ascoltato per voi

Duomo di Udine, 1 Aprile 2012

Per il ciclo "Bach - Il Triduo"
Messa in si minore
Coro del Friuli Venezia Giulia -
FVG Mitteleuropa Orchestra
direttore Andrea Marcon



 INTRODUZIONE DI DON ALESSIO GERETTI

          Messa in Si minore (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera) - La Messa in Si minore (BWV 232) è un'opera musicale composta da Johann Sebastian Bach. Come il nome stesso spiega, si tratta della trasposizione musicale della Messa in lingua latina, quella che viene popolarmente definita messa cantata. Alcune parti della Messa in Si minore risalgono al 1724, tuttavia l'insieme è stato completato nella forma attuale nel 1749, l'anno prima della morte del compositore, avvenuta nel 1750.
          Quello di Die Hohe Messe in H-moll o Grande Messa in si minore non è il titolo originale bachiano, ma venne attribuito all'opera nella prima edizione a stampa, nel 1845. La scelta del titolo fu sicuramente legata al concetto tedesco di Missa solemnis divenuto popolare grazie all'op. 123 di Beethoven.
L'opera non nacque come discorso coerente, ma in tempi diversi (1724; 1733; 1747-1749), come molte altre composizioni di Bach.
          Bach compose ciò che sarebbe diventato il Gloria della Messa in Si minore per il giorno di Natale del 1724 e aggiunse, nel 1731, un Kyrie così da poter presentare una Messa breve (Kyrie e Gloria, BWV232a) al principe di Sassonia Federico Augusto II, assieme alla richiesta di poter aggiungere al proprio nome il titolo di "compositore della corte del principe di Sassonia", una mossa grazie alla quale Bach sperava di rimanere a Lipsia, dove era protagonista di qualche schermaglia politica con l'amministrazione cittadina. La partitura non fu mai eseguita, fino al 1737, quando Bach decise di rivisitarla. Cominciò con revisioni minori al Kyrie e al Gloria, poi aggiunse il Credo e il Sanctus nei due anni seguenti. Nel 1749, Bach era molto malato e trascorse a letto diversi mesi; il manoscritto delle ultime parti della Messa, specialmente l'Osanna all'interno del Sanctus, rivela una grafia vacillante e una notazione irregolare, testimoniando dell'ormai prossima fine del grande compositore.

Oltre 5 mila persone in 3 sere in Cattedrale per le Passioni e la Messa
(La Vita Cattolica del 5 Aprile 2012)
 

          Se vuole «trovare dei buoni posti le conviene arrivare almeno entro le 19.30, un'ora prima dell'inizio». Era questo il consiglio che le «maschere» che regolavano l'accesso del pubblico alla Cattedrale di Udine davano a chi chiedeva informazioni per poter assistere a «Bach-Il Triduo», la tre giorni musicale che ha visto l'esecuzione, uno dietro l'altro, dei massimi capolavori sacri del genio di Eisenach: la Passione secondo Giovanni, venerdì 30 marzo, la Passione secondo Matteo, sabato 31, e la Messa in Si minore, domenica 1 aprile.
         Una vera e propria folla (nella foto di Simone Di Luca) che ha riempito il duomo udinese in tutte e tre le serate,
per un totale di oltre cinquemila persone – con presenze anche da Austria e Slovenia – che hanno risposto all'iniziativa organizzata dalla Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Udine, in partnership con il Comune di Udine, la Regione, in collaborazione con il Coro del Friuli-Venezia Giulia e la Fvg Mitteleuropa Orchestra, e col sostegno della Camera di Commercio di Udine e di vari sponsor privati. Tra le autorità presenti nelle varie serate l'Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, e poi, l'assessore comunale, Luigi Reitani, il presidente della Provincia, Pietro Fontanini e l'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna. «Sì, una vera invasione oceanica e anche di grande qualità – afferma don Alessio Geretti, delegato episcopale per la Cultura, ideatore dell'iniziativa e che nelle tre serate ha introdotto l’ascolto della musica – perché si percepiva un'attenzione che denota un pubblico partecipe fino in fondo».
          Una concentrazione resa palpabile anche dagli attimi di silenzio, alla conclusione dei tre capolavori in ogni serata, prima degli applausi, e che ha emozionato anche i musicisti. «Quei minuti di raccoglimento alla fine sono stati un momento moltoforte – ha commentato il direttore d'orchestra Andrea Marcon, al termine dell'esecuzione della Messa –. Un'esperienza indimenticabile».

          Nonostante la proposta impegnativa (quasi 9 ore di musica, di cui 3 e mezzo solo per la Passione secondo Matteo) c’è stata risposta di pubblico, un segnale importante in un’epoca che viene considerata di disimpegno e in cui pare che a fare «audience» siano solo «Il Grande Fratello» o «L’Isola dei famosi».
          Le tre serate sono state affidate ciascuna ad un direttore diverso, tutti eccellenti ed ognuno con sue peculiarità. Di Filippo Maria Bressan – che ha diretto la Passione Secondo Giovanni – ha colpito la capacità di guidare il coro traendone un caleidoscopio di timbri, in particolare negli splendidi corali. Di Paolo Paroni, nella Matthäus Passion, ha colpito il vigore interpretativo e l'accento sulla drammaticità, ad esempio nella violenza quasi diabolica del grido «Barabba» della turba, o nel patetico lamento del Gesù morente. Per finire con la pulizia di gesto di Marcon nella Messa, per un'esecuzione scintillante d'energia e precisione. Eccellenti i solisti, dal più applaudito, l'evangelista Gernot Henirch (suggestivamente collocato nel biancore livido del pulpito del duomo, originale idea registica nonché ottima acusticamente, nel riquadro sopra), Wilfred Zelinka, Ewald Nagl, Gerd Kenda, Barbara Fink, Maria Erlacher, Markus Forster, Claudio Zinutti, Alessandro Carmignani. Cosiccome il Coro del Friuli-Venezia Giulia, cui sono andati i complimenti di Marcon, la DomKantorei di Graz, le limpide voci bianche dei Pueri Cantores del Duomo di Udine e del Coro Artemìa di Torviscosa, la Fvg Mitteleuropa Orchestra, per la prima volta misuratasi con i timbri caldi degli strumenti barocchi. Ed anche l'acustica del Duomo – grazie alla collocazione dell'Orchestra davanti al portale d'ingresso – è divenuta ottima.
          «C'erano tanti giovani – conclude don Geretti –. In passato si pensava di riempire le chiese usando le chitarre, oggi scopriamo che cantando Bach invadiamo una cattedrale con tantissimi giovani». Un'esperimento dunque da ripetere? «Stiamo già pensando al prossimo Triduo».
          Stefano Damiani

           IL CORO - «Eseguire le due Passioni e nella terza sera, nella Messa, essere ancora così pronti e preparati non è comune». Il complimento del direttore Andrea Marcon è per il Coro del Friuli- Venezia Giulia. «Sono contento per i ragazzi, che si sono preparati con grande impegno, sobbarcandosi anche 11 ore di prove in un giorno», afferma il direttore del Coro Cristiano Dell’Oste, «regista» del Triduo, assieme a don Geretti, impegnato tutte e tre le serate all’organo. Al termine ha ricevuto l’affettuoso applauso dei suoi coristi che segue ormai da 25 anni, dai tempi dei «Pueri Cantores» del Duomo, da cui la maggior parte di essi proviene.     

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Messa in si minore
Johann Sebastian Bach

Kyrie
Kyrie eleison
- coro a 5 voci in Si minore, indicazione del tempo: Adagio, Largo 4/4
Christe eleison - Duetto per due soprani in Re Maggiore con violino obbligato, indicazione del tempo: Andante 4/4
Kyrie eleison - coro a 4 voci in Fa# minore, indicazione del tempo: Allegro moderato 4/4 alla breve

Gloria
Gloria in excelsis - coro a 5 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Vivace 3/8
Et in terra pax - coro a 5 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Andante 4/4
Laudamus te - Aria per soprano II in La Maggiore con violino obbligato, indicazione del tempo: Andante 4/4
Gratias agimus tibi - coro a 4 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Allegro moderato 4/4 alla breve
Domine Deus - Duetto per 1° soprano e tenore in Sol Maggiore, indicazione del tempo: Andante 4/4
Qui tollis peccata mundi - coro a 4 voci in Si minore, indicazione del tempo: Lento 3/4
Qui sedes ad dexteram Patris - Aria per contralto in Si minore con oboe d'amore obbligato, indicazione del tempo: Andante commodo 6/8
Quoniam tu solus sanctus - Aria per basso in Re Maggiore con corno da caccia obbligato, indicazione del tempo: Andante lento 3/4
Cum Sancto Spiritu - coro a 5 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Vivace 3/4

Credo
Credo in unum Deum - coro a 5 voci in La misolidio, indicazione del tempo: Moderato 2/1 alla breve
Patrem omnipotentem - coro a 4 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Allegro 4/4
Et in unum Dominum - Duetto per 1° soprano e contralto in Sol Maggiore, indicazione del tempo: Andante 4/4
Et incarnatus est - coro a 5 voci in Si minore, indicazione del tempo: Andante maestoso 3/4
Crucifixus - coro a 4 voci in Mi minore, indicazione del tempo: Grave 3/2
Et resurrexit - coro a 5 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Allegro 3/4
Et in Spiritum Sanctum - Aria per basso in La Maggiore con oboi d'amore obbligati, indicazione del tempo: Andantino 6/8
Confiteor - coro a 5 voci in Fa# minore, indicazione del tempo: Moderato 2/2
Et exspecto - coro a 5 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Adagio, Vivace ed allegro 2/2

Sanctus
Sanctus - coro a 6 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Largo 4/4, Vivace 3/8
Hosanna - coro doppio a 8 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Allegro 3/8
Benedictus - Aria per tenore in Si minore con violino obbligato, indicazione del tempo: Andante 3/4
Hosanna (ripetizione) - doppio coro a 8 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Allegro 3/8

Agnus Dei
Agnus Dei - Aria per contralto in Sol minore con violino obbligato, indicazione del tempo: Adagio 4/4
Dona nobis pacem - coro a 4 voci in Re Maggiore, indicazione del tempo: Moderato 2/2