. Cori di Bitti e Manzano
(17 Luglio 1999)

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Come curatore del sito Internet della Parrocchia di Oleis-Rosazzo, ho la possibilità di essere costantemente informato su tutte le manifestazioni che si svolgono all'Abbazia. Tuttavia, ultimamente per varie ragioni mi sono lasciato sfuggire diverse occasioni per assistere a concerti e rassegne corali molto interessanti. Nonostante questo, non potevo lasciarmi scappare l'incontro organizzato dal coro A.Tavagnacco di Manzano e che ospitava il coro "Oches de s'Annossata" di Bitti (Nuoro). Infatti, sebbene il sole di luglio "picchiasse" ancora con insistenza contro le bianche mura dell'Abbazia, più di un'ora prima dell'apertura al pubblico, io ero seduto su una pietra vicino al portale del chiostro. Mentre ero lì in attesa, alla spicciolata arrivavano diverse persone e dagli oggetti che portavano appresso potevano essere solo i componenti dei cori o i loro accompagnatori e cercavo di capire quali potevano essere i coristi sardi e quali quelli friulani.
Quando finalmente sono potuto entrare, ho subito cercato di individuare la postazione più adatta per registrare le esecuzioni dei due cori. Mentre studiavo la situazione, la gente arrivava alla spicciolata ed occupava i primi posti a sedere. Mentre ero impegnato a cercare un responsabile per chiedere se i posti erano riservati, alcuni ragazzi molto più decisi di me hanno occupato la prima fila depositando sopra le poltrone i loro giubbotti. Mi sono quindi dovuto accontentare della seconda fila, con tutti gli svantaggi delle persone di statura "molto bassa" ...!
Preso posto nella prima poltrona di sinistra, ho aperto il mio inseparabile borsello, gonfio fino all'inverosimile per quanto materiale ero riuscito a stipare nel suo interno. La prima preoccupazione era quella di avere la possibilità di piazzare in una buona posizione il mio microfono, e quest'incarico l'ho affidato a Gastone, anche lui impegnato con amplificatori, microfoni, registratori ed apparecchiature varie. Il mio microfono è quindi stato fissato con un giro di scotch, all'asta di uno dei suoi microfoni.
     Dovete sapere che io conosco Gastone Piasentin da quando era un bambino alto così, ed ora è un bell'uomo con moglie e figli, uno dei quali canta con lui nel coro. Attualmente ricopre la carica di Presidente del Coro di Manzano. Questo l'ho potuto capire dai commenti di un gruppo di simpatiche signore più o meno giovani sedute dietro di me, che se lo "divoravano" con gli occhi ...!

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Intorno alle 21:00 finalmente, il "padrone di casa" don Dino Pezzetta, ha preso la parola per una breve introduzione, passando poi il microfono a Gastone Piasentin che ha spiegato come per puro caso abbia avuto inizio il rapporto di amicizia con i coristi di Bitti. E' poi stato dato incarico ad Enzo Driussi, che ha condotto magistralmente l'intero svolgimento della serata.

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I primi 5 brani sono stati eseguiti dal coro di Manzano e uno scrosciante applauso ha accolto l'entrata del coro di Bitti, con i meravigliosi costumi tradizionali della Sardegna, specialmente quelli di signore e ragazze.

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Il coro "Oches de s'Annossata" ha cantato 11 brani, più un "bis" richiesto con un lungo applauso da parte del numeroso pubblico. Le esecuzioni avevano avuto numerosi intervalli, nei quali il Mº Delai e il conduttore avevano ricordato le molte similitudini che legano la popolazione sarda e quella friulana.
Presentando la canzone "Brigata Sassari", visibilmente commosso il Maestro Delai ha raccontato che il giorno prima al Sacrario di Redipuglia, con sorpresa aveva letto il nome di uno zio morto durante la guerra del 1915-18. Ha inoltre ricordato che il quel periodo, su una popolazione di 3500 abitanti, ben 111 non fecero ritorno a Bitti e molti di questi hanno versato il loro sangue proprio in terra friulana.
Dopo l'ultima esecuzione la manifestazione si è conclusa con brevi discorsi di circostanza, la consegna di riconoscimenti ad autori, maestri, rappresentanti ed organizzatori e con lo scambio di oggetti e prodotti tipici delle due regioni. Salutando e ringraziando tutti, Enzo Driussi ha poi invitato tutti in un angolo del chiostro per l'immancabile bicchierata ...!

