Il banchetto è iniziato con "la grigliata" ed è terminato con gubana... alla grappa...!

La serata è stata animata dalla fisarmonica di Pivute dai Bintars, che con il supporto del figlio Francesco al trombone, ha elettrizzato la cinquantina di persone, riunitesi per festeggiare il "furlan canadês". Gianpy Nadalutti, con la sua telecamera professionale, ha immortalato su supporto digitale, 50 minuti  di "allegria audio e video". 
 

            Tutte le motivazioni sono buone per far festa ma questa volta l’occasione era veramente speciale. Si doveva festeggiare l’incontro di due amici, Aldo e Walter, che si sono conosciuti tramite Internet e che per quasi tre anni, pur abitando in due continenti diversi, si sono sentiti quotidianamente scambiandosi informazioni, esperienze, consigli, dividendo emozioni, confidenze, complicità…

               Dopo l’inopportuno acquazzone del pomeriggio la grigliata, programmata nel cortile di Aldo a Leproso, è stata “dirottata” presso il Campo Sportivo di Premariacco.

 Quando siamo arrivati abbiamo trovato un parco macchine degno di un “derby” di calcio.

               I molti amici di Aldo si destreggiavano con abilità dietro a fornelli e griglie varie, apparecchiando tavoli, preparando bevande, dolci e vino a volontà.Verso le ore 21.00 i volenterosi “camerieri” hanno iniziato a servire la grigliata. Ottima.

              Nel corso della serata “Pivute dai Bintars” e suo figlio Francesco hanno allietato la compagnia con il loro allegro repertorio di canzoni friulane accompagnando i rumorosi “cori” improvvisati.

                Durante l’abbondante cena non sono mancati discorsi e ringraziamenti vari. Il tutto contornato da molte dimostrazioni di affetto e stima per Aldo e tanta simpatia per Walter, l’ emigrante che, nonostante i molti anni trascorsi per il mondo, non ha mai dimenticato il suo Friuli.

                L’incontro è proseguito tra brindisi, barzellette e allegria generale.

                Verso le 22.30 i musicisti, causa precedenti impegni, hanno dovuto lasciarci. Ma la festa è continuata animata dal “coro spontaneo”  che ha  rispolverato gran parte del repertorio di villotte friulane dell’ultimo secolo. Passando poi alle canzoni italiane degli anni ’30 – ’40 – ’50  giungendo fino alla fine degli anni ’60. Si sono disturbati anche i Platters, Sinatra e i Beatles, per finire in bellezza cantando con grande fervore il “Va pensiero” e “Fratelli d’Italia”, sotto la “regia” dell’occasionale direttore che ha faticato non poco a trattenere l’indisciplinato coro. Forse non è stata un’esecuzione artisticamente valida ma certamente molto sentita emotivamente (data l’ora e con l’ausilio di un ottimo bicchiere di vino).

                In un momento di pausa Devis Macor, un giovane amico di Aldo, mi ha confidato di non aver mai sentito cantare tanto in vita sua. Gioventù inesperta! Non sanno di cosa sono capaci i friulani “D.O.C.”.

                La festa è continuata ben oltre mezzanotte. Siamo andati via stanchi e senza voce ma felici di aver trascorso una bellissima serata in compagnia di tanta gente simpatica e genuina, grazie a Aldo e Walter.

                Però cumò no vin di fa come chei de conte: “fiestis e fiestucis e bon timp di là a mulin”, ma se no si bat il forment no lè nuie di masanà e si riscje di siarà el mulin.

                Mandi e grazie a ducj.

                          Clelia Codarin Gloazzo