sviluppo della nostra comunità.
     Una vocazione che, a più di cinquant'anni dalla fondazione dell'istituto, si concretizza in oltre 10 milioni di euro donati per la realizzazione di attività sociali, culturali e sportive sul nostro ambito tradizionale di competenza e oltre, e che testimoniano un impegno continuo nei più diversi settori con la consapevolezza che essi costituiscono il tessuto sociale delle nostre comunità.
     Crediamo, infatti, che la Bcc di Manzano, pur essendo un istituto di credito con tutte le competenze necessario per dare risposte al mercato globale, debba mantenere forte la sua identità di banca locale sostenendo, appoggiando o incoraggiando la crescita di attività sociali e culturali sul territorio, che diventino elementi apportatori di crescita per lo società stessa.
     Sostenere, soprattutto nei momenti di difficoltà, le realtà territoriali in cui la banca opera rimane l'elemento centrale della nostra filosofia ma, accanto a questo, diventa non meno importante il supporto alle attività sociali o culturali, alle squadre sportive, ai gruppi giovanili, alle parrocchie, alle iniziative musicali e agi eventi artistici. Elementi che contribuiscono a far crescere, dal punto di vista sociale, la comunità.
     In questo contesto si inseriscono anche lo recente collaborazione con l'associazione "Udinese per la vita", e soprattutto l'impegno costante per il sostegno dell'associazione onlus "Per Vetren", nato nel 2000 allo scopo di consentire la ristrutturazione dell'orfanotrofio di Vetren, in Bulgaria. Un'iniziativa nuova che ci ha permesso di allargare i nostri confini, non solo geografici, per vivere un'esperienza di confronto con una cultura diversa, offrendo un aiuto importante ai bambini orfani di questa cittadina bulgara.
     Ed è nel segno della solidarietà che lo Bcc di Manzano continuerà a muoversi con una particolare sensibilità ed attenzione.

Ezio Cleri, vice-presidente della Bcc di Manzano

Acquistata la nuova apparecchiatura mammografìca

     La Bcc di Manzano scende in campo con "Udinese per la vita", l'associazione onlus promotrice di iniziative benefiche a favore della sanità e della ricerco scientifica. L'istituto di credito di Manzano ha stanziato, infatti, 22.500 euro per sostenere e iniziative dell'associazione. Il primo progetto, già realizzato, è stato l'acquisto di una nuova apparecchiatura mammografica che è stata donata al Policlinico universitario di Udine.
     "Si tratto di un'iniziativa importante -spiega Pierluigi Zamò, presidente della Bcc di Manzano- con a quale speriamo di poter dare un nostro piccolo contributo per migliorare la vita ai cittadini". La nuova apparecchiatura permetterà, infatti, di offrire un migliore servizio sanitario, riducendo i tempi di attesa.
     L'associazione onlus "Udinese per la vita", negli otto anni trascorsi dalla sua fondazione, ha attuato importanti iniziative in campo sanitario, anche grazie al sostegno di diversi partner.
     "Abbiamo scelto -prosegue Zamò- di essere tra i sostenitori dell'associazione friulana per dare il nostro contributo ad un settore importante e delicato quale quello della sanità. Il nostro intervento o favore de la società, si concentra, tradizionalmente, soprattutto nel sostegno delle realtà locali; con questa donazione, invece, abbiamo l'opportunità di fare un passo avanti, rispondendo alle necessità di una più ampia parte della popolazione".

Noi e voi – banca e sociale

     Essere banca locale significa non solo operare sul territorio e prestare attenzione alle necessità economiche della comunità con servizi e prodotti di qualità per i clienti, ma anche guardare con una particolare attenzione all'ambito sociale. Spesso, infatti, gli istituti di credito si confrontano con le realtà locali cogliendone i bisogni e partecipando attivamente con propri contributi. Ma i clienti conoscono l'impegno sociale della proprio banco a favore del territorio? E, soprattutto, come valutano tali iniziative? Abbiamo cercato di cogliere le impressioni dei cittadini; le riflessioni emerse disegnano un panorama diversificato nel quale si incrociano le idee delle persone informate ed entusiaste e quelle di cittadini più scettici. 
     "Seguo molto, spiega Francesco Bosco, impiegata e giocatrice di pallavolo, le attività sportive che vengono realizzate nella mia cittadina e ho notato la presenza costante della mia banca, soprattutto a sostegno delle squadre giovanili. Trovo questa partecipazione molto positiva perché da un contributo importante, offrendo la possibilità di realizzare incontri e manifestazioni, soprattutto in un momento delicato come quello attuale in cui le piccole società sportive incontrano difficoltà a programmare le proprie attività". 
     Meno entusiasta Luca Del Ben, studente: "Sicuramente si tratta di contributi che danno un aiuto alla collettività; mi lasciano, però, perplesso perché penso che dietro alle iniziative di beneficenza si possa nascondere un interesse della banca a farsi apprezzare dalla comunità, a creare un'immagine positiva che poi potrebbe trasformarsi in un ritorno economico per l'istituto stesso". 
     Di parere diverso è invece Alessandra Zecchino casalinga: "Il radicamento sul territorio è fondamentale, mi sembra che sia un modo per dare maggiore garanzia e fiducia al cliente che può valutare un istituto di credito anche attraverso il sostegno delle stesso alle diverse associazioni del territorio”. 
     Non tutti sembrano, però, così informati sulle attività svolte in ambito sociale dal proprio istituto di fiducia: "Faccio fatica a mantenermi aggiornato sulle nuove offerte di servizi dello mia banca - afferma Lucia Benedetti, impiegata comunale - e per le altre iniziative, a favore della comunità, non sono molto aggiornata. Penso, comunque, che le attività in ambito sociale rivestono un ruolo secondario. Un istituto di credito deve, prima di tutto, offrire servizi di qualità e certezze: se svolge bene questo compito, poi può esserci lo spazio anche per le iniziative di beneficenza". 
     Non è dello stesso parere Maria Durì, casalinga: "L'anno scorso la nostra comunità ha organizzato una raccolta di fondi per un'iniziativa di volontariato. La cifra che ci si poneva come obiettivo era elevata e sembrava quasi impossibile raggiungerla. Ma la mia banca è intervenuta con un contributo che ci ha permesso di realizzare quello che avevamo in programma. Mi sono sentita soddisfatta di essere cliente proprio di quell'istituto di credito che si era dimostrato così partecipe al nostro progetto". 
     Si dichiara d'accordo anche Francesca Fumolo, impiegata, che spiega come: "Non ci avevo mai riflettuto finché ho scoperto che la mia banca aveva reso possibile una manifestazione culturale. Penso sia giusto che gli istituti di credito si impegnino per la comunità: una banca non offre solo un servizio, offre un consiglio, una consulenza, è un attore importante sul territorio, e può dare un contributo notevole per la vita della collettività".