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Io, invece, ero piuttosto indaffarato per riporre tutto il mio armamentario nel borsello e quando finalmente sono riuscito a far scattare la chiusura, mi sono riposato sostando per cinque minuti appoggiato al muretto vicino al portone d'uscita. E' stato allora che mi è venuta questa "pazza idea".
Prima di mezzanotte, ero già nel mio "antro informatico", come l'ha recentemente definito una simpatica giornalista.
Accesi i due computer, ho iniziato le operazioni per la ... "Creazione super veloce di un CD musicale".
Non so se vi rendete conto delle operazioni necessarie per realizzare questo lavoro, che si è così svolto:
Prima operazione è la "lettura" delle tracce musicali e salvarle in formato WAV a 144.100 kHz 16 bit;
"Silenziare" per qualche secondo l'inizio e dissolvere la fine del brano per cancellare gli applausi ...
E tutto questo ripetuto brano per brano ...
In pratica, la prima traccia è stata memorizzata su HD alle ore 00:05 e l'ultima alle 02:25 del 18/07/1999.
Con lo stesso computer che avevo utilizzato per la "sezione audio", ho dovuto utilizzare per individuare, selezionare e "catturare" una serie di immagini, che mi sarebbero servite per la costruzione della copertina del CD. Solo a questo punto ho potuto dedicare il computer "di sinistra" per la masterizzazione dei due CD, e contemporaneamente utilizzare con il computer "di destra" per la costruzione della copertina, con i risultati che potete vedete qui sopra.
Purtroppo non ho avuto il tempo materiale per preparare ed inserire anche i titoli, ma non avrei potuto farlo anche perché ero incerto sul titolo da assegnare agli ultimi brani.
Terminata la scrittura del primo CD, l'ho subito inserito nel mio HF per un test, cercando di limitare il volume per non disturbare i miei vicini di casa, dato che le mie finestre erano completamente spalancate per il gran caldo.
Volevo portare a termine il lavoro prima di andarmene a letto, per poter l'indomani (si potrebbe dire ... qualche ora dopo), essere libero da impegni e recarmi al più presto a consegnare i CD.
Briciola, seppure abituata a vedermi trafficare fino alle ore piccole, con il musetto appoggiato sul pavimento girava solo gli occhi e seguiva tutti i miei movimenti cercando di capire cosa diavolo stessi combinando ancora alzato alle 04:45. Per salire le scale (esterne) e portarci nel "reparto notte", non era necessario accendere le luci dato che il chiarore dell'alba era abbondantemente sufficiente. I galli avevano molto prima iniziato a diffondere il loro canto per annunciare l'arrivo di un nuovo giorno.
Alle 08:30 di Domenica 18 Luglio, stavo già scorrazzando per le vie di Manzano, cercando di individuare Via Ippolito Nievo, ma le generose quanto imprecise informazioni di un signore seduto davanti ad un bar in piazza, mi hanno dirottato sulla strada per Percoto. Ho allora deciso di utilizzare il mio telefonino per chiedere informazioni direttamente a Gastone. Per non perdere altro tempo abbiamo deciso che, conoscendo dove abitava suo padre, era preferibile che mi recassi a prelevare Antonio ed assieme raggiungere la meta.
Qui ho avuto la fortuna di stringere la mano e congratularmi con il Maestro Delai e con altri due componenti del coro di Bitti lì ospitati. Seduto senza chiedere il permesso su una sedia per riprendere fiato, osservavo Gastone che cercava di capire per quale motivo avevo voluto incontrarlo a quell'ora. Quando ho tirato fuori dal solito borsello i due CD, con tanto di copertina, tutti i presenti sono rimasti per un attimo con la bocca aperta, cercando di indovinare che cosa su quei CD ci fosse registrato. Quando uno dei CD incominciò a girare diffondendo i canti eseguiti solo poche ore prima, osservando lo stupore e l'emozione in quei volti, ho capito di aver fatto centro....e mentre ritornavo tutto contento a Leproso, pensavo che la creazione di quel CD è stata proprio una buona idea.
Sicuramente, sia aldilà del Tirreno che all'ombra del Matajur, l'armonia delle esecuzioni dei due cori, evidenzierà il legame che unisce la Sardegna con il Friuli.

